venerdì 29 giugno 2018

DIARIO

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Assente giustificata stamattina perchè ho subito l'ennesima iniezione intravitreale nell'occhio sinistro per rallentare la maculopatia che curo ormai da dieci anni.
Lo so che non è un intervento doloroso, ma vedere un ago che si avvicina al tuo occhio, fa sempre una certa impressione. Tutto superato ed eccomi di nuovo qui.
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lunedì 25 giugno 2018

Lunedì

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  Ci vuole grinta per affrontare
una settimana da colorare !
ma abbiamo "dentro" tanti i colori
pronti ad offrirci i loro favori


Oggi pare grigio il panorama
ma noi possiamo variare la trama
pensate amici che, se vogliamo
noi, il panorama lo capovolgiamo


Basta talvolta a mutar l’atmosfera
una carezza, che giunge sincera
anche un sorriso, una stretta di mano
serve a tener tutto il grigio lontano


perché i colori per nostro diletto
li abbiamo tutti smaglianti nel petto
Apriamo quindi finestre e porte
e volgiamo a favore la nostra sorte !

domenica 24 giugno 2018

La filastrocca

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Appena sveglia, con un respiro profondo
prendo coscienza che appartengo al mondo
la mano annaspa e cerca la Ketti
che è sempre presente tra i miei affetti.

distendo le membra e lascio le coltri
spalanco la finestra e cerco riscontri.
Che cielo, che sole e lo sai che c’è ?
pronto in cucina mi aspetta il caffè !

E c’è una finestra che è piena d’amore
alla quale mi affaccio a tutte le ore
Nel mio computer qualcuno mi aspetta
e mi completa in maniera perfetta

Vi cerco, vi trovo e un grande sorriso
radioso s’affaccia sopra il mio viso.
saludos amigos, è fresco il mattino
ma si scalda il cuore se mi state vicino
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venerdì 22 giugno 2018

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Repplay - Questi sono, per me, i giorni della nostalgia perché il ricordo è più vivo, intenso e grato.
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24 giugno 2005 - Alle 16,30 abbiamo portato di corsa Trapi dal veterinario perchè ansimava in modo preoccupante e non riuscivo ad attribuire soltanto al calore pomeridiano, questo sua difficoltà. L'abbiamo trasferita (adagiata nella sua cesta) in modo da non procurarle ulteriori disagi. Appena l'ha vista il medico, che la curava da tempo, ha sussurrato : “Sta morendo”. Le ha fatto una iniezione (credo Valium) e l'ha visitata con cura affettuosa, accarezzandola. Gli sono molto grata. Ha parlato di tumore, di disturbi cardiaci, di vecchiaia.
Lei, gentile fino all'ultimo, non si è mossa e per fortuna, non mi ha nemmeno cercato con lo sguardo mentre concludeva il suo percorso. E io perdevo la sua amicizia, il suo amore, perdevo lei, lei con la sua codina in movimento, lei che mi aspettava fiduciosa sempre, lei che captava da segni impercettibili il mio stato d'animo, adeguandosi.
Lei nel suo modo discreto, senza clamore...mi lascia. Ne sono rattristata e sollevata insieme. 15 anni sereni, senza guai e una conclusione, tutto sommato, veloce. Ma mi manca. Mi manca già tanto. So di aver perso un'amica. Rigiro tra le mani la sua medaglietta che si bagna con le mie lacrime.
TRAPI! Questa non é, certamente, l'unica cosa che mi rimane di te... Mi hai dato talmente tanto!
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martedì 19 giugno 2018

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Sul giornale di Bre scia di ieri 18 giugno è apparsa la lettera che trascrivo, stilata da un mio estimatore che ringrazio di cuore :
Grazie Renata per le tue perle di saggezza
Che bel regalo stamane verso le sei e mezza, prima di aprire la mia piccola Bottega, mi son seduto a un tavolino della mia bellissima edicola-bar per godermi la brezza fresca che a quell�ora pervade Soprazocco, coccolato dal profumo dei castagni e delle robinie ancora bagnate.
Ho chiesto alla mitica Rossana il mio bel Giornale di Brescia, la cui lettura mi accompagna dai tempi della fanciullezza e, sorseggiando il mio cappuccino, accompagnato da una deliziosa brioche al pistacchio, i miei occhi si son fermati su un articolo a pagina 8 non credevo ai miei occhi: Renata Mucci aveva pubblicato di nuovo!
La sua rubrica domenicale Block Notes era diventata per me e per le mie clienti un appuntamento imperdibile: si era creato un circolo, un piacevolissimo circolo di Muccidipendenti (e penso che qualcuno, proprio per questo, abbia cominciato, qui in mezzo ai boschi, a prediligere la lettura del nostro giornale). Le sue crostate, i suoi giardini in un bicchiere, il suo mondo in una scatola di bottoni che belle letture che bei ricordi: il buon senso e il bon ton incorniciati in uno scritto.
La brezza più fresca e piacevole di stamane, che è riuscita a solleticarmi lo spirito, con una dolce carezza di commozione interiore, è stato proprio l'articolo di Renata, di una delicatezza fuori dal comune. L'ho poi riletto insieme ad alcuni amici e ci ha toccato il cuore. Ora, cara Renata, permettimi e permettici questa confidenza col tuo pennino tu non tracci solo frasi e lettere su fogli di carta, ma sei in grado di scrivere con l'inchiostro più prezioso che c'è e che non è in vendita nelle comuni cartolerie, direttamente nei nostri cuori. Sai veramente trascinarci fuori dalle zone d'ombra e, con spontanea delicatezza, ci fai assaporare con gioia il presente. Il tuo inchiostro speciale è un dono prezioso per tutti noi. Grazie di cuore!
Abbiamo imparato a volerti bene e te ne vogliamo tanto, riconoscenti per le tante perle che ci hai regalato e che, grazie al Giornale di Brescia, che può solo essere orgoglioso di averti nella sua famiglia editoriale, continuerai a regalarci. Da parte mia, e da parte di tantissimi altri con tantissimo affetto.
Claudio Laffranchi Soprazocco di Gavardo

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lunedì 18 giugno 2018

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Bentornato lunedì (replay)

E' tornato, eccolo quil temuto lunedì.
Con gioviale ammiccamento giunge e lotta contro vento.

Curiosando egli s’ avanza con gran classe ed eleganza.
Sono il primo, pensa fiero e lo annuncia al mondo intero.

E la nuova settimana piano, piano ecco che ingrana
Accogliamola con gioia ed allontaniam la noia.

Se vogliamo alfin gioire noi dobbiam contribuire
e, per vivere in letizia noi…contiamo sull’ amicizia !

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sabato 16 giugno 2018

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D I A R I O .
Sul Colle Cidneo c'è a Brescia il Castello e stamattina, un'amica, mi ci ha portato. Al fresco in mezzo al verde con gli uccellini che volano indisturbati ho trascorso due ore dolcemente serene. WOW !
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martedì 12 giugno 2018

Saper invecchiare

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Giornale di Brescia 12 giugno 2018 

Mi è stato chiesto, anche recentemente se – volgendo lo sguardo al passato – vedo qualcosa che non rifarei. E stranamente ho scoperto di non avere rimpianti. Guardo alle pagine dolorose, alle lacrime, agli insulti inferti ai sentimenti, ai graffi rimasti indelebili e riconosco di dovere a questi eventi, il lento positivo cambiamento che mi ha portato al comportamento trasparente e pacato che guida oggi i miei passi. 

Sono contenta di essere invecchiata, di essere “fuori dalla mischia”, ma di aver conservato l’ interesse per l’altro, per la natura, per l’arte e per la bellezza, ovunque essa sia. E quando sento che riesco a trascinare qualcuno fuori dalle zone d’ombra, con la mia positività, con le  parole che scrivo e che mi rivelano, assaporo il  presente con gioia partecipe.  

Non intendo affermare che invecchiare siaia facile, tutt’altro, ma volendo si può imparare a farlo nel migliore dei modi e – in concreto – con la serena accettazione degli eventi non sempre positivi. E a conferma dei miei convincimenti rivolgo al passato le parole di una vecchia canzone di Edith Piaf “ Non, rien de rien. Non je ne regrette rien” ( No, niente di niente. No io non rimpiango niente) E guardo avanti ! – Renata Mucci - Brescia
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domenica 10 giugno 2018

non è troppo tardi

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 “Insegnanti picchiati e offesi da studenti ribelli. Choc a scuola”. Ma quale cioc visto che era tutto nell’aria da tempo ?! I segnali c’erano chiari e premonitori, ma si è  continuato a tollerare con promozioni, facili voti di condotta che non influiscono sulla media e vergognose, ingiustificate indulgenze.
Il fenomeno non è neanche mortificante perché purtroppo ed evidentemente, è stato favorito da comportamenti impostati su biasimevole rinuncia al rispetto verso il docente a cominciare dal tu al professore .
Quest’ultimo atteggiamento cara la mia gente, non è per nulla insignificante ed instaura una cnfidenzialità inutile che non giova assolutamente al profitto, ma apre a negativi, inutili camerateschi atteggiamenti. “In piedi, entra il Prof.:”  stabiliva già, da subito, il rispetto dei ruoli . Ma questo è soltanto un dettaglio sul quale possiamo glissare, ma è gravissimo dimenticare che essere indulgenti è comodo e facile oltre che negativo.
Difficile è essere giusti. Difficile ma non impossibile perché è pacifico che chi non merita la promozione deve essere bocciato. Laureati ignoranti ce ne sono già troppi a testimoniare il degrado culturale nel quale ci siamo infognati. Forse dobbiamo tornare a quel grado di giusta severità che non consente scappatoie !
Comunque, correre ai ripari si può e si deve a cominciare da severe punizioni ai bulli di qualsiasi grado e specie. Punire vuol dire trasferire il soggetto verso  lavori nel sociale, per spostarne l’ottica verso più costruttive realtà. Partecipare significa anche rifiutare l’ingannevole supremazia di chi si fa scudo della prepotenza per colpire. Siamo ancora in tEmpo , quindi : ad maiora - renata mucci -

venerdì 1 giugno 2018

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 L’amore è una malattia senza la quale...non si riesce a star bene.
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