mercoledì 31 marzo 2010

Voglia di pace, per tutti..

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Se crediamo che la guerra risolva i problemi del mondo, non abbiamo capito che é la guerra è il più grande problema del mondo!

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lunedì 29 marzo 2010

Votanti in calo.

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E’ ormai certo che l’astensione dal voto è in aumento. Mi incuriosisce sapere se i politici si stupiscono !

Davvero non hanno capito che l’elettorato è stanco e nauseato dai loro giochi di potere, dai loro esosi compensi, dalla loro astiosità, dal loro roboante, vuoto bla, bla, bla.

Il presenzialismo impera e gravita nell’àmbito dell’inconsistenza. Reso il merito a quei politici che hanno ancora ideali da perseguire, il panorama offre la solita prevaricazione verbale nella quale è impossibile districarsi.

Ma ormai l’elettorato ha preso atto dei troppi problemi arginati con di ”pezze” fragili e provvedimenti tampone che “tengono” solo temporaneamente.

Tutto l’apparato politico strapagato, attaccato alla cadrega, spesso assente nelle sedi decisionali, si pone con indifferenza o vera e propria impotenza di fronte ai problemi.

E gli elettori sono disorientati, molto sfiduciati e chiedono, con l’astensione al voto (giusta o sbagliata che sia) meno chiacchiere, meno odio di parte e più attenzione alle richieste di un’ Italia in evidente sofferenza. -

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sabato 27 marzo 2010

L'ora legale.

L'Editoriale dei lettori - La Stampa 29 marzo 2010
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E’ arrivata l’ora legale e - anche se sostanzialmente non cambia niente - si insinua nell’anima un cauto sorriso. E non solo in me che, per questione anagrafiche, centellino la vita, ma per tutti quelli che vivono gioiosamente questo evento.

Il giorno, col suo chiarore che si spegne più lento, si insinua nel tramonto e diventa magia. Sono contenta e mi auguro che a qualcuno venga voglia di rallentare il passo, di lasciare la macchina, di camminare a piedi, gironzolando in pieno relax. E di sorridere. E così bello sorridere!

A proposito vi racconto di ieri mattina. Tornavo lentamente verso casa, stranamente affaticata e distrattamente sfioro con lo sguardo uno sconosciuto alto, elegante che, col suo cane al guinzaglio procede baldanzosamente sereno venendo verso di me, sullo stesso marciapiede. A due passi di distanza la sua voce forte mi apostrofa :

“Buon giorno, bella signora!”

“Fa volontariato ?” gli rispondo ridendo mentre anche lui ridendo, si allontana.

Il sorriso è rimasto a lungo ad aleggiare sulle mie labbra e inconsciamente ho sollevato le spalle, ho modificato la postura ed ho sentito scivolare via la stanchezza.

La bellezza, se mai c’è stata, è appassita, ma lui, quello sconosciuto è stato gentile ed ha illuminato il mio giorno. Così, come farà quest’ora legale che protrae nella sera, il chiarore del giorno.

28 marzo 2010

venerdì 26 marzo 2010

Vergogna italiana.

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Il Giornale- posta prioritaria del 17 aprile 2010
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E’ utopistico sfogliare un qualsiasi quotidiano per cercare distensione e, a conferna, leggo la seguente notizia. nemmeno tanto eclatante.

un ex dirigente regionale siciliano per i rifiuti e le acque

riceve una pensione di 41.600 euro lordi al mese.

1369 euro al giorno.”

Il privilegiato fruitore si chiama Felice Crosta, ma inutile tentare di opporsi a simili discriminazioni perché, cara la mia gente, è tutto regolare ! Tutto sancito dalla legge.

Quindi l’elettorato, generalmente all’oscuro di simili vergogna, non può rivolgersi alla Giustizia per invocare equità. Perché la Giustizia applica le leggi e c’è dunque una legge che dispone l’uso del denaro pubblico, anche nel modo segnalato che non è né unico né sporadico.

E’ soltanto scandaloso !

E non finisce qui ! Leggo di pensioni altamente gratificanti concesse ai parlamentari dopo soltanto cinque anni di mandato. E potrei leggere molto altro in merito, ma preferisco chiudere qui.

In situazioni di questo genere, mi atterrò ad un concetto, non mio,

...Mi tengo stretto il cielo stellato sopra di me ,la legge morale dentro di me " !

mercoledì 24 marzo 2010

Un traguardo.

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La d.ssa Gianna Schelotto è la nota e valente psicologa che risponde a domande sul più intimo degli affetti personali. Lo fa dalle pagine del Corriereforum nella rubrica “Questioni d’amore”.

Leggo oggi, tra le righe della lettera che Maria P. le ha inoltrato una frase molto significativa :

"Leggendola, ho preso consapevolezza dell'importanza di stimare se stessi, senza dipendere dal giudizio altrui, fosse anche quello di un uomo magnifico"

La trascrivo perchè dà rilievo al lavoro competente e partecipe della Signora Gianna che vuole indicarci la strada verso l'autonomia.

Il dono più grande. L’obiettivo più ambito!

lunedì 22 marzo 2010

Vi regalo un sorriso.

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Un uomo mise un annuncio sul giornale: “Cerco moglie”

Il giorno seguente ricevette un centinaio di lettere.

Tutte dicevano la stessa cosa: ” Ti cedo la mia.”

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sabato 20 marzo 2010

Democrazia all'ateniese.

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Trascrivo per voi l’editoriale dei lettori apparso il 19 marzo c.a. su La Stampa a firma di Bernardo De Muro.

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La bell’Italia non brilla di esempi positivi. Governo, istituzioni, società, politica: una categoria sta uccidendo l’altra. Negli animi s’annida una ruggine che spegne il futuro. C’è una realtà perversa che rivela ombre inquietanti e sale lo sgomento. Per fortuna,

Ci sono voci dell’antichità che rimangono scolpite nella memoria. Tucidide riprende il celebre discorso di Pericle sulla democrazia, drammaticamente attuale.

Questo il succo del Discorso di Pericle:

«Qui, ad Atene, noi la pensiamo e facciamo così!

Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui, ad Atene, noi la pensiamo così!

Le leggi qui assicurano una giustizia uguale per tutti nelle dispute private, ma non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo stato; non come atto di privilegio, bensì come una ricompensa al merito.

Qui, ad Atene, noi la pensiamo così!

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana [...]. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui, ad Atene, noi la pensiamo così!

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui, ad Atene, noi la pensiamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile [...]. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla vita della democrazia. Noi non crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia il frutto del valore.

Qui, ad Atene, noi la pensiamo e facciamo così».

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giovedì 18 marzo 2010

Tutta colpa dei genitori ?

La Stampa - 16 marzo 2010

Libero.........- 19 marzo 2010

Giornale di Brescia 28 marzo 2010

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La recente sentenza che condanna al pagamento di una cifra veramente importante, i genitori dei quattro ragazzini che hanno stuprato una bimba dodicenne, ripropone il tema della responsabilità genitoriale. E in merito, sento riaffiorare vecchie esperienze Ai “miei tempi” gli adolescenti erano identici a quelli di oggi, ma i genitori di allora non avevano quasi nulla che remasse contro.

La televisione non c’era, il computer non era previsto, le sale gioco non esistevano nemmeno nell’immaginario quindi, le discoteche erano di là da venire e di notte “tutti a nanna”. Quindi,tutto si svolgeva in ambiti ristretti, controllabili e omogenei. Ecco, soprattutto omogenei.

Ragazzi in giro di notte non se ne vedevano; le paghette non esistevano e c’erano Istituti Professionali di avviamento al Lavoro che davano dignità a chi non si sentiva portato allo studio inteso come cultura.

Oggi, tutto intorno ai nostri ragazzi, sembra complottare per un radicale sovvertimento dei valori. quindi sono in molti a essere chiamati a rispondere di un grave, continuo “concorso di colpa”.

Eppure, per me che cerco caparbiamente il rosa, è facile intravedere, nei giovani stessi, un grande bisogno di armonia e di coerenza. Il desiderio d’amore è presente e inattaccabile e l’ altruismo nei vari settori del bisogno si manifesta frequentemente. La bontà, non fa rumore, ma quando la percepisci diventa più facile sperare.

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martedì 16 marzo 2010

Pensiero del giorno.

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Cosé la vita?
Un avventuroso, affascinante percorso di apprendimento.
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domenica 14 marzo 2010

Anche questa, è passata !

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E’ già capitato. Improvvisamente, la pressione del sangue raggiunge livelli compromettenti, non ostante una terapia e un monitoraggio costante. Dicono “sarà il tempo” e io penso : “certamente, ma quello passato!” .

E’ sempre l’anagrafe che presenta il conto e quando ci si ritrova a utilizzare “roba usata” succede che qualcosa si inceppi. Ed è successo la notte scorsa. Emorragia inarrestabile dal naso dovuta (l’ho saputo in Ospedale ) ad un improvviso sbalzo pressorio (110/212). Però i miei sensi sono rimasti coerenti. So che la situazione è di blanda emergenza, ma deve essere considerata. Sono andata alla porta ed ho tolto le chiavi perché mio figlio ne possiede un duplicato (per la serie “non si sa mai”), ma non lo avverto. Mentre con una mano tengo sotto il naso un po’ di cotone avvolto in una garza faccio il numero della Guardia Medica che mi manda sollecitamente un’Ambulanza, Prendo la mia sportina con la targhetta “Emergenza Ospedale”, riesco ad infilarmi un paio di calze e calde pantofole. Trovo i documenti necessari e li ripongo in una piccola borsa prima di affidarmi a quei bravi ragazzi che svolgono il loro volontariato sulle Ambulanze. Ammirevoli e gentili. Il medico, tampona il sangue con la riserva di un eventuale tamponamento dall’interno. Pressione alta e gocce sub/linguali che fanno scendere però troppo celermente il livello a 60/110. E mi sento stanca, Telefono a mio figlio che mi raggiunge, firmo per poter tornare a casa contenta del suo amorevole sostegno. Sono passate diverse ore e posso sperare che una cura più intensa e la buona stagione, mi aiutino a gestire il problema. E così, anche questa insignificante esperienza mi aiuta ad apprezzare.....la normalità che spesso riteniamo dovuta.

Sono contenta. Però….mi è rimasta una gran voglia di coccole.

venerdì 12 marzo 2010

Bellezza o intelligenza ?

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Alla bellezza ci si abitua, ma alla stupidità.NO!

mercoledì 10 marzo 2010

Omar libero ! La giustizia, é giusta ?

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La Stampa - 6 marzo 2010
Bresciaoggi - 11 narzo 2010
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4 marzo 2010. Omar è uscito l’altro ieri dal carcere. Erika uscirà tra due anni. Convinti così di aver pagato il giusto prezzo per le coltellate letali, impietosamente inferte (soltanto nove anni fa) alla mamma e al fratellino di Erika.

Sono contro la pena di morte per gli assassini ma urlo ancora più forte quando la morte viene inferta a persone innocenti. La ribellione di fronte alla pochissima considerazione per le vittime è – nella fattispecie – intollerabile.

Giusto non infierire, giusto tentare il recupero di chiunque, ma nei tempi e nei modi che tengano in giusto conto il rispetto per chi non può essere recuperato.

Vite innocenti spezzate da una crudeltà davvero incomprensibile. No, c’è qualcosa di destabilizzante nella legislazione vigente, che si dedica ai colpevoli lasciando nell’oblio le vittime.

Cari legislatori, non c’è giustizia in tutto questo e qualcosa deve essere rivisto e corretto.

lunedì 8 marzo 2010

8 marzo 2010.

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Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ’ntender no la può chi no la prova:

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.

Dante Alighieri

sabato 6 marzo 2010

Marketing ossessivo.

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Il Giornale 2 febbraio 2010

Bresciaoggi 5 febbraio 2010

Purtroppo le promozioni a mezzo telefono si sono subdolamente inserite nelle nostre giornate,deteriorandone ulteriormente la qualità. Compagnie telefoniche, Corsi di ginnastica e offerte di genere vario vengono proposte a mezzo filo recando ovviamente disturbo.

Tengo a precisare che, inizialmente, ho accolto pazientemente, questa inattese intromissioni nel mio privato. Ho cercato di compenetrarmi del disagio di questi promotori esposti anche all’eventualità di reazioni sgradevoli da parte dei loro interlocutori.

Poi, esaurita pazienza e disponibilità…ho detto basta. Rispondo soltanto “Non perda tempo e non me ne faccia perdere!” e chiudo. Ma mi rimane dentro un malcontento che perdura. Non mi piace essere scortese con chi lavora, ma anche la scelta degli orari è esasperante! Dalle tredici alle quattordici io, riposo. O vorrei riposare e mi viene voglia di urlare BASTA !

Cassette ingombrate da pubblicità cartacea, internet che oscura la pagina su cui stai lavorando con pubblicità di ogni genere, e la nostra vita ne è satura. Questa martellante invasione sta superando i limiti della decenza. Lasciateci in pace almeno tra le mura domestiche, usate un certo riserbo per quanto riguarda il telefono!

Sono soltanto io ad essere particolarmente vulnerabile e anche voi state raggiungendo l’insofferenza ? Ma non è possibile regolamentare tutto questo ? Domanda da un miliardo di dollari, lo so. Però…..se a qualcuno viene in mente un qualsivoglia deterrente, lo comunichi al mondo!

Per favore !

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giovedì 4 marzo 2010

Amore platonico.

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"il RAPPORTO PLATONICO TRA UN UOMO E UNA DONNA

E' POSSIBILE...SOLO TRA MOGLIE E MARITO"

anonimo

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Commenti ?

Comincio io affermando che la curiosità, l'ansia della conoscenza, anche intima,durano il famoso "espace d'un matin" . Mantenere vivo il desiderio è affidato all'intensità del sentimento e stranamente, anche all'intelligenza. Al gentile anonimo - che mi ha regalato un sorriso- rispondo :

Vero e incontestabile è che - soprattutto in questo àmbito - non esistono verità assolute.

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martedì 2 marzo 2010

Elucubrazioni filosofiche.

Giornale di Brescia del 16 marzo 2010
Bresciaoggi..................02 aprile 2010
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Una giovane amica, fresca di laurea, studiosa e assetata di cognizioni e di cultura esprimeva la sua deferenza verso i filosofi più famosi con parole estasiate. L’ho ascoltata ed - entro certi limiti e con qualche riserva - ho condiviso.

Ma io che ho letto Pascal e ne ho apprezzato la profondità, (e in un particolare periodo della mia vita, ne ho subito il fascino) ho poi preferito scostarmi da eccessive tortuosità del pensiero che - in definitiva e secondo me - poco hanno a che fare con la semplicità del vivere.

Forse il contatto con una madre particolarmente intelligente, ma totalmente priva di cultura, mi ha permesso di assimilare il buon senso, la semplicità e la profondità di quella sensibilità del cuore che è nel DNA e che non è acquisibile.

La cultura è un meraviglioso optional che arricchisce un terreno già fertile, ma io coltivo il mio grande amore per la Natura che considero maestra di vita. Un buon libro è una grande risorsa, ma non ti darà mai ciò che può darti una passeggiata, lenta e a sensi svegli, in un bosco.

Se passeggerai a piedi nudi sul bagnasciuga in una spiaggia semi deserta, leggerai pagine indimenticabili che ti trasporteranno nell’immensità. Il gorgoglio di una cascata ti regalerà musiche irripetibili. Senza le elucubrazioni filosofiche, anche del grandissimo Pascal potrei vivere, ma senza un’alba tersa o un rosso tramonto, direi “ non vale la pena” .

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