giovedì 31 gennaio 2019

---------------------------------
Mi ha svegliata la dolce percezione del corpicino caldo della mia Ketti, rannicchiata al mio fianco. Ho allungato una mano per toccarla e lei si è girata, offrendo il pancino per i grattini che le confermano il mio amore.
Poi, sollevo la tapparella sulla città deserta ed assonnata, e vado in cucina. Giro la chiavetta del gas sotto la moka e mi attardo a guardare la trionfante candida orchidea che mi è stata recentemente regalata.
E sorrido a voi, grata per l’ascolto di questa mia realtà senza scosse che può sembrare banale o puerile e che invece a me, pare il rinnovarsi dello splendido miracolo che si chiama VITA !
--------------------
        

mercoledì 30 gennaio 2019

-----------------------------------
Ah, l'amore ! 
Domanda : " Cosa non riesce a sopportare nella sua donna ?"
        Risposta : " Non sopporto che lei non sia felice. "
---------------------------------------

lunedì 28 gennaio 2019

------------------------------------
L'inattesa carezza del mattino, trasforma la palude in un giardino.
replay -aforisma di renata mucci

domenica 27 gennaio 2019

------------------------------------

sabato 26 gennaio 2019

Nel giorno della memoria.

----------------------------------------
Giornale di Brescia - 26 gennaio 2019
IL GIORNALE - 25 gennaio 2019

Nel giorno della memoria Un grido dal cuore.
Nella giornata della memoria colgo l’occasione per togliermi un peso dal cuore e con una doverosa premessa confesso che io sto con Gino Strada ! Sto da sempre, con il cuore e con la mente con quest’ uomo che dedica la sua vita e la sua attività di medico e chirurgo, per salvare uomini dilaniati dalle guerre.
Sappiamo tutti e da sempre che Gino Strada ha ragione di considerare pura follia qualsiasi guerra e pure continuiamo a combatterne di sempre più crudeli. E io chiedo perché non è possibile evitare stragi che colpiscono, quasi esclusivamente, gente inerme e incolpevole.
Io che ho vissuto dai tredici ai diciotto anni la realtà dell’ultima infame guerra, auspico da allora l’ammutinamento dell’uomo qualunque. L’Homo deve avere il diritto di dire “NO” quando gli viene ordinato di massacrare gente indifesa con una crudeltà lontana da qualsia logica. E gli dovrebbe essere riconosciuto il diritto di difendere la sua stessa vita.
Quando c’era una dichiarazione di guerra, quello che – generalmente -era stato un percorso pieno di speranza, si concludeva – fino ad epoche recenti - con il richiamo perentorio del Governo che interrompeva sogni e progetti per far imbracciare strumenti di morte. E tutto ciò, senza che le vittime predestinate potessero esprimere un parere.
Tutto questo urla a difesa degli innocenti e, fortunatamente, qualche passo è stato fatto a cominciare dall’abolizione del servizio militare obbligatorio che doveva essere subito sostituito con un servizio obbligatorio civile di breve durata perché è giusto e sacrosanto che ogni individuo – senza diversità di genere - tuteli la sua propria Patria.
L’ammutinamento dell’uomo qualunque dovrebbe trovare consenso e attuazione in ogni angolo di questo mondo travagliato e inquieto. Nei miei verdi anni ho urlato spesso “mai più” quando le bombe cadevano a distruggere sogni e vite innocenti, ma non ho mai cessato di sperare in una presa di coscienza che dia largo spazio agli eroi che combattono senz’ armi.
E finché avrò vita continuerò a sperare che l’umanità faccia suo un solo imprescindibile comandamento che imponga a gran voce di “ NON NUOCERE “ ! renata mucci Brescia
-------------------------------------------------

giovedì 24 gennaio 2019

Ascolta, sifa sera !

24 gennaio 2015 - replay

Calo la tapparella come faccio ogni sera, ma con l’impressione di averlo fatto dieci minuti fa e NON ieri. Come volano i giorni, e i mesi, e gli anni.
Un pensiero che dovrebbe portare sgomento porta invece nella mia mente un refolo di gioia perché io- che ho tanti anni sulle spalle – mi sento un’abusiva, un’infiltrata che gode di qualcosa che con è riservato a tutti.
E sono, di ciò, felicemente consapevole e finché dura ne pagherò il prezzo e per ogni dolore soffocherò il lamento. E, come recita una vecchia canzone canticchio con la voce del cuore : “Grazie alla vita..." e sorrido compiaciuta, come la bimba che ha rubato la nutella e che (se sarà scoperta) sarà perdonata !

lunedì 21 gennaio 2019

La filastrocca.

---------
         replay
Accarezzo con sguardo affettuoso
tutto ciò che ha cullato il riposo
E mentre il sole illumina il giorno
io sorrido, guardandomi intorno.
Ritrovando le cose a me care
io mi sento così rincuorare
e con salda, nuova energia
mi incammino per la nuova via
Ti saluto così', nuovo giorno
e dolcemente mi tolgo di torno
però, prima saluto gli amici
con l'augurio che siano felici.

sabato 19 gennaio 2019

---------------------------
Gracias a la vida, que me ha dado tanto.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il riso e mi ha dato il pianto,
così distinguo gioia e dolore
i due materiali che formano il mio canto
e il canto degli altri che è lo stesso canto
e il canto di tutti che è il mio proprio canto.

Grazie alla vita che mi ha dato tanto.
---------------------------------------------

venerdì 18 gennaio 2019

-------------------------------------

Aiuta molto considerare un nuovo giorno come un regalo, un miracolo che si rinnova, qualcosa a cui partecipare ! E farlo con animo grato ci carica di gioiosa partecipazione e di quel legittimo orgoglio che ci consentirà ogni domani di dire "IO C'ERO !" E credetemi, non é così ovvio come può sembrare. 
Vamos amigos !
-------------------------------------------------

lunedì 14 gennaio 2019

-----------------------------------
Una nuova settimana si presenta, eccola qui !
Noi possiamo andarle incontro col sorriso o con il broncio
 e da come ci poniamo sarà quel che raccogliamo.

venerdì 11 gennaio 2019

-------------------------------------------
La sincerità arriva, talvolta ad essere crudele e spesso è inopportuna, brutale e non richiesta, ma trovo anche che c’è un abisso tra sincerità e lealtà. Ed opto per la seconda che si basa più sul comportamento che sulle parole. Confesso che mi reputo una occasionale bugiarda (se è necessario) pur considerandomi abitualmente LEALE. 
E vi assicuro che non c' é contraddizione.
-------------------------------------------------

mercoledì 9 gennaio 2019

Giornale di Brescia - 9 gennaio 2019

-----------------------------------
E’ recentemente balzata alla ribalta la situazione debitoria del bel Paese nella quale siamo eternamente ingolfati e, nelle alte sfere, si sta pensando, giustamente, come risparmiare. Non sono un’economista ma, con l’ausilio del solo realistico buon senso mi chiedo perché non si è fatto cenno all’ erogazione indiscriminata di alcuni sussidi che dovrebbero essere legati al reddito, oltre che alla patologia. 

Mi riferisco, tanto per cominciare, all’ assegno di accompagnamento veramente prezioso in alcuni casi e in proposito, mi riesce difficile capire perché questo diritto non viene subordinato al reddito. In breve, se un cittadino è ampiamente in grado di reggere i costi che la patologia richiede, perché deve essere sovvenzionato ? La vogliamo ammettere la diversità tra un pensionato o un lavoratore a reddito fisso e un contribuente che fruisce di un reddito privilegiato ?  

Vogliamo  riconoscere una vistosa differenza tra Berlusconi (tanto per fare un none) e la sua colf ?  Sovvenzionare soltanto in base alla patologia andrebbe bene in un Paese che gode di autonomia economica, ma in un Paese fortemente indebitato la norma è scandalosa. E lo stesso criterio vale per la pensione di reversibilità, quando il superstite può comodamente reggersi con un alto reddito personale ed autonomo, porre limiti di reddito per beneficiare di alcune sovvenzioni mi sembrerebbe ragionevole ed anche auspicabile. 

Mi sembra immorale che i grandi capitalisti godano delle stesse  agevolazioni che sono vitali per i numerosi travet. E’ giusto e sacrosanto prendere in considerazione la situazione patrimoniale fissando magari un limite di reddito oltre il quale alcune sovvenzioni sono del tutto ininfluenti per i fruitori. Prendere in considerazione. la possibilità di risparmiare notevolmente- è doveroso, oltre che conveniente finché saremo nella situazione cronicamente debitoria che ci assilla e ci condiziona. 

Renata Mucci – Brescia  
----------------------------------

martedì 8 gennaio 2019

DIARIO

----------------------------------
Ieri, pomeriggio pesante con nausea e tutti i disturbi dovuti alla depressione però il digiuno e una bella dormita mi hanno rimesso in forma accettabile. Il mio contributo comincia dall'abbigliamento. Gonna grigia, golfino rosso e tanta voglia di sentirvi al mio fianco.
☺️☺️
-------------------------------------------------------------------

lunedì 7 gennaio 2019

-----------------------------
Il fascino e il carisma se ne fregano dell’aspetto fisico.
---------------------------------

sabato 5 gennaio 2019

------------------------------------------
Quando sento che le parole si affacciano e si spintonano per apparire......io taccio.
E affido all'eloquente silenzio il compito dolcissimo, di trasmettere amore.

venerdì 4 gennaio 2019

---------------------------------------
Il primo venerdì di questo nuovo anno apre la strada al primo week end del 2019. Diamo il nostro contributo affinché sia un fine settimana con tanta pace nel cuore.
------------------------------------------

mercoledì 2 gennaio 2019

Un urlo dal cuore.

-----------------------------------------

Nel porgere il mio saluto al neonato 2019 colgo l’occasione per togliermi un peso dal cuore. Con una doverosa premessa gli confido che io sto con Gino Strada ! Sto da sempre, con il cuore e con la mente con quest’ uomo che dedica la sua vita e la sua attività di medico e chirurgo, per salvare uomini dilaniati dalle guerre. Sappiamo tutti e da sempre che Gino Strada ha ragione di considerare pura follia qualsiasi guerra e pure continuiamo a combatterne di sempre più crudeli. 

E io chiedo perché – se è possibile adottare l’obiezione di coscienza per difendere alcuni diritti inalienabili, non lo è ,altrettanto, per evitare stragi che colpiscono, quasi esclusivamente, gente sconosciuta, inerme e incolpevole. Io che ho vissuto dai tredici ai diciotto anni la realtà dell’ultima infame guerra, auspico da allora l’ammutinamento dell’uomo qualunque. 

L’Homo dovrebbe avere il diritto di dire “NO” quando gli viene ordinato di massacrare gente indifesa con una  crudeltà lontana da qualsia logica. E gli dovrebbe essere riconosciuto il diritto di difendere la sua stessa vita. Quella vita che genitori amorevoli hanno spesso contribuito a formare. Quando c’è una dichiarazione di guerra, quello che – generalmente -è stato un percorso d’amore, si conclude con il richiamo perentorio del Governo a interrompere sogni e progetti per imbracciare strumenti di morte. E tutto ciò, senza che le vittime predestinate possano esprimere un parere. 

Tutto questo urla a difesa degli innocenti e l’ammutinamento dell’uomo qualunque dovrebbe trovare consenso e attuazione in ogni angolo di questo mondo travagliato nel quale ci siamo affacciati pieni di speranza.

renata mucci - Brescia