giovedì 30 settembre 2010

Lele Mora e Fabrizio Corona

Il Giornale - 30 sett.2010
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Ora, le luci della ribalta si accendono, sprecate, sulla squallida vicenda Mora/Corona . Ma, mentre a Corona si può soltanto dire “un pover uom tu sei”, il pensiero torna all’intera vicenda alla quale stato riservato eccessivo spazio.

E’ pur vero che le peripezie del notissimo palestrato imbroglione erano seguite da un’orda di fanatici del gossip, ma è altrettanto evidente che alcuni organi d’informazione si sono ampiamente adoperati per assecondare esigenze davvero di basso livello.

E forse, anche da tutto questo, deriva l’amarezza più profonda.
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mercoledì 29 settembre 2010

E' nata una bimba da una donna in coma.

Vi propongo oggi, di rileggere con me il "buongiorno" di Massimo Gramellini su La Stampa :

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Fa’ come noi, Idil: respira. Perché è così che ti abbiamo accolto: con un respiro di stupefazione e di sollievo. Non era facile bucare la corazza del nostro cinismo: la nausea e il disincanto ci hanno reso insensibili alle cattive notizie e sospettosi davanti a quelle buone. Ma tu hai fatto il miracolo. Tu sei il miracolo. Sei nata da una donna che è morta un mese fa. Divorato dal male, il cervello di tua madre aveva sospeso per sempre le trasmissioni. Ma il suo cuore continuava ostinatamente a battere accanto al tuo. Due cuori che palpitano nello stesso corpo: questo fatto, talmente ovvio in un parto da averci fatto dimenticare quanto sia meraviglioso, diventava nel tuo caso una sfida apparente alle leggi di natura. Apparente, Idil, perché tu sei la natura nella sua essenza più profonda. Sei la vita che nasce dalla morte, in una staffetta incessante che a qualcuno sembra non avere scopo, soltanto perché la ragione non ha gli strumenti per coglierlo. La ragione ha altri compiti, altri meriti. Ha creato la scienza che ti ha permesso di nascere, trasformando il corpo spento di tua madre in un’incubatrice.
E ora sei qui, lontano da dove avresti dovuto essere. Con un padre vedovo, felice e disperato, e cinque fratelli in Somalia tenuti a bada dal più grande di 9 anni. Che la tua avventura abbia inizio, restituendo un po’ di energia anche alla nostra, dispersa in tante boiate. Adesso è in te che battono idealmente due cuori: la madre e la figlia, la morte e la vita. «Dov’è il principio, là è la fine». E viceversa. Grazie, Idil, per avercelo ricordato.

ENCANTADA ! Davvero, caro Gramellini ! Hai aperto il tuo cuore per aiutarci, ancora una volta ad aprire le nostre menti e l'hai fatto con dolcissime, efficaci parole. "Sveglia gente" sembra affiorare dal testo bellissimo di oggi che ci ricorda quanto possiamo fare ed essere. Per migliorare il mondo basta che miglioriamo noi stessi. Se possono avvenire miracoli come questo, altri miracoli potranno concretizzarsi. Gram, mi sei entrato nell'anima. buena vida a te, col cuore. renata mucci.


martedì 28 settembre 2010

Bossi insulta:

La Stampa del 28 sett.2010

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Bossi afferma in pubblico :Sono porci questi romani. Il Gp a Roma? Corrano con le bighe»

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Sono perplessa. E dico perplessa per usare un termine accettabile, ma mi chiedo perché alle alte cariche dello Stato che ci rappresentano, è tutto permesso e tutto tollerabile?

Se per qualsiasi accesso al mondo del lavoro, giustamente, servono credenziali come mai per alcuni alti papaveri non ci sono paletti, freni e limiti ? Non si deve più diversificare il proprio comportamento ricordando che ciò che è tollerabile (;-( nel bar sotto casa, non lo è a Montecitorio e nelle Piazze?

Diverso è parlare confidenzialmente all’amico o arringare una folla. ! Ma per favore, la parola Onorevole che senso ha ? I valori di un individuo non devono più essere supportati dai comportamenti e dalle espressioni verbali ?

Può essere anche stimabile il Senatur, ma se apostrofa un interlocutore con inopportuni impeti verbali……vorrei ricordare a lui e a chi come lui sfoga astiosi intenti, che “ha carattere chi riesce ad imbrigliare il proprio temperamento”

domenica 26 settembre 2010

Sandra e Raimondo.

LA STAMPA - 27 settembre 2010
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So che il mio pensiero susciterà dissensi e critiche ma questo consegue alla sincerità e sinceramente affermo che mi sembra, veramente, che si stiano superando alcuni limiti ! Cosa succede ? Siamo diventati enfatici ?

Telegiornali, pagine di giornali, servizi in televisioneovviamente ripetitivi, programmi sospesi per fare altro spazio ad una coppia di protagonisti dello spettacolo, che hanno avuto – tutto sommato e spero – una vita piacevole e una professione ottimamente remunerata e gratificante.

Ci hanno fatto compagnia per molti anni, gradevolmente, e in età avanzata si sono trasferiti dove la pace è eterna. Normalmente e direi, inevitabilmente. I Telegiornali hanno ripetutamente inondato lo schermo di ricordi che sono doverosi, ma davvero tracimanti.

Li ho seguiti sempre con simpatia, sono stata per un certo periodo una fan, sopratutto di Raimondo, ma ora personalmente mi auguro che la faccenda della tumulazione separata non diventi argomento prioritario . Per evitare, almeno, di sussurrare "che barba, che noia" in senso del tutto negativo.

Un dignitoso segno di rispettosa partecipazione sarebbe – a mio modesto avvivo e finalmente il silenzio.



venerdì 24 settembre 2010

Sottrarsi al dolore.

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A veces, en la noche, enciendo una luz, para no ver

(A volte, nella notte, accendo una luce....per non vedere....)

mercoledì 22 settembre 2010

La fiducia istintiva - I pro e i contro.

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Recita un vecchio monito : “Ha carattere chi riesce a imbrigliare il temperamento “ .

Impulsiva e fiduciosa, ho tentato di mettere le briglie all'istinto quando la fiducia - quella cieca, che non ha bisogno di prove che è istintiva, tenace - mi ha procurato indimenticabili badilate sui denti .

Come risultato, credo ancora al feeling che è già un modo di "dare credito", ma l’impulsività ha subito modifiche positive. E oggi sono convinta che la fiducia istintiva è stupida. Perché dare fiducia così, senza motivo?

Oggi penso che la cautela (da tenere lontana dalla diffidenza) la cautela dicevo, sia sempre opportuna e credo proprio che se campassi ancora cent'anni, continuerei ad avere qualche dubbio in ogni ambito del vivere e del convivere.

Però è questa la lieve modifica che sono riuscita a portare al mio temperamento, ma ho ancora caparbiamente, talvolta, una imprescindibile fiducia istintiva.

Il ragionamento fa la sua strada e l’istinto ha un percorso, quasi sempre a sorpresa. Almeno per me !

E adesso, trascrivo per voi la pertinente, bella risposta che mi è stata a suo tempo, riservata nel Formu de Il Corriere della sera :

Risposta Schelotto Venerdì, 06 Agosto 2010

Il fatto è, cara Decana, che quella fiducia istintiva sulla quale concordo con lei - bisognerebbe andar cauti - è testarda e insidiosa. E' vero che fidandosi del cosiddetto "sesto senso" si prendono solenni "badilate", ma è anche vero che l'idea di potersi fidare offre una visione del mondo e dei legami più aperta e ottimista. "La fiducia è l'uccello che canta quando la notte è ancora buia" dice un verso un po' abusato ma sempre suggestivo. Muoversi al buio comporta molti rischi, ma aiuta anche a superare la paura dell'oscurità. Grazie di tutto. Buone vacanze.

lunedì 20 settembre 2010

Esplora. Sogna. Scopri.

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Tra vent'anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.

Mark Twain

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sabato 18 settembre 2010

Italiani, stanchi e inviperiti.

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Da casalinga e anche da fiera italiana, mi piacerebbe che lo Stato che amo, non fosse indebitato in maniera così preoccupante. Anzi, mi piacerebbe che non lo fosse affatto, ma se questa è utopia.

Soddisferebbe -in via preliminare - che fosse impegno PRIMARIO PAGARE I DEBITI che trascinano in un vortice dal quale è ben difficile uscire e, soprattutto, intacca il prestigio.

Chi è creditore nei nostri confronti sa benissimo dello sproporzionato numero di parlamentari e dello spreco vergognoso del denaro pubblico. Sarebbe ora di togliere ulteriori privilegi a chi già gode di redditi confortevoli ed è auspicabile che tutto questo avvenga, ma finché nelle alte sfere impera un tale insultante menefreghismo mi resta soltanto la possibilità di urlare tutta la mia e la rabbia di tanti.

C’ è gente che vive un mese con la stessa cifra che gli alti papaveri guadagnano in un giorno. Spero che qualche giornale pubblichi, affinché CHI DEVE si renda conto che serpeggia tra chi sopporta la fatica del vivere, un pericoloso senso si ribellione.

mercoledì 15 settembre 2010

Storia di straordinaria normalità.

Da La Stampa – L’Editoriale dei lettori del 15 settembre 2010

Umberto Cavalla

Era un normale pomeriggio quando incontrai un normale cantoniere. Io e miei amici eravamo diretti al campetto per fare i consueti due tiri a basket. In prossimità della nostra meta notammo che un cantoniere stava tagliando l’erba ai bordi dell’area di gioco. I fili d’erba tagliati sporcavano quindi il campo da basket. Giunti a destinazione, quest’uomo ci venne incontro, chiedendo: «Dovete giocare?». Abituato all’irritabilità della gente che viene disturbata sul lavoro, pensai: «Ecco un altro che rompe! Adesso ci manda via perché deve finire il suo lavoro».

E invece… E invece disse: «Ah! Allora vi pulisco il campo». Sotto il mio sguardo incredulo si armò di scopa e ripulì il terreno di gioco da ogni singolo filo d’erba. Il grazie che ho detto a quel cantoniere è stato uno dei più sentiti della mia vita. Ringraziai, infatti, uno dei pochi uomini ancora in grado di pensare agli altri, di non essere egoista. È brutto doversi sorprendere, è brutto non vedere spesso gesti di altruismo gratuito. Ma è anche bello, in questo mondo dove ognuno pensa a sé e dove le buone azioni non vengono mai ricordate, incontrare ogni tanto persone come questo cantoniere, persone all’apparenza uguali alle altre ma che hanno di che distinguersi, che possano lasciare un segno con un gesto.

Spesso ci lamentiamo dei politici, del loro egoismo e della loro prepotenza, senza accorgerci che anche noi, per quanto ci è consentito, agiamo alla stessa maniera. Ed è per questo che dobbiamo essere noi i primi a cambiare atteggiamento, se vogliamo cambiare la società. In fondo anche i fiori e frutti di un albero sorgono dal lavoro silenzioso delle radici. Per cambiare la società dobbiamo essere noi, radici, a fondarci nel buon senso, nell’onestà e nell’altruismo. La nostra linfa, la linfa di quello «straordinario» cantoniere incontrato in un normale pomeriggio d’estate, arriverà così fino ai rami più alti.

studente, 16 anni, Villanova d’Asti

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domenica 12 settembre 2010

Bruciare il corano ?

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Bruciare il corano ? Questo, il parto della fantasia malata del reverendo Terry Jones, pastore di una insignificante Chiesa battista degli Stati Uniti. E sono davvero molti che esaminano sgomenti, le possibilità concesse a piccoli, insignificanti individui che – per ragioni difficilmente individuabili - sono in grado di dissestare l’equilibrio mondiale.

In questo caso il provocatore dovrebbe essere con fermezza, posto in condizione di non nuocere Su questo mondo inquieto si addensano minacciose nubi e non abbiamo certo bisogno di ulteriori incitamenti atti a provocare o alimentare l’odio.

Dare voce al buon senso . pare sia ardua impresa e ci affidiamo pertanto, con fiducia, al corretto giornalismo che ha la anche possibilità di stroncare pericolose iniziative. Senza enfasi e con una onesta informazione.

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venerdì 10 settembre 2010

Dare il massimo ! SEMPRE.

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Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare le strade così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva poesie.

Egli dovrebbe spazzare le strade così bene al punto che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.

Martin Luther King

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mercoledì 8 settembre 2010

Parole ! Parole ! Parole !

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Un vezzo italianissimo, e non solo, è quello di denunciare carenze e disguidi con una vivacità, degna di miglior causa. Perché se è vero che la denuncia verbale è la prima mossa per auspicare un miglioramento , è altrettanto vero che comportamenti di tutti sono la sommatoria del comportamento di ognuno.

Un individuo che butta qualcosa dalla finestra di casa (capita ve lo assicuro) o dal finestrino della macchina, indica ai figli che quel comportamento è lecito. Identica deleteria funzione ha il parcheggiare disinvoltamente in seconda fila ecc.ecc. L’educazione più efficace sta nell’esempio e prosegue con la costante sollecitazione.

E invece noto un enorme dispendio di parole, per denunciare uno stato di cose che muterà nella misura in cui ognuno di noi migliorerà se stesso. Repetita juvant sentenziavano secoli fa i latini, e anch’io ripeto ciò che mi è pervenuto. Se ognuno coltiverà con amore e impegno....il suo orticello, tutta la pianura si presenterà verdeggiante e produttiva. Come dire che se ognuno spalerà la neve davanti alla sua porta, chilometri di marciapiede saranno lindi e transitabili.

Il poco di ognuno per il bene di tutti. Il monito me lo ripeteva mia nonna, lo ribadiva mia mamma, ho cercato di metterlo in pratica nel mio percorso, l'ho ripetuto a mio figlio, lo recito ai miei nipoti e lo racconto ai miei pro/nipoti. Sembra ovvio ? Certamente lo è ma, anche auspicabile. Lo porgo a tutti con la stessa tenera affettuosità con la quale lo rivolgo alle persone che amo.

lunedì 6 settembre 2010

Punti di vista.

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Rinnegato é colui che lascia il nostro partito per entrare in un altro.

Convertito é colui che lascia un partito, per entrare nel nostro.
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sabato 4 settembre 2010

Bentornato settembre !

Corriere della Sera - lettere del 6 settembre 2010
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Ci siamo lamentati fino alla nausea, per il caldo umido, per l’aria irrespirabile che obiettivamente procurava disagi, anche per la salute e adesso….adesso che settembre fa il suo ingresso recando una refrigerante frescura, lo accogliamo con disinvolta noncuranza.

E’ vero, si sente qua e là un sommesso “Finalmente ! Ha sentito che bel freschino? “ e in risposta “Un po’ troppo, però, specialmente di primo mattino” e….tiriamo a campà.

Ma, ragazzi ! Avete in programma di dedicare a questo mese meraviglioso, l’attenzione che merita ?

Se, invece di camminare immersi nei nostri pensieri, presteremo attenzione al miracolo ricorrente del dipanarsi delle stagioni forse, allontaneremo lo stress e anche qualche piccolo malessere fisico.

Settembre è bello, ricco, imprevedibile. Ci regala lunghe notti, grappoli turgidi, vino novello, voglia di fare, foglie dai variegati colori che fanno il loro “canto del cigno” volteggiando nell’aria prima di concedersi al suolo.

Foglie color ruggine, verde scuro, arancione, giallo abbagliante, colori imprevedibili, adescanti. Settembre è magico e merita di essere accolto, vissuto e assaporato con gioiosa condivisione. Non lasciamolo scorrere nell’indifferenza !

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giovedì 2 settembre 2010

Tassare cortei e manifestazioni di piazza.

Il Giornale- la stanza di Mario Cervi - 8 sett.2010

Per ora, se ne parla soltanto ma l’idea non è poi tanto peregrina. Abbiamo tutti, chi più chi meno, subito il disagio che deriva dal passaggio di cortei e manifestazioni che bloccano spazi pubblici e impediscono il normale svolgimento del traffico su strada.

Inoltre, crea ulteriore imbarazzo il fatto che, anche i cittadini danneggiati, vengano indirettamente coinvolti nel pagamento delle spese conseguenti. (pulizia e servizi d’ordine, ecc.)

E’ utile ricordare che qualsiasi manifestazione pubblica,mercati, feste musicali e ogni utilizzo del suolo pubblico è soggetto al pagamento di una imposta.

Le manifestazioni, specificatamente indette dai lavoratori, potranno certamente contare sulle Organizzazioni Sindacali che si faranno carico dell’organizzazione e delle spese conseguenti.

Imparzialità e correttezza, impongono di tassare l’occupazione del territorio da parte di chiunque senza quindi escludere cortei e manifestazioni di piazza.

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