domenica 30 maggio 2010

In quattro picchiano ragazzo gay.

pubblicata da LIBERO il 2 giugno 2010

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La notizia viene divulgata nel telegiornale delle 20 il 29 maggio c.a. La vittima rischia di perdere un occhio e certamente resterà per sempre segnata nell’anima.

E non ci si stupisce più di tanto. Non è la prima volta e frequentemente si tratta di giovani anche minorenni che si sentono forti soltanto

in gruppo.

Individui, meschini, vigliacchi, spregevoli e probabilmente consapevoli di rischiare ben poco. E’ già successo. Pene poco più gravi di un’ammonizione, scarcerazioni inspiegabili, arresti domiciliari sembrano essere le armi spuntate con le quali la giustizia intende evitare in futuro ricadute in crimini similari.

Ma la prevaricazione, la violenza di gruppo su persone indifese non meritano punizioni adeguate al crimine, dato che di crimine si tratta ?

Sono sola a sentire lo sgomento provocato da reazioni repressive talvolta irrilevanti ?
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venerdì 28 maggio 2010

Fatalismo.

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Essere fatalisti è un'ottima ragione per non darsi da fare.
muccina
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mercoledì 26 maggio 2010

Posiamo un fiore dove morì Falcone.

La Stampa del 25 maggio 2010

pubblicata il 26 maggio 2010 da www.lamescolanza.com

La Stampa. Nell’Editoriale dei lettori di ieri vediamo pubblicata la toccante, intensa poesia di Piero Nissim che trascrivo in calce. Ringrazio il Poeta che usa la magia delle parole per rievocare un evento che, nella sua tragicità, ci ricorda il sacrificio di chi ha saputo credere in un ideale.
A noi il compito di onorare la memoria di chi ci lascia l’esortazione a non vanificarne il sacrificio. Chi si è consapevolmente immolato, ha indicato e aperto per noi la strada verso un futuro migliore.

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Portate un fiore
dove morì Falcone
ditelo nelle scuole
agli studenti

- che loro capiranno -
cosa fece Giovanni
e Paolo e Don Puglisi
e i tanti e tanti...
perché il nostro Paese come tale
andasse avanti
civile, onesto, solidale.

Portate un fiore
dove morì Falcone
con Francesca Morvillo
e la sua scorta

- Montinaro, Schifani con Di Cillo -
per sostener «Giustizia non è morta!»

Portate un fiore
dove morì Falcone
pulite il cartellone
che luccichi come albero a Natale
per quelli - e ancor son tanti -
Capaci di sperare.

Piero Nissim
* musicista, burattinaio, scrittore e poeta

(finalista al Premio De Andrè/poesia 2009,vive vicino a Pisa.

lunedì 24 maggio 2010

E' qui, anche per te !

Giornale di Brescia - 25 maggio 2010
Il Giornale........... - 28 maggio 2010
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E’ arrivata l’estate ! Attesissima, improvvisa.

Si affollano le località “au borde du lac” o in riva al mare, si riaprono le case di villeggiatura, si affollano i parchi, si fanno progetti, si sogna.

Bar affollati, risate, sere stellate, vacanze. E’ bello riappropriarsi del tempo e farne disponibilità personale; togliere l’orologio e seguire gli impulsi di sonno, di fame, d’amore.

E poi ancora i raggi brucianti del sole, il fragore delle onde che si infrangono sulle scogliere o quelle morbide, lente invitanti che si adagiano sulla spiaggia; la pigra siesta o l’improvviso temporale! Lunghe nuotate solitarie al largo, nell’intima consapevolezza di partecipare ad un insieme stupendo ed eterno Acqua e frescura intorno a te e il cielo sopra dite, acqua tra le labbra.

Intanto, la terra rinnova il miracolo eterno e porge rossi pomodori, violacee melanzane, gialli o rossi, carnosi peperoni, mentre i vigneti attivano il loro ciclo che si concluderà con la bella vetrina di turgidi grappoli.

Adescanti, le tentazioni lambiscono l’anima, incalzano; invitano a lunghe passeggiate tra il verde fresco di una pineta, alla scoperta di un laghetto, di un ciclamino, di una malga, un maso. Nuovi incontri, intimità riscoperte, sguardi che si cercano; delusioni, attimi di felicità. . C’è spazio per tutti, c’è tempo per tutto E, in agguato, l’insidia di notti troppo piene di stelle . E’ ESTATE ! ANCHE PER TE !

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sabato 22 maggio 2010

Le notizie che non vorremmo leggere.

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E’ notte e la mia insonnia, solitamente serena, risente in queste ore dell’eco di talune notizie di cronaca.

Purtroppo, su efferate manifestazioni di feroce criminalità siamo quotidianamente costretti a soffermarci, ma se l’angoscia è inevitabile, lo stupore è superfluo. Infatti certi comportamenti anomali fanno parte della natura umana da sempre.

Ciò provoca in me molta amarezza ma nessuna sorpresa confermando che l’umanità – dalle caverne ai giorni nostri – non è mutata. Migliorano e peggiorano alcuni aspetti del vivere, ma Caino e Abele troneggiano sullo sfondo.

Questo va detto in via preliminare e in subordine, ma non tanto, interagisce la mano morbida di una Giustizia che tende più al recupero dei criminali, che al rispetto delle vittime. Ricerca esasperata delle attenuanti, pene inadeguate all’efferatezza dei crimine, scarcerazioni “per merito” e altro ancora danno l’idea di una attenzione eccessiva verso chi, forse, non merita tutto il dispendio di attenzione che gli viene riservata. Questo è quanto appare e questo è quanto suscita perplessità nella gente comune.

Ciò posto, concludo però con una nota positiva affermando che, fino a quando alcuni ragazzi saliranno volontariamente sulle Ambulanze per prestare soccorso “all’altro” e finché uomini come Gino Strada e altri che lavorano con lui, si affacceranno alla ribalta del mondo...la speranza è d’obbligo.

E adesso, vi mando un sorriso e…torno a nanna.

giovedì 20 maggio 2010

Non dimenticare !

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Droga e Alcool sono armi improprie.

Se salgono in macchina con te possono fare di te un assassino.

Che tu lo voglia o no

martedì 18 maggio 2010

Le sfaccettature di un sentimento.

Nella rubruca "Cuori allo Specchio"
Massimo Gramellini - 25 maggio 2010 - La Stampa
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Quel sentimento che non sente ragioni e che scegliamo i chiamare amore ha quasi sempre le connotazioni della passione, ma chi l’ha provata, vissuta, assaporata, con i suoi impeti, con i suoi languori ...difficilmente si è reso conto “in corso d’opera” che la passione non regge agli insulti del tempo.

Cambierà con noi, perché siamo noi a mutare, noi nel fisico che dimentica i vecchi richiami, noi nell'anima che segue le esigenza di nuovi, diversi stimoli. E ci vuole forza per collocare la passione nell'ambito che le compete, riuscendo a trasformarla in amore.

E sarà l’amore che si adatterà alle nostre fragilità e sarà paziente, complice, tollerante, tenero, incoraggiante e solidale.

Ed è meraviglioso credere che, se saprà davvero adeguarsi al percorso, conserverà intatto anche il profumo della passione.

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sabato 15 maggio 2010

Siate il meglio.

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Martin Luther King Da “La forza da amare” 1963

Siate il meglio.

Ogni uomo aspira al successo, ma quanti arrivano a realizzarlo?

Oltre alla consueta sequenza di attimi fuggenti le preziose citazioni che punteggiano la nostra rivista,in questo numero il successo diventa il fil rouge di diversi articoli, attraverso i quali abbiamo provato ad ipotizzare i tanti modi nuovi in cuiil successo si declina nel nuovo millennio.

Se non potete essere un pino sulla vetta di un monte,siate un cespuglio nella valle, ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.

Siate un cespuglio se non potete essere un albero. Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero. Se non potete essere il sole siate una stella:non con la mole vincete o fallite.

Siate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire a cosa siete chiamatie poi mettetevi a farlo appassionatamente.

giovedì 13 maggio 2010

La cosa giusta.

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Non è difficile fare la cosa giusta,

difficile è sapere quale sia la cosa giusta da fare.

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martedì 11 maggio 2010

Equilibrio e autonomia interiore.

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Un'amica annaspa nella sofferenza dopo un brutta, destabilizzante esperienza in amore e non riesce a gestire il dolore e la delusione. Ho risposto rivivendo il lungo percorso che io stessa ho intrapreso, per raggiungere la stabile, confortante serenità nella quale tutt’oggi si muovono i miei pensieri.

L’evento che sta tentando di travolgere il tuo equilibrio non è raro. Succede, ma un giorno capirai che non è giusto lasciarsi annientare. Sfortunatamente hai dovuto conoscere il dolore e per riemergere dovrai lavorare molto su di te se vorrai diventare una persona dignitosa e veramente autonoma.

Non affidare mai più ad altri l'origine della tua serenità. Confrontarsi con una persona divenuta ostile, deve entrare nelle previsioni. Devi introdurre nel tuo intimo una serena cautela nei confronti di chiunque. Ora hai sperimentato la peggior tirannia, quella che ci viene inferta dalle persone che amiamo. Fiducia SI, previa verifica. Lo sai che l'amore è cieco ? Ed è l'amore che ci propone anche dolorosi eventi. Unica difesa : la CAUTELA che, però, niente abbia da spartire con la diffidenza astiosa.

Autonomia e forza d'animo derivano dalla capacità di non permettere a nessuno di trasformare la serenità dell'animo in amarezza, ma - ovviamente - questo risultato è alla fine di un lungo tenace, ininterrotto percorso.

E’ sciocco desiderare un qualsiasi cambiamento nella persona che amiamo, se non siamo capaci di operare cambiamenti positivi, anzitutto su di noi. La conquista di un solido equilibrio è determinante per chiunque.

Ovviamente è tutto semplice in teoria, ma molto meno in pratica. Ma se riuscirai a lavorarci molto, arriverai ad uno stabile, duraturo, confortante equilibrio. E ti assicuro che il risultato sarà poi gratificante per sempre. Ma tu stai soffrendo e io posso soltanto proporti di ripensare a queste mie parole. Ti sto abbracciando. Lo senti ?

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domenica 9 maggio 2010

Una carezza per la mamma.

Il Giornale - 12 maggio 2010
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Non sempre il tempo la beltà cancella

o la sfioran le lagrime e gli affanni;
mia madre ha sessant'anni,

e più la guardo e più mi sembra bella.

Inizia con queste parole la bella poesia che Edmondo De Amicis dedica a sua madre ed io le trascrivo per rendere omaggio a tutte le mamme, degne di tale nome.

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venerdì 7 maggio 2010

Tra il serio e il faceto.

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"Ma tu, cosa facevi, prima di sposarmi ?"

" Quello che volevo !"
Henny Youngman

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mercoledì 5 maggio 2010

Perplessità a luci rosse.

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Qualche volta penso che, se è vero che c'é un proliferare dell'impotenza, dell'uso del viagra, dell'omosessialità et similia, ciò sia il prodotto della nausea provocata dall'eccessiva mercificazione del sesso e all'oscurantismo della vera femminilità.

Quando una coscia sbirciata di straforo faceva sudare un ragazzo, quando un scollatura appena osé faceva fare "cattivi pensieri", quando la sosta nell’androne sotto casa per una bacio appassionato provocava sensi di colpa, quando i maschietti facoltosi dovevano andare a Parigi per vedere un bel seno scoperto....forse, allora, la virilità era diversamente sollecitata.

Non ho certezze ed è sbagliato generalizzare, ma ho conferma da un’amica velente psicologa che ci

sono ragazze che, se non vengono buttate sul letto alla seconda uscita si ritengono offese nella loro femminilità e so di uomini che cadono in stati depressivi per "carenza di prestazione".

So di alcune madri che spingono le figlie a mostrare la merce e danno anche il buon esempio! Cosa possiamo dire ? Che non c’è nulla di nuovo sotto il sole ? Che sono io ad avere una visione distorta mentre sotto, sotto, tutto è cambiato senza mutare ?

Mi auguro soltanto che i casi esposti costituiscano la minoranza delle situazioni però, se fossi una giovane donna, cercherei di non dare spazio ad un’ aggressività talvolta eccessiva per lasciar riaffiorare un po’ di dolce, amorevole condivisione.

Ma io sono soltanto una vecchia signora d’altri tempi e forse rimpiango qualcosa che assomiglia al pudore ed era inteso come riservatezza.

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martedì 4 maggio 2010

Il rapporto "costo-beneficio"

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E' triste, dover pagare una donna,
ma quelle che non si fanno pagare
... costano troppo!
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domenica 2 maggio 2010

L'amore vero, porta la scritta "GRATIS"

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Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano. Con aria stranamente ufficiale il bambino pose il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto:

Per aver strappato le erbacce dal vialetto € 1

Per aver riordinato la mia cameretta: € 1,50

Per essere andato a comprare il latte: € 0,50

Per accudito la sorellina (tre pomeriggi): € 3

Per aver preso due volte "ottimo" a scuola: € 2

Per aver eliminanto l'immondizia sei sere: € 1

Totale: € 9 (nove)

La mamma fissò il figlio negli occhi teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:

Per averti portato in grembo 9 mesi:…………………………… 0 Euro

Per le notti passate a vegliarti quando eri ammalato:……. 0 Euro

Per averti pulito il culetto e soffiato il nasino....................0 Euro

Per tutte le volte che ti ho sorriso quando eri triste:……… 0 Euro

Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime:………….0 Euro

Per tutto quello che ti ho insegnato giorno dopo giorno: 0 Euro

Per le colazioni, i pranzi, le merende,che ho preparato:.. 0 Euro

Per la vita che ti dò ogni giorno:………………………………… 0 Euro".

Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi. Girò il foglio e sul suo conto scrisse: "Pagato". Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

di anonimo – trascritta da renata mucci

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