sabato 30 giugno 2012

Agosto può tornare ad essere un normale mese qualunque.

replay su facebook il 17 giugno 2013.
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Un lettore de LA STAMPA, Sabino Labia,  segnala un commento di Giovanni Spadolini, già pubblicato sulla prima pagina della Stampa il 2 agosto del 1974, dal titolo “Di Ferragosto si può lavorare”, che sembra l’ideale risposta ai vari Cicchitto che non ne vogliono sapere di perdere un solo giorno di vacanza. Potrebbe essere stato scritto questa mattina.


«... Abbiamo il coraggio di affermare che Ferragosto non costituisce affatto una scadenza. Il Parlamento è sovrano in tutto, anche nel decidere o non decidere le proprie ferie, nel commisurarle alle effettive esigenze di un lavoro legislativo sempre più pressante e impegnativo... Le ferie possono essere tranquillamente spostate a dopo gli inizi di settembre. Occorre uscire da questa atmosfera di incertezza e quasi di suspense. La prospettiva di maratone domenicali, per chiudere comunque entro il 10 o il 12 agosto, non costituisce né una prova di serietà, né una prova di responsabilità. I decreti che attendono l’esame delle Camere sono grossi e impegnativi, investono materie che interessano le tasche di tutti i cittadini, seguono a ripensamenti e ondeggiamenti che hanno accentuato la sfiducia dell’opinione pubblica, si allargano a temi (...) che prefigurano grandi e decisive riforme della vita nazionale. "
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mercoledì 27 giugno 2012

La lieta novella.

Bresciaoggi - 2 luglio 2012
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E’ proprio vero che non bisogna mai dire “mai”. Sono infatti davanti ad un evento davvero imprevisto e straordinariamente gratificante.  Sono oggetto di tesi di laurea !

il 25 giugno 2012 in Brescia, all’Arici, nel salone della Gloria, la neo dottoressa Laura Capici ha sottoposto a giudizio la sua tesi che titolava “La lettera come genere letterario. Il caso di Renata Mucci: la Gazza ladra.

E ciò mi ha consentito di vivere - con la bravissima dr.Laura Capici….il ruolo di coprotagonista di questa giornata indimenticabile. Mi rendo conto che non sarà facile decifrare e porgere l’emozione intensa del momento, dovuta ad un insieme di sfumature. In primis la partecipazione alle sensazioni di Laura, bellissima e circondata dalla “sua famiglia” in trepida attesa. Una bella famiglia del genere “uno per tutti e tutti per uno”. I giovani genitori e la diciassettenne sorella, fieri e riservati in composta attesa.

Al mio fianco, sorridente non ostante la soffocante calura, l’amica di sempre Fausta totalmente coinvolta nella calda gioiosa atmosfera. Fausta Bertoli mi è stata accanto nei mie primi approcci con la scrittura, mi ha spronata e supportata sempre.

Poi, al momento clou, al cospetto dei professori togati e certamente provati dal caldo afoso, Laura inaspettatamente sciolta ha disinvoltamente sciorinato il suo sapere. Brava, esauriente ha concluso il lungo iter di studio appassionato. L’esposizione dell’incomparabile Prof. Carla Boroni, riferito al tema e, inevitabilmente, alla mia persona, ha definitivamente appannato il mio sguardo con una commozione che mi è stato difficile nascondere. Grande Laura e Grande Prof. Boroni che ho ringraziato per avermi consentito, di dare un futuro al mio passato. Mi spiace di essere riuscita a bisbigliare al suo orecchio, soltanto un tartagliante “Yo te amo”.

E adesso il punto che ha reso davvero ingestibile la mia commozione. Nella prestigiosa autorevole sede, tra la folla, ho riconosciuto il volto attento e soddisfatto del mio unico figlio, restio e riservato di carattere che era inaspettatamente presente e mi sorrideva.

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Imperdibile ! Una lira da scordare.

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Il Buongiorno di Massimo Gramellini su LA STAMPA

Mettono tenerezza i cittadini che chiedono la rottamazione dell’euro e il ritorno alla vecchia moneta. Non rimpiangono la lira, ma il tempo della lira. Quando le famiglie risparmiavano ancora, l’economia cresceva poco ma cresceva, e la svalutazione gonfiava gli affari. Fare un mutuo costava il doppio di adesso e l’inflazione viaggiava a due cifre, però i cinesi stavano dietro la Muraglia, gli slavi ansimavano dietro il Muro e i brasiliani e gli indiani esportavano solo miseria. Il mondo era un posto relativamente piccolo e ordinato che coincideva con l’Occidente. Ma se oggi tornasse la lira, di quel tempo tornerebbe soltanto lei. Insieme con l’inflazione a due cifre. I cinesi non andrebbero certo indietro, e nemmeno i brasiliani. In compenso noi andremmo al supermercato con la carriola: non per infilarci la spesa ma i soldi necessari a comprarla. Una pila di cartaccia che della vecchia lira conserverebbe soltanto il nome. Secondo i calcoli più ottimistici perderemmo in un giorno il 30 per cento del valore di tutto ciò che ci resta, diventando la replica della Germania di Weimar che fece da culla al nazismo.

Mettono tenerezza i cittadini spaventati dal futuro, quando si aggrappano a un passato che non può tornare. Mentre provocano soltanto rabbia quei politici che queste cose le sanno benissimo, ma preferiscono lisciare il pelo del popolo impaurito invece di guardarlo negli occhi e dirgli parole adulte: che chi perde la strada deve resistere alla tentazione di tornare indietro, perché solo andando avanti troverà il sentiero che lo riporterà sulla strada perduta. M.G.
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martedì 26 giugno 2012

A volte, collaborare non basta.

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6 giugnp 2012 - Sono stanca e avvilita. Mi spiego, si tratta di colei che è stata la mia convivente per nove mesi: la mia miciona. Bella in modo superlativo e con una personalità interessante e un difetto: mordeva. Lei non graffiava come i suoi simili, mordeva. “Le passerà “ pensavo e, intanto, portavo i segni dei suoi agguati.

Per il resto….un idillio. Un puff con sopra il suo comodo divano/letto, stabilmente accostato al mio letto ormai singolo,gli conferiva un confortevole aspetto “matrimoniale”.Spegnevo la luce e lei “pluff” si assestava nel suo spazio e io, le sorridevo nel buio. Mesi e mesi e morsi a ripetizione ma, l’altra sera ha affondato i suoi canini nel mio braccio per l’ultima volta.

La veterinaria che me l'ha procurata e mi ha detto che dovevo riportagliela al primo morso che con la saliva la gatta poteva procurarmi gravi infezioni. Ma le volevo bene e ci capivamo. Mordeva da sempre, ma ultimamente, sempre più profondamente specie se ero al telefono o al computer.  Si ipotizza la gelosia e comunque di una tara congenita, non eliminabile. In conclusione sono senza gatta e di nuovo SOLA !

Certo, supererò anche questo, ma per il momento sono veramente delusa perché mi ero impegnata, so di essere stata paziente e collaborativa al massimo ma, pur senza colpa…ho fallito ! Io penso che abbia bisogno di maggior libertà e so che starà di nuovo con altri gatti e mi dimenticherà. Io no.
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martedì 19 giugno 2012

Ognuno, qualcuno, ciascuno.

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Questa è la storia di tre individui chiamati:
Ognuno
Qualcuno
Ciascuno
C’era un lavoro urgente da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno l’avrebbe fatto.
Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma nessuno lo fece. Finì che Ciascuno incolpò Qualcuno perché nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare!
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venerdì 15 giugno 2012

Il buon esempio.

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Una perla colta dall’editoriale de LA STAMPA. Ed è soltanto il titolo.

Il buon esempio non viene dai politici, ma da chi ogni giorno fa la sua razione di sacrifici.
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lunedì 11 giugno 2012

Il senso dell'immortalità.

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Sono milioni quelli che desiderano l'immortalità,
e poi non sanno che fare la domenica pomeriggio se piove.
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venerdì 8 giugno 2012

Allusivi "cerchi nell'acqua."

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Il sasso dev'essere piatto, non troppo grande, non troppo piccolo e deve essere lanciato con perizia.....o non si formeranno nell'acqua i cerchi che la movimentano piacevolmente.
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martedì 5 giugno 2012

Festa di compleanno.

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4 giugno - E' stata un bella festa di compleanno ! La mia tribù al completo mi accarezzava con sguardi e sorrisi e io, dignitosamente travestita da vecchia signora, sentivo crescere dentro di me....l' intensità della mia gratitudine per la vita.

Una vita che mi ha visto coinvolta in travagli storici indimenticabili, testimone di cambiamenti sociali di rilievo, partecipe di una evoluzione tecnologica inimmaginabile, ancora inserita in questo tempo che ritengo, ancora, il mio tempo osservo compiaciuta “I MIEI”. Guardo

con tenerezza particolare il mio unico figlio, la sua sposa, le loro due figlie con i rispettivi mariti e i quattro pro/nipoti. LA MIA FAMIGLIA.

Lontani, alle mie spalle, avvolti nella nebbia del tempo gli inevitabili travagli, edulcorate le pene d’amore. Subisco gli insulti del tempo e salvo il salvabile. Le mie rabbie, ancora intatte, il mio amore caparbio e ineludibile per i miei simili, la mia allegria e l’indispensabile consapevolezza.

renata mucci – classe 1927
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sabato 2 giugno 2012

Un’Italia vera che si fa in quattro

Trascrivo con solidale partecipazione, questa bella lettera che appare oggi su LA STAMPA. Anche questa é Italia !
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Per favore scrivetelo che ci sono tante, veramente tante persone che si stanno dando da fare in un modo incredibile per aiutare chi non ha più nulla in Emilia. Ditelo che l’associazione Panificatori di Bologna e Provincia ha già consegnato nelle zone terremotate 21000 panini anche grazie all’aiuto dell’Associazione Arianne che si occupa del trasporto.
E che i Pasticceri dell’Associazione preparano dolci e pasticcini per i bimbi. Ditelo che ci sono persone che di notte lavorano per dare ai terremotati pane fresco tutti i giorni da mangiare, per farli stare, nel loro piccolo, un po’ meglio.
Non vengono pagati, non rimborsati, lo fanno gratis ogni notte. Ditelo che esistono tante realtà di volontariato in Emilia come la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi che, insieme al Comune, ha aperto un conto corrente a favore dei terremotati che permetta loro di «adottare» qualcosa da ricostruire in collaborazione con i comuni dei paesi più colpiti.
E che c’è la possibilità, concreta, di aiutare gli altri frequentando i corsi nelle associazioni di volontariato. Così ci si sente un po’ meno impotenti di fronte a questi grandi disastri, ma soprattutto ci si sente più ricchi dentro.
E questi sono solo due esempi. Esiste una grande Italia, fatta di persone VERE che ogni giorno si fanno in quattro per aiutare gli altri.
 BARBARA L.
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