lunedì 20 ottobre 2008

Solitudine !

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Non è vero che la parola “solitudine” definisce uno status. Non è vero ! Sono talmente tanti gli aspetti di questa sofferenza – perché di ciò in concreto si tratta – che circoscriverla, significa non conoscerla.

C’è l’ isolamento di chi si chiude fra quattro mura, adattandosi ad un comportamento imposto prevalentemente dalla sofferenza fisica.

C’è la solitudine vissuta tra la folla. Preclude l’approccio, radica nell’intimo fino a divenire parte integrante della personalità e si manifesta, generalmente, con mutismo e scarso ascolto.

Il rifiuto della banalità pone a volte l’individuo nella condizione di selezionare eccessivamente i contatti nelle vana speranza di accostarsi soltanto al meglio.

Molta influenza nell’instaurarsi della solitudine è dovuta alla scarsa autostima e al pessimismo. Ciò rende le persone poco disponibili alla cordialità che, anche a livello superficiale, è sempre gratificante.

La solitudine, all’interno della coppia è forse la più disarmante e dolorosa. Vivacchiare l’uno di fianco all’altro senza dialogo, senza compiacenza senza condivisione, instaura uno squallido panorama più frequente di quanto si possa immaginare.

La solitudine dovuta ad una qualche delusione è di solito scelta come rifugio ed ha carattere fortunatamente temporaneo.

E’ comunque una situazione che chiude a prospettive che - nel bene e nel male - fanno parte integrante del vivere e del convivere. Ed è facile constatare che, frequentemente, chi è solo (o si sente solo) cerca conforto nel cibo, nella sedentarietà, in ogni atteggiamento passivo che, alla lunga, coinvolge anche il fisico e ne altera le funzioni.

Strategie ? Forse “guardarsi dentro” in modo disincantato e valutare la situazione per quello che è. E’ un problema e come tale deve essere risolto prima che apra l’accesso alla depressione. In concreto reagire !

Impresa non facile, ma non impossibile. Siamo fragili e abbiamo bisogno di aiuto, come tutti gli individui tendenzialmente socievoli. Il primo passo, sempre efficacie, potrebbe essere quello di aprirsi al sorriso. E....provare, non costa niente ! r.m.

16 commenti:

Nessuno ha detto...

Io penso che la solitudine sia "uno stare", un prendere posizione, un posizionarsi rispetto a qualcosa o rispetto a qualcuno.

Un abbraccio.

Luigina ha detto...

Una bella analisi sulla solitudine muccina.
Credo di essere una privilegiata perché per ora non mi sembra di soffrirne, però riconosco che in alcuni casi può far soffrire, ma in altri è uno stimolo alla creatività

Anonimo ha detto...

La solitudine peggiore è quella che comporta non riuscire a stare in compagnia nemmeno di sé stessi. Hai ragione, spesso la difficoltà del rapporto con gli altri nasce da pessimismo ed autostima. Se ci si vuol bene, si riesce a comunicare positività anche a chi ci sta intorno. E ora vado a nanna anche io :-)

Andrea De Luca ha detto...

ottima analisi, brava

Andrea De Luca ha detto...

ah, e complimenti per il blog ;-)

Renata ha detto...

VIANDANTE. Hai azzeccato! E' anche, e certamente una connotazione interiore. Anche nei casi in cui sei circondato dalla gente. Hai ragione. Buona nanna.
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LUIGINA. Si, la serenità è un privilegio. Sentirsi soli è una sensazione che dà sofferenza.Però è anche vero che, qualche volta può essere da stimolo alla creatività.Raramente, però.
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ALIANORAH l'amica nottambula! Volersi bene è importante per la conquista (difficile)dell'autonomia interiore.
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ANDREA, un'altra lucina nella notte buoia. Ciao, sono contenta di averti qui.

Andrea De Luca ha detto...

è un piacere per me renata ;-) che ne dici di uno scambio link? fammi sapere
notte

Manolita ha detto...

Mi buen dia para ti, mi queridisima muccina.

Grazie come sempre, per le tue analisi ed i tuoi spunti di riflessione.
Faccio un pò mie la "solitudine tra la folla" ed il "rifiuto della banalità". Troppa selettività prima o poi ti presenta il conto.
Dico troppa; nella giusta misura è, come tutto, buona cosa.
Grazie per il consigli; sicuro che li mediterò.

Mil besitos, mi amiga........

mistral ha detto...

Sposo in toto il punto di vista de "il viandante", aggiungo solo che vale quando è una scelta consapevole del soggetto e non una imposizione dettata dagli altri.
E' sempre con immenso piacere che approdo da te, e mi ritaglio 5 minuti di aria pura, un sano benessere che mi ricarica per l'intera giornata.
Un abbraccio infinito, tutto per te.

note disambigue ha detto...

Hai fatto un'analisi dettagliata di tutti i motivi che possono portare l'essere umano a chiudersi in se stesso.
Purtroppo mi ci sono anche riconosciuta, poichè amo dire di star bene da sola, e mento sapendo di mentire.
E l'autostima, questa sconosciuta, ne sa qualcosa...
Un saluto. :-)

Lucignolo ha detto...

La solitudine è sempre una scelta,
il più delle volte sbagliata !

Cosa è solitudine e/o isolamento,
quale il contrario ?

Molto semplicemente, scambio.

Primo passo per lo scambio, l'offerta.

Disposti a ceder qualcosa di noi, non saremo mai in solitudine.

Ma è solo una mia idea,
che nella mia vita continua a funzionare.

Potremmo essere d'accordo sul primo, facile, passo, il proseguire dipende da quanto siamo disposti a offrire.

Sarò d'accordo se dite che è semplice !

Anonimo ha detto...

la solitudine è inacettata dall'uomo sin dalla nascita...

Renata ha detto...

ZAHZARA - Si può essere selettivi per quanto riguarda il concedersi, rimanendo cortesemente benevoli con tutti.
Sono certa che tu applichi questa regola quotidianamente con i tuoi ospiti nel tuo piccolo Eden. Conoscendoti non ho dubbi in proposito.Mil besitos.
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MISTRAL -Giusto concetto quello dell'amico Viandante che tu approvi !Sono molto contenta di favorire la tua serenità mentre da ogni parte ci trasmettono ansia ! Il tuo abbraccio "infinito" mi farà compagnia a lungo. Grazie.
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Note disambigua, Ciao ! ti dedicherò i miei pensieri e le mie incerte deduzioni sull'autostima!
In attesa ti abbraccio forte. muccina.
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LUCIGNOLO - trascrivo la tua perla di oggi :
"Disposti a ceder qualcosa di noi, non saremo mai in solitudine."

Non concordo sulla tua prima affermazione perché a volte la solitudine è imposta da eventi quali l'infermità e frequentemente anche dalla depressione che è anch'essa una malattia. Un abbraccio.
-----------------------------------STOPDRUG - Benvenuto ! Vero quello che affermi, l'uomo è un animale socievole (spesso ostile ai suoi simili) ! Buon pomeriggio.

Anonimo ha detto...

Condivido la teoria che la solitudine non sempre è un male, mentre il male consiste spesso nella GESTIONE sbagliata della solitudine che può anche portare ad una condizione negativa del'esistenza. Solo due esempi positivi: I°- un single (solo) che ha una vita molto intensa, riempita di lavoro e/o da hobby, cui tiene molto, non soffre affatto la solitudine. II° - "Il talento lo si sviluppa nella solitudine, mentre il carattere si consolida nella corrente vita" (J.W.Goethe). Volutamente tralascio
gli aspetti negativi che purtroppo esistono e procurano la vera e peggiore solitudine (malattie, infermità, povertà, depressione, ecc. ecc.).
Ciao Muccina. Cari saluti. Mario

MasterMax ha detto...

Ho smesso di esser solo nel momento in cui ho imparato a volermi bene. Ho iniziato a condividere il mio cammino con qualcuno (bellissima) al mio fianco nel momento in cui non ero più solo.

Un bacio Muccina!

Renata ha detto...

Caro Mario, qualche volta chiedo ad una persona single " Sei sola o sei libera?" e se la domanda è formulata nel corso del primo anno la risposta-preceduta da uno smagliante sorriso-è"Libera!" dopo due anni o tre, il sorriso non appare e la risposta tarda ad arrivare.Ergo ? ? Per il resto il tuo commento è, come sempre, buono e pertinente. grazie e buona serata. muccina
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MASTERMAX - Applaudo e ti dedico un abbraccione, valido per due ! muccina
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