domenica 27 settembre 2009

Quali modelli per i ragazzi ?

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Pensando ai giovani, rifletto su di noi adulti che ce li troviamo intorno e a loro che dovranno essere preparati a camminare senza di noi. Leggendo le squallide (quando non sono terrificanti) notizie che li riguardano, sento il gelo che paralizza i miei pensieri. E mi chiedo: “chi vogliono imitare?”, “Quali sono i loro idoli, i loro modelli?”, “Quali le eroine che le ragazze vogliono emulare?”.

La risposta, non conforta. In tempi non lontani la protagonista di Piccole donne faceva sognare le fanciulle e Zorro era l’immagine che movimentava la fantasia dei ragazzi assieme agli eroi del Far West. Adesso? Per i ragazzi pare che chi fa soldi (non importa come) sia l’eroe del giorno e per le fanciulle ogni velina è un mito, un modello.

Cinematografia e prodotti televisivi non aiutano certo! Ma se è vero che l’emulazione rientra nelle potenzialità giovanili, varrebbe la pena di esaltare al massimo tutto ciò che è positivo, indicare i valori e fornire esempi. E’ troppo importante motivare i comportamenti dei giovani.
Su questo credo siamo tutti d’accordo.
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venerdì 25 settembre 2009

La politica del buon senso.

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Io non ho mai avuto una linea politica univoca.
Ho semplicemente cercato di fare quello che,
in un dato momento, giudicavo la cosa più sensata.

Abraham Lincoln
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Sottoscrivo e condivido. r.m.

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mercoledì 23 settembre 2009

Che tristezza ! la T.V. è peggio del Bar.

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Il Giornale – dibattiti – 7 sett.2009
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Pare che l’abitudine «di dare addosso», di entrare nel gregge, di partecipare prima ancora di approfondire e di scegliere, sia preponderante nella nostra società. Uno o due dissentono e altri si uniscono al coro,prima ancora di considerare il rovescio che appartiene a ogni medaglia.

Perché il tono pacato non paga? In televisione poi, il prevaricare, il parlarsi sopra, il blaterare contemporaneamente è diventato comportamento normale. Ci siamo dimenticati che
«se urli ti farai sentire,ma se parli ti farai ascoltare »?
Cos’è? Maleducazione, insicurezza, mancanza di padronanza?

O addirittura l’astioso intento di non lasciare all’altro, la possibilità di spiegare? Quale che sia la risposta, resta allo spettatore il senso profondo dell’impotente amarezza

Al pensiero che tutto questo nelle giovani menti può fungere da subdolo insegnamento mi vien voglia di ricordare ai protagonisti che il loro comportamento sarebbe riprovevole anche se adottato nel bar sottocasa.
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martedì 22 settembre 2009

Amor...croce e delizia !

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Gli amori sono come i funghi.
Si scopre se sono cattivi quando è troppo tardi.
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domenica 20 settembre 2009

Veleni nell'aria.

Libero -lettere - 20 settemre 2009
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Sono le 8. Sto per aprire la finestra ma fermo il gesto. Il traffico è ormai intenso ed è sconsigliabile sostituire con aria inquinante, quella che c’è in casa.

Che avvilimento però! La tv annuncia giuliva che il maltempo ha ripulito l’aria dalle nocive polveri fini che guastano i nostri polmoni e noi ripieghiamo su di un mesto “meno male".
Non è insensato tutto questo? Perché continuiamo a farci del male? Non c’è più nessuno che ricorda il tempo in cui l’acqua del mare era considerata il miglior disinfettante? Nessuno ricorda di aver fatto scodella con le mani per bere l’acqua di qualche sorgente?
Nessuno ha nella mente la visione di quella pesche profumate che si staccavano dal nocciolo lasciandolo pulitissimo? Pesche profumate disuguali, piccole o grandi che appagavano i gioiosi sensi. Oggi sono tutte uguali, bellissime, dure come il marmo e il giorno dopo presentano infettanti macchie color marrone.

Ma cosa stiamo combinando? Anticrittogramici, interventi intensi e perfino l'aria è passata in secondo piano rispetto alla lucrosità e ai vari interessi economici.
Respirare, signori! Chiediamo di poter respirare e, per farlo decentemente, dobbiamo tornare ad invocare la pioggia, con una danza propiziatoria?
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venerdì 18 settembre 2009

la morte di Sanaa

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pubblicato da cesare@lamescolanza.com
pubblicato da La Stampa - il 19 sett. 2009
Corriere Forum -Prof.Scaparro 20/9/2009
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Un'altra Hina è stata immolata sull'altare dell'ottusità ! Sanaa aveva 19 anni ! Bella, giovane intelligente, nonostante l'oscurantismo delle sue origini, amava la vita.

SGOZZATA da suo padre che, pare, volesse punire il desiderio di emancipazione e di integrazione della giovane.

Ma a questi immigrati, c'è qualcuno che spiega chiaramente il contenuto delle regole che vigono in Italia? Io credo fermamente che qualcuno debba farlo!

Da noi c'era ancora "il delitto d'onore" in anni non lontani, ed è sparito quando la connivenza è diventata colpevole e il disprezzo è prevalso.

Bisogna fare scuola a queste persone che credono di onorare la famiglia sgozzando le figlie "indegne". Bisogna punire molto severamente ed esemplarmente e col massimo clamore chi non si integra nel rispetto della legislazione vigente nel nostro territorio.

Ma preliminarmente tutti gli immigrati devono essere messi in condizione di conoscere BENE la legislazione del Paese che li ospita e devono dichiararne l'accettazione incondizionata PRIMA di ottenere la cittadinanza."
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Mark Twain.

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Se prendi un cane che muore di fame e lo ingrassi, non ti morderà. E' questa la differenza principale tra un cane e un uomo.
Mark Twain
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La visione è evidentemente pessimistica, ma è anche vero che per buona parte dell'umanità ....
"la gratitudine e il sentimento della vigilia".
muccina
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mercoledì 16 settembre 2009

Parlando di calcio.

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IL GIORNALE - lettere - 14 settembre 2009
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Ottimo !
per la Cassazione ogni volgarità è lecita.
Finalmente anche la Corte di Cassazione ha affermato che quando si parla di pallone è lecito usare istinti, gesti e volgarità liberatorie. Lo consente usando altri termini, ovviamente.
Ne sentivamo tutti la mancanza. Insomma, non bastavano gli spettacoli televisivi, la letteratura moderna e l’intercalare delle giovanette bene che si sentono emancipate citando parti anatomiche maschili.
Adesso abbiamo il placet di un organo importante. Quindi spazio a «mamma sei una stupida» che fa molto rapporto amichevole, oppure «prof, adesso non rompermi i co...ni».
Adesso potete dire volgarità e fare gestacci soprattutto se parlate di sport. Lo afferma la Cassazione.
Che meraviglia!
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lunedì 14 settembre 2009

Settembre.

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Carezzevole brezza, chiare serate, buio stellato.
Giorni brevi e languore di lunghe notti, voglia di casa,
profumo di cucina , vino rosso nei calici, voglia di tenerezza.
Finestre che si chiudono sigillando il privato.
Foglie che volteggiano, presaghe d'autunno.
Pampini in festa e turgidi grappoli.

Settembre traghetta il sole d'agosto
verso gli adescanti colori giallo/ruggine dell'ottobre.

muccina
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domenica 13 settembre 2009

Primo giorno di scuola.

Giornale di Brescia 07 settembre 2009
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Ogni anno, in giorno qualsiasi tra i primi quindici del mese settembre, si inserisce il primo giorno di scuola. Un evento che mi coinvolge con immutabile emozionante partecipazione.
A Brescia, nelle adiacenze di un parco, in un viale fiancheggiato da vigorosi pini marittimi hanno sede l’asilo, la scuola elementare e la scuola media inferiore. Forse, un magico, prestigioso pennello riuscirebbe a fissare il contesto sfaccettato, intrigante e indescrivibile che prende forma davanti al mio sguardo avido. Ma il quadro dovrebbe essere corredato dal sonoro perché rumori e immagine sono inscindibili.
I più piccini, incuriositi o riluttanti con la manina fiduciosamente affidata a quella di un adulto, scrutano i coetanei con espressione attenta. I bambini che hanno già frequentato l’asilo del luogo, manifestano un gioioso affiatamento riconoscendo l’amico, scuro di pelle accompagnato dalla mamma avvolta nei veli colorati che la distinguono. Alcuni evidentemente asiatici, altri neri di pelle, con i nostri si avviano assieme alla conoscenza e all’istruzione con l’ingenuità che correda l’infantile fiduciosa attesa.
I più composti, quasi timorosi, sono gli iscritti alla prima elementare mentre quelli degli anni successivi ostentano indifferenza. Verso il fondo del viale gli studenti delle medie, chiassosi e molto vivaci giocano e si raccontano. Non hanno timori, conoscono già il mondo...loro!
Rumori e voci scomposte connotano vivacemente l’evento, ma – ad un tratto - improvviso....il viale ripiomba nel silenzio.
La campanella ha richiamato questa frotta di bimbi e ragazzini all’interno degli edifici scolastici risucchiando l’assordante cinguettio. La strada torna deserta e le mamme si allontanano. Alcune parlottano tra loro e altre di corsa si dirigono verso le autovetture con il cellulare già attivo.
Io ritrovo la percezione della mia ormai solitaria presenza e rivolgo emozioni e pensieri verso la realtà. Perché e in nome di cosa, roviniamo noi adulti la spontaneità dei giovani. Loro non percepisco diversità alcuna tra le diverse provenienze territoriali. Se provano un vago senso di cautela è soltanto perché se lo portano da casa, perché partono prevenuti.
Mi risuonano nell’anima le parole del grande M. Luther King che recitano “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato l’arte di vivere come fratelli.” Ma io che interrompo con gioia la mia abituale passeggiata mattutina e guardo ogni anno gli uomini di domani, sorrido e continuo caparbiamente a sperare.
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sabato 12 settembre 2009

Pelo e contropelo.

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Trascrivo il mio pensiero inoltrato al giornalista M.Gramellini che dà il "Buongiorno" con un articolo "da non perdere"
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Anche stavolta lei gestisce con rara maestria le sue ottime potenzialità di acuto osservatore e di sintetico proponente. Ho molto apprezzato il suo articolo "Pelo e contropelo" già dal titolo. La mia speranza ? Che gli elettori si ribellino all'idea di essere considerati come lei ha lapidariamente indicato : "" non persone da responsabilizzare, ma clienti da intontire. Dicendo loro che la colpa di quanto li angustia è sempre altrove. "" Gramellini docet. Grazie da renata mucci
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Pelo e contropelo

Obama mi piace quando va in Africa e dice agli africani: io sto con voi, però smettetela di lamentarvi, perché la corruzione che vi rende poveri è roba vostra, non arriva da fuori.
Mi piace quando parla agli studenti e non li adula con promesse da omino di burro, ma spiega loro che per avere successo nella vita dovranno applicarsi e studiare. Sembrano banalità, ma evidentemente solo l’uomo-simbolo del perbenismo contemporaneo può permettersi di dirle senza passare per reazionario. Qualsiasi altro politico, e in Italia ne abbiamo una collezione, non ha il coraggio di fare il contropelo al suo uditorio. Glielo liscia, quel pelo, finché non diventa abbastanza lucido da garantirgli una crescita nei sondaggi. Mai sentito un onorevole affermare davanti a una platea siciliana che la mafia è siciliana. Macché: la mafia sta a Roma, a New York, a Bogotà, ovunque, ma non lì: è un prodotto di importazione. Qualcuno lo ha addirittura teorizzato: bisogna essere concavi con chi è convesso e convessi con chi è concavo. E i nostri tribuni sono proprio così: operaisti con gli operai e padronali con i padroni, vegetariani fra le pannocchie e carnivori fra i leoni. La loro psicologia non si ispira al manuale del leader, ma a quello del venditore.
Gli elettori non sono persone da responsabilizzare, ma clienti da intontire. Dicendo loro che la colpa di quanto li angustia è sempre altrove.
D’altronde i clienti questo reclamano: un capro espiatorio contro cui sfogare la propria impotenza, pronti poi a chinare il capo dinanzi a chi glielo ha offerto, considerandolo il minore dei mali.
Massimo Gramellini
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Previsioni.

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Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale,
ma la quarta sicuramente con le pietre.


Albert Einstein
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giovedì 10 settembre 2009

Di Daniele Verzetti - Rokpoeta

Oggi ci si occupa della violenza contro le donne.
Lo faccio anch'io prendendo a prestito le parole
di Daniele Verzetti- Rokpoeta. Un amico che stimo.
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Uomini…?

"Il suo nome per favore"
"Cinzia"
"Racconti come si sono svolti i fatti per favore"

"Rientravo dal lavoro. Sono infermiera .
Avevo il turno di notte.
Ero attenta .Mi guardavo intorno.
Glielo giuro appuntato, davvero.
Ma da un cespuglio. Ad un tratto.
Mi sono sentita afferrare.Mi hanno trascinata dietro.
Erano in treMi hanno tenuta ferma.
Uno mi urlava “zitta puttana!”
L’altro ha iniziato a picchiarmi.
Il terzo mi ha sfilato i pantaloniE poi…
"Poi solo paura e terrore
Sofferenza, umiliazione e dolore.
Un incubo infinito lungo un’eternità.

Altra storia.
Lei è una bimba ha 12 anni. Lui di anni ne ha il quadruplo.
Ma non poteva trattenersi“poverino”Non poteva fermarsi
Doveva toccarla. Abusare di lei. Perché lui è malato “poverino”
Dignità e rispetto stanno morendo. E le donne oggi più che mai.
Sono oggetto di violenze e abusi.
Una rivalsa vigliacca di chi non sa essere Uomo.

E poi c’è Lucia.
Ogni sera picchiata dal maritoE costretta ad avere rapporti.
Perché frustrato. Perché bevuto. O per entrambe le ragioni.

E poi….Poi arriva lo Stato Che le stupra una seconda volta
Processo alle vittime. Pene ridicole ai colpevoli.
Patteggiamento. Poca prevenzione.
Queste le brillanti ricette per disincentivare lo stupro.
E allora un Appello. A noi uomini.
A quelli che davvero possono considerarsi tali.
Che parta da noi l’intenzione di fermare tutto questo.
Basta con ammicamenti volgari.
Con atteggiamenti da bullo sfigato.
Isoliamo chi nelle donne vede un oggetto.
Chi nelle donne vede solo una possibilità di rivalsa personale
Contro le sue frustrazioniEd i suoi fallimenti.
Mettiamoci in azione!

DIMOSTRIAMO DAVVERO DI ESSERE UOMINI.DIMOSTRIAMOLO ADESSO.


DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA

mercoledì 9 settembre 2009

Buon giorno !

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Un sorriso, una carezza ed un po' di fresca brezza.
E poi, oggi, come ieri, vi terrò nei miei pensieri !
muccina
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lunedì 7 settembre 2009

Dove sono finiti i cortili ?

LIBERO - lettere - 19 agosto 2009
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Erano i tempi in cui, alle 16, al rientro dalla scuola i bimbi posavano la cartella, afferravano il panino con la marmellata e correvano in cortile e fino all'ora di cena si scatenavano.
Ma, invece, i cortili sono spariti in silenzio, furtivamente, per sempre.Questo è il mio unico,inutile rimpianto. Adesso assistiamo alle corse in palestra, alla scuola di danza, in piscina e la tristezza aumenta.
Bambini ben vestiti, se non si sporcano è meglio, festine e festini costosi e poca gioia. Perché scrivo tutto ciò? Perché amo i bambini, assisto ai tour de force delle loro mamme e guardo all' attuale maggior disponibilità economica...che ci ha impoveriti.
Ho passato la vita guardando avanti e non covo sterili rimpianti. Per me s'intende, ma per i bambini i rimpianti si risvegliano continuamente.
Mi consola il fatto che i bimbi di oggi nulla sanno dei bimbi di ieri, che senza zainetti firmati,con i quaderni tenuti assieme da una cinghia, dovevano aspettare Natale per avere un giocattolo,ma ne andavano fieri per un anno intero.

Parole inutili ? Lo so, !
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sabato 5 settembre 2009

Il disincanto.

Libero - lettere - 3 settembre 2009
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Il privilegio che nella tarda età aiuta veramente,
è....il disincanto. Io e le mie emozioni abbiamo imparato
a guardarci in faccia da pari a pari.

Non ci inganniamo più... da molto tempo.
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giovedì 3 settembre 2009

La tecnologia, ci rende schiavi ?

Libero. lettere. 28 agosto 2009.
Bresciaoggi 23 settembre 2009
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Schiavizzati dalla tecnologia? Mi sembra eccessivo, ma c’è anche verità nell’interrogativo perché, come spesso accade, anziché l’uso interviene l’abuso. Ma l’obiettività è d’obbligo e mi piace osservare che “ai miei tempi, com’era bello” è – ad esempio – concetto abusato.

Bei tempi, sì, per certi versi, ma alle signore di allora la lavatrice avrebbe fatto comodo, come il frigorifero e tutto ciò che ha alleggerito in agricoltura e in altri settori il quotidiano lavoro.

Insomma intendo dire che ogni medaglia ha il suo rovescio e per fare un esempio, parlo di me che risolvo, con il tramite del computer, numerosi problemi. Senza contare il fatto che da quando l’anagrafe mi ha privato dell’efficienza fisica, mi affaccio alle varie finestre che la tecnologia apre sul mondo e non mi sento mai sola.

E’ questione di equilibrio e certamente abbiamo perso molto e molto abbiamo conquistato. Quello a cui dobbiamo mirare oggi e in futuro è il miglioramento dell’uomo e sono convinta che sarà appunto la tecnologia a favorire la maggior conoscenza tra i popoli e a dare una mano al miglioramento.

Nutro sempre la speranza e voglio crederlo.
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martedì 1 settembre 2009

Il mio segreto ?

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E' tutto qui :

Godere con la dovuta consapevolezza i privilegi
e con la necessaria forza le negatività del vivere.
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