giovedì 29 novembre 2012

Magia d'autunno.

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Le mie betulle ! Come vorrei che le ammiraste con me. Sono le tre betulle del giardino condominiale che in questi giorni propongono il loro canto del cigno. Hanno resistito coraggiosamente al ventaccio di ieri e sono lì, ancora tronfie e foltissime, color giallo oro, bellissime, imponenti e gentili.


Ne seguo da anni l’affascinante percorso stagionale e so che improvvisamente, forse già domani, tenderanno le scarne braccia al cielo per riproporre in primavera nuove gemme, nuove tenere foglioline realizzando il miracolo eterno del loro lungo ciclo vitale.

Sono riuscita a guardarle con voi ?

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sabato 24 novembre 2012

Chi é il mio prossimo ?

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Sposto in questo spazio una parte del tema che sono venuta a trattare con un amico che riepiloga così il suo interessante intervento:

Agostino Degas: “Chi è il "prossimo" per me? Io taglio corto... per me è chiunque abbia bisogno di me, vicino o lontano che sia.”

Renata Mucci : Apprezzo la  disponibilita con la quale hai voluto concludere il tema, ma io  - dopo aver apprezzato la tua lodevole intenzione - riassumerei dicendo che CHIUNQUE é il mio prossimo. Sia che mi  sfiori quando ne ha bisogno lui o quando sono io a sentirne la necessità. O pure quando il bisogno reciproco é limitato al piacere della scambievole conoscenza. In sintesi il mio prossimo é il mio simile !
E ciò,  non mi esonera dal dovere di non nuocere  a chi mio simile NON E'.
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martedì 20 novembre 2012

Pardon !

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Ho sempre vissuto come se fossi eterna e ultimamente, invece, penso spesso all’eventualità della conclusione. E questo connota negativamente i giorni e allora....mi parlo. Con affetto mi dico :


"Siano sei giorni, sei mesi o sei anni ancora...vuoi sciuparli ? Non vuoi viverli sorridendo e ringraziando il cielo del privilegio?"

Qualche volta serve. Più faticosamente oggi, dopo aver ascoltato e partecipato ai lutti e alle tragedie di questo mondo inquieto. Non riesco a rasserenarmi, pur rendendomi conto della mia impotenza e però,devo cercare la forza da qualche parte.

Stasera, nella gioiosità della mia Ketti. Domani, nella pappa reale e nell’azzurro del cielo che si stenderà splendido e indifferente su questo mondo travagliato. E adesso, in questo preciso momento o, come si dice “in tempo reale”, nel vostro affetto che sento forte e sincero.

Buona serata, buona nanna e buon domani, affettuosamente e, con un ritrovato sorriso, ricomincerò pensare ai festeggiamenti per il centenario ! (;-)
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giovedì 15 novembre 2012

Io c'ero.

Io, superstite VI PREGO " Andate a sentire anche questa campana. E' la Nostra STORIA . Siamo noi, quelli che hanno sofferto e vissuto quel tragiaco periodo storico che vi preghiamo ! Non dimenticate e fate che mai più l'umanità debba vivere angosce così inumane e orribili. VENITE ASCOLTATE PENSATE. renata mucci
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SpazioAref, Piazza Loggia 11/f BRESCIA sabato 17 novembre 2012 ore 18.00


IL PRIGIONIERO DI SALÒ.
Mussolini e la tragedia italiana del 1943-1945


Presentazione del libro di Mimmo Franzinelli

Sarà presente l’autore, interverranno: Roberto Ferrari, presidente dell’Aref .-
Pier Paolo Poggio, direttore della Fondazione Luigi Micheletti
Manlio Milani, presidente dell’Associazione Casa della Memoria


Ingresso libero

info@aref-brescia.it 030.3752369 -333.3499545 - 339.1000256
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mercoledì 14 novembre 2012

Polenta e bottaggio.

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Non so se mi piacerebbe un clima uniforme, invariabile. Perché tutte le sensazioni che si rinnovano ad ogni stagione, mi sono care. La convivialità, per esempio, mi rallegra. Mi piacciono i piatti tipici, regionali e della stagione.


Quando abitavo a San Felice del Benaco novembre vedeva avvicinarsi il tradizionale rendez-vous che consentiva di servire calda, odorosa e fumante “la cosola” con la dieresi sulla seconda “o”. In italiano “bottaggio”. Un piatto invernale che cucinavo alla maniera tradizionale, che aveva dato prestigio alla trattoria “dei miei”. Bisognava aspettare il gelo e solo allora il contadino mi consegnava le verza che, gelate, divenivano tenere e dolcissime.


Nella capiente padellona venivano poste, in poco olio, costine di maiale, salamelle e cotiche. Appena rosolate e lievemente salate aspettavano le verza, finemente affettate, colorate con acqua e salsa, coperte e lasciate cuocere lentamente e con molta cura. Si serviva con la polenta e buon vino rosso ad una ventina di amici che ci raggiungevano festosi anche da Brescia.


Si accontentava la gola, si soddisfava il cuore e si godeva l’amicizia nei suoi aspetti anche prosaici e molto appaganti. Semplicemente.
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mercoledì 7 novembre 2012

Fa che sia un buon giorno !

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Questa mattina vi dedico il mio buon giorno, con parole di un anonimo. Parole semplici e spronanti che invadono dolcemente il mio cuore dedicate a chi sa che, per cambiare il mondo deve migliorare se stesso :


A chi dà il buon giorno con un bacio;
a chi ama poltrire, ma si alza di buon umore;

a chi anche lavorando si diverte;
a chi arriva in ritardo, ma non inventa scuse;
a chi spegne il televisore per fare due chiacchiere;
a chi è felice il doppio quando fa a metà;
a chi rimane con un amico anche quando vorrebbe essere altrove;
a chi ha l’entusiasmo di un bambino e pensieri da uomo;
a chi vede nero solo quando è buio;
a chi per farsi un’opinione non si ferma alle apparenze;
a chi dice gentili bugie solo per gratificare;
a chi sparge cenere sui piccoli fuocherelli accesi dall’ acredine;
a chi riesce a migliorarsi, ma è benevolo con chi non ce la fa;
a chi é disponibile,ma non indiscreto
e a chi non aspetta il Natale per sentirsi migliore !
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domenica 4 novembre 2012

Una moneta e un sorriso, fanno la differenza.

OGGI.it .........5 novembre 2012
Giornale di Brescia  6 nov.2012
Il Giornale ....7 novembre 2012
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In queste domeniche novembrine i programmi sono quasi sempre conviviali e io mi diletto ad immaginarli nelle loro attrattive regionali e nelle varie realizzazioni.

I fidanzati, in casa dei futuri suoceri, dai genitori di lei o dai genitori di lui, con le inevitabili reciproche trepidazioni. L’anziano solo, invitato dai figli. I sempreverdi che si ritrovano nel ristorantino poco impegnativo per scambiarsi sorrisi e gustare qualcosa di diverso e di pronto in tavola, mentre imperversano gli imprescindibili “ti ricordi ?”.

La numerosa comitiva amicale che ha prenotato per concedersi a risate e sapori. Le famigliole che si concedono un gaio ritrovarsi. Mamme indaffarate Le coppie collaudate o quelle che ancora cercano di indovinarsi l’un l’altro. Chi è ospite in casa di amici e chi accoglie festosamente, insomma, cari amici, tutta un’ umanità che si cerca, e si ritrova, piacevolmente a confronto. E se fuori piove,,,,che importa !

Come sarebbe bello poter chiudere qui il mio girovagare ! Invece so di persone indigenti che a mezzo giorno aspetta qualcosa di caldo dalla Caritas, so che c’è anche un’altra faccia di questo umido novembre che parla di situazioni tritissime. Che bello sarebbe se ognuno santificasse veramente questo giorno di festa, porgendo una moneta o un sorriso.

Si dice che sono piccoli gesti “che non cambiano niente”. Ma io so che NON E? VERO!”
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giovedì 1 novembre 2012

Buena vida a Oscar ! !

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Da parecchi giorni non vi parlo di Ketti e di Oscar perché ero preoccupata dal fatto che il loro idillio si era improvvisamente guastato.  Lei, la piccolina, voleva giocare e lo provocava. Lui più placido, a tutela della sua tranquillità reagiva e  la mordeva sul collo facendola piangere e costringendola a correre tra le mie braccia. Cosa che infastidiva Oscar che girava per casa, miagolando penosamente a coda bassa.

Ieri mattina, in pasticceria, raccontavo le mie pene all’amica Silke ignorando che, proprio in questo periodo, stava cercando un micio giovane per accontentare i suoi di casa che lo desideravano da tempo.

 In breve, Silke è venuta a prenderlo un’ora fa con la palese intenzione di offrirgli tutto l’amore di cui ha bisogno. Certa di questa realtà le ho consegnato il mio patatone, sicura che sarà molto amato, starà bene e non mi  terrà più in ansia sull’incolumità di Ketti.

Sono un po’ stordita, ma dovrò farmene una ragione.  Forse presumevo troppo sulle mie capacità gestionali della strana convivenza, non devo più preoccuparmi che un mangi la pappa dell’altro e che Oscar risenta di non essere al centro dell’attenzione. Saprò da Silke del buon inserimento di Oscar nella sua famiglia definitiva e ciò, mi dà pace.
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