sabato 12 settembre 2015

D o n n e !

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    Impegnative, fragili, concrete, determinate,  generose, disponibili e anche, spesso involontariamente, banalmente rompiscatole!   Contorsioniste nelle sensazioni, trapeziste del pensiero, ci tuffiamo senza rete cercando due mani che ci afferrino e, quando le troviamo, sciupiamo a volte l’opportunità di tenerle saldamente tra le nostre, cercando nei meandri dei significati nascosti. Perdiamo così di vista la risposta che è, spesso, la più semplice e, soprattutto, non sappiamo rassegnarci quando nell’uomo che ci siamo scelte emergono le diversità e tentiamo ostinatamente di eliminarle, mentre sarebbe più semplice e più costruttivo…..imparare a conviverci.  Perché è vero, questi nostri uomini sono diversi, non si complicano la vita nell’analisi delle sfumature e veleggiano - preferibilmente - nel mare della tranquillità. Cercano qualche volta di eludere, almeno nell’ambito familiare, le complicazioni, riservando un maggiore impegno nello spazio circoscritto del lavoro? Può darsi! Ma noi questi uomini li vogliamo…sono “l’altra metà del cielo”! In loro riponiamo speranze segrete, con loro pensiamo di costruire quella proiezione di noi nel futuro che è rappresentata dai figli.  E se li vogliamo migliori, siamo noi la punta di diamante; siamo noi che possiamo attivarci per migliorarli, siamo noi – soprattutto  come madri – che possiamo orientare l’ottica dei nostri figli verso i sentimenti, spronandoli a privilegiare il loro ruolo di uomini rispetto a  quello, riduttivo, di maschi.
     In ogni campo possiamo fare molto con loro e per loro, ma dovremo comunque, sempre, averli al nostro fianco senza dimenticare che - nel tempo - si affaccia poi, ineludibile, la necessità di riservare al rapporto di coppia l’attenzione più viva e costante che sarà utile, per ostacolare quell’assuefazione subdolamente corrosiva che favorisce l’accesso all’indifferenza.
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    Cara Signora X, lei mi chiede di riportare alla luce vecchie riflessioni e io non ho problemi ad accontentarla, ma iI PROBEMA, potrtebbe palesarsi se questa procedura annoiasse i miei amici.che, magari già conoscono il brano.Nel caso, mi auguro che vogliano essere indulgenti. Buenas tarde senora X .
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giovedì 10 settembre 2015

My way - a modo mio

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Ammaliata dalla voce del grande Sinatra e coinvolta dalla melodia della splendida MY WAY ne ho sempre subìto il fascino senza cercare il senso nel testo.Oggi o trascrivo per voi perchè non è in secondo piano, rispetto alla musica. Ed é Poesia !
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Testo di My Way

E ora la fine è vicina E quindi affronto l'ultimo sipario
Amico mio, lo dirò chiaramente
Ti dico qual è la mia situazione, della quale sono certo

Ho vissuto una vita piena Ho viaggiato su tutte le strade
Ma più, molto più di questo
L'ho fatto alla mia maniera

Rimpianti, ne ho avuto qualcuno Ma ancora, troppo pochi per citarli
Ho fatto quello che dovevo fare
Ho visto tutto senza risparmiarmi nulla

Ho programmato ogni percorso Ogni passo attento lungo la strada
Ma più, molto più di questo
L'ho fatto alla mia maniera

Sì, ci sono state volte, sono sicuro lo hai saputo
Ho ingoiato più di quello che potessi masticare*
Ma attraverso tutto questo, quando c'era un dubbio

Ho mangiato e poi sputato
Ho affrontato tutto e sono rimasto in piedi
L'ho fatto alla mia maniera

Ho amato, ho riso e pianto Ho avuto le mie soddisfazioni,
la mia dose di sconfitte E allora, mentre le lacrime si fermano,
Trovo tutto molto divertente

A pensare che ho fatto tutto questo;
E se posso dirlo - non sotto tono
"No, oh non io L'ho fatto alla mia maniera"

Cos'è un uomo, che cos'ha? Se non se stesso, allora non ha niente
Per dire le cose che davvero sente
E non le parole di uno che si inginocchia

La storia mostra che le ho prese E l'ho fatto alla mia maniera

martedì 8 settembre 2015

Toute lasse, toute passe e toute se remplace

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Resistere al cambiamento richiede una notevole forza d'animo. ! Un'amica,osservando un mio primo piano giovanile che fa bella mostra di sè sulla parete del mio studio, ammirata mi chiede "Che bella! Chi E' ? Tua sorella ? " Oddio! io pensavo di essere come Pompei che corserva le vestigia del trascorso splendore. Invece....
Però mi sono prontamente consolata pensando che un solo parere NON FA TESTO. Io mi guardo con tenerezza e so che ogni segno che porto evidente, parla ancora d'amore e non spegnerà il mio sorriso. E questo, per me CONTA.
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lunedì 7 settembre 2015

Suocere e nuore

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Esausta, dopo aver ascoltato a lungo il risentimento, forse ingiustificato, di una donna, verso sua nuora, vorrei in quest' àmbito ilustrare i mio personale atteggiamento nei conmfronti di mia nuora. Ecco, io la cerco negli occhi di mio figlio e - dalla sua serena espressione - traggo il convincimento che mia nuora sia perfetta per lui. Che lui sia sereno è ciò che conta.! Che dite care suocere ?

domenica 6 settembre 2015

Bentornato settembre !

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Quante  volte ti ho visto tornare fascinoso settembre! Quante volte hai rinnovato lo stupore  con i tuoi colori  che si fanno intensi  prima di sbiadire nelle nebbie autunnali. Colori che ti appartengono, che porgi cangianti, aggressivi o nel loro timido  pallore, che va da quell’ adescante color ruggine e digrada fino al giallo tenero delle foglie sui rami. Quel lieve ondeggiare tra i rami, evoca l‘agitare della mano di un’estate che porge il suo gentile arrivederci. Sei come il “canto del cigno” di una stagione  che si spegne e ci traghetta con garbo - dal calore bruciante del sole - fino alla prima attesa  frescura. Sorridente e complice Cùpido, hai cullato amori nascenti ed hai anche confuso la tua  improvvisa pioggerellina con le lacrime di dolorosi abbandoni. E lasci la tua impronta decisa nel gioioso vendemmiare nei filari, tra i campi, con le ceste piene di biondi o scuri grappoli, col bollire del mosto che si farà vino a rallegrare le future mense, a compensare la fatica e a premiare la speranza. Ti rendiamo omaggio, seducente settembre con questo “bentornato” che urge dal un cuore commosso da tanto incantevole incanto.

sabato 5 settembre 2015

Sabato. La filastrocca

Ecco, è sabato mattina e la domenica è vicina
due giornate a cui affidare un diverso progettare
resterò di più in famiglia, o mi godrò di più mia figlia


o sbrigherò tutte le cose; piano,piano in giusta dose
o mi guarderò d’attorno e per godere il nuovo giorno
oppur, lontana dalla gente, gusterò il dolce far niente


osserverò meglio il tuo viso e ti dedicherò un sorriso
o potrò vivere l’amore ed amar con tutto il cuore
non so ancora cosa farò, ma è sicuro : OGGI VIVRO’


muccina

venerdì 4 settembre 2015

WOW !



Sono sicura che è capitato anche a voi di sentirvi più propensi alla gioia, di sentirvi  super attivi e frizzantini, di aver voglia di abbracciare il mondo. Capita, io penso, per un rigurgito di consapevolezza verso la nostra appartenenza alla natura così fragrante, così possente, cangiante e meravigliosa. E In questi momenti guardiamo l‘alba, un fiore o l’ondeggiare delle foglie sui rami, come fossero fenomeni nuovi, inusuali e adescanti. E’ una sensazione che infonde allegria e io mi propongo di trattenerla a lungo nell’anima e la condivido con voi con la viva speranza di riuscire a traamettervela, almeno in parte. Buena vida amigos !




mercoledì 2 settembre 2015

Amarcord

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  Uno di quei motivi non chiaramente identificabili ha fatto riaffiorare eventi dell’infanzia che mi hanno  segnato profondamente. E rivivo un evento in cui, senza preavviso alcuno . indipendentemente dal fatto che il sole inondasse la nostra cucina o che piovesse a dirotto, quasi sempre di domenica - mamma apparecchiava con più cura, la tavola, adornandola con un fiore in un bicchiere e metteva in bella vista il mezzo litro di vino rosso che solitamente mancava sulla nostra mensa. Ci voleva, me e mia sorella, con il vestitino della festa ed esclamava orgogliosamente “Guardate un po’” accennando al cestino con la frutta di stagione (solitamente assente ) e aggiungeva “Dobbiamo festeggiare che stiamo bene, che papà lavora e che la natura che ci circonda è il nostro patrimonio più prezioso. Lo sapete vero ?” alla nostra risposta ovviamente affermativa aggiungeva in modo conclusivo, ma perentorio : ”Non dimenticatelo!” La mia mamma non aveva cultura, - maggiore di nove fratelli e orfana di madre – aveva dovuto affrontare precoci fatiche e responsabilità, ma fortunatamente era ricca di quella sensibilità intelligente che le ha consentito di essere madre amorevole e una splendida educatrice. Non faceva prediche o sermoni, ma si proponeva come esempio in ogni circostanza - Si dice che i figli cominciano con l’amare i genitori, poi li giudicano e, raramente li perdonano. Non so se ho attraversato queste fasi ma so che ho amato mia madre quando non si usava esternare i sentimenti.ma se potessi farlo adesso lo farei con uno slancio che è lievitato con una stima profonda. Santiddio, mi chiedo,  perché ci lasciamo sfuggire opportunità così importanti e irrecuperabili ? Ops !