venerdì 18 settembre 2009

la morte di Sanaa

-------------------------------------------------
pubblicato da cesare@lamescolanza.com
pubblicato da La Stampa - il 19 sett. 2009
Corriere Forum -Prof.Scaparro 20/9/2009
-----------------------------------------------------
Un'altra Hina è stata immolata sull'altare dell'ottusità ! Sanaa aveva 19 anni ! Bella, giovane intelligente, nonostante l'oscurantismo delle sue origini, amava la vita.

SGOZZATA da suo padre che, pare, volesse punire il desiderio di emancipazione e di integrazione della giovane.

Ma a questi immigrati, c'è qualcuno che spiega chiaramente il contenuto delle regole che vigono in Italia? Io credo fermamente che qualcuno debba farlo!

Da noi c'era ancora "il delitto d'onore" in anni non lontani, ed è sparito quando la connivenza è diventata colpevole e il disprezzo è prevalso.

Bisogna fare scuola a queste persone che credono di onorare la famiglia sgozzando le figlie "indegne". Bisogna punire molto severamente ed esemplarmente e col massimo clamore chi non si integra nel rispetto della legislazione vigente nel nostro territorio.

Ma preliminarmente tutti gli immigrati devono essere messi in condizione di conoscere BENE la legislazione del Paese che li ospita e devono dichiararne l'accettazione incondizionata PRIMA di ottenere la cittadinanza."
------------------------------------------------------------

6 commenti:

pia ha detto...

Purtroppo le civiltà più evolute hanno dietro di sè dei solchi incolmabili con le mentalità più arretrate, che, secondo me, non riescono minimamente a farsi una ragione del nostro modus vivendi, anche perchè è zeppo di contraddizioni e negatività.
Una fine inconcepibile. Un mondo pieno di squilibri, le cui responsabilità stanno da entrambi le parti.
Una preghiera per quella creatura.

Renata ha detto...

PIA -
Dici bene. Risolvere a breve è impensabile,ma la globalizzazione e la conoscenza saranno d'aiuto all'evolusione dei costumi.

Ci vorrà tempo, ma se un nero è arrivato alla Casa Bianca.....,.

Una preghiera per Sanaa.

Lucignolo ha detto...

Mi sembra ingenuo pensare che "spiegare le regole" si abbia un Uomo !

Non abbiamo forse altrettanti tristi esempi di prevaricazione dell'individuo fino al massimo sacrificio, specie per le donne, senza che la nostra "società civile" sappia erudire i mostri generati dalla stessa.

C'entra poco la religione, il costume sociale, la razza, il paese d'origine...

di uomini piccoli che esercitano il loro potere da frustrati su chi dovrebbero avere di più caro è pieno il mondo a qualsiasi latitudine e sotto qualunque credo.

E' un problema di uomini, maschi intendo, incapaci di accettare se stessi e i propri limiti, incapaci di esercitare il potere sul proprio modo di essere, sfogano le loro frustrazioni su chi hanno attorno, in nome di regole e di un pubblico inesistenti, se non nelle loro menti marcie.

Non saremo meglio noi, non Italiani o scandinavi, solo omuncoli.

E' disgustoso trovare il solito corollario che sposta il problema su etnia e religione, perchè è lo schema classico di chi così facendo non si preoccupa affatto di "non far crescere più omuncoli".


Buongi Buongi

Renata ha detto...

Caro Luca, non si tratta di spostare i problemi su etnia o religione,ma di tener conto delle realtà diverse dalle quali gli immigrati provengono. Perchè le loro radici attenuano la negetività dei comportamenti.
Che gli omuncoli siano presenti in ogni latitudine è evidente (delitto del Circeo e i cari vicini olindo e rosa sono soltanto esempi).
Sarà più semplice emancipare gli uomini che cambiare la struttura degli omuncoli.
Grazie caro Luca. e buongi buongi.

Iris Le Piane ha detto...

Quando l'uomo è marcio dentro....non v'è legislazione che possa fare alcunchè.
Quando il seme dell'insania si annida tra le pieghe della personalità, che questa appartenga a immigrato/operaio o a rispettabile uomo d'affari in gessato...non v'è educazione che possa impedire l'epilogo letale.
Quando è così...è gia troppo tardi.
Forse, e ribadisco il FORSE, una speranza c'è, nel mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Cerchiamo di rappresentare il miglior esempio per i nostri figli...(non i nostri in senso stretto, ma i figli del mondo tutto) loro non smettono mai di guardarci e di assorbirci, come spugne fameliche. Il nostro agire, anche nel più insignificante dettaglio, puo' essere un insegnamento. Non scordiamolo mai. Allora un po' per contagio positivo, un po' per evoluzione culturale del microcosmo e non delle masse, piano piano potremo curare questa società in stadio terminale.
Il macrocosmo muta solo quando muta il microcosmo, in quantità esponenziale.
Dobbiamo essere esemplari.

Renata ha detto...

IRIS - resto convinta che l’ambiente e le circostanze incidono in modo determinante sull’individuo, e ribadisco che la nazione ospitante ha il dovere di informare chi proviene da culture diverse e lontane ideologicamente, sulle normative alle quali l’immigrato che aspira alla cittadinanza, dovrà adeguarsi. Questo nella speranza che, almeno per i migliori tra loro,la conoscenza apra orizzonti nuovi e diversi. Sui giovani immigrati la volontà di cambiamento sta radicando proprio perché l’apprendimento consente loro una visione diversa. Questo è il senso profondo del mio dire. MA è certo che se nel DNA di un singolo individuo c’é criminalità d’intenti, niente potrà eliminare la componente delittuosa. Benvenuta in questo spazio cara Iris.