venerdì 31 dicembre 2010

Vivere in libertà e pagarne il prezzo.

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"Una donna liberà è l’assoluto contrario di una donna leggera.”

(S.De Beauvoir)

Spero che il mondo osservi - in quest'ottica - il significato vero di una scelta, non facile. Conquistare l'autonomia economica e la libertà di gestione materiale e affettiva implica una forza d'animo non comune.

Anche a voi auguri di buon anno, guapissime senore !

mercoledì 29 dicembre 2010

Filastrocca augurale.

Ti voglio spronar con un moto del cuore

Se vuoi che sian liete le prossime ore

un contributo anche tu dovrai dare

e il pelo nell’uovo non devi cercare!


Sorvola, sorridi, guardati intorno,

ricorda che l’oggi non avrà ritorno.
E quindi,sorseggia le ore e gusta la vita,

impegnati sempre e vincerai la partita.

lunedì 27 dicembre 2010

Il caso Yara

Il Giornale del 23 dicembre 2010

Libero……… 22 dicembre 2010

www.lamescolanza.com - 23/12/2010

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Helph ! Ho bisogno che qualcuno mi aiuti a capire a cosa serve che RAI 2, Mediaset e altre emittenti porgano, sul rapimento di Yara, notizie che possono essere di aiuto, soltanto ed esclusivamente agli eventuali sequestratori o agli eventuali (Dio non voglia) assassini. Ci illustrano in televisione e molto dettagliatamente il procedimento delle indagini – svolte e da svolgere - e io…rimango letteralmente basita. “Estenderemo le indagini verso la Svizzera” e ancora” stiamo intercettando numero tot telefonate sul cellulare “ e ancora “Manderemo 15 esponenti delle forze dell’Ordine nel tal posto, alle ore tali “ Ma si può sapere a chi giova tutto questo ? A soddisfare partecipi o morbose curiosità, o possono invece essere di grave nocumento alle indagini ? Qualcuno, può aiutarmi a capire. Riangrazio vivamente per l’eventuale risposta. r. m.

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sabato 25 dicembre 2010

La gazza ladra. 4/a puntata.

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Leggendo le parole di Gabriele Chiesa e di Elena Alberti Nulli, non va dimenticato che – nelle loro espressioni – vibra e si palesa l’affetto. Io li ringrazio entrambi per la commozione che mi hanno regalato e accetto di ammettere che il mio amore per la vita e per “l’altro” sono l’impulso e la gratificazione del mio impegno. Trascrivendo le loro considerazione ho inteso esprimere la mia gratitudine e, soprattutto, rendere omaggio alla loro meravigliosa, ineludibile capacità espressiva.

giovedì 23 dicembre 2010

La gazza ladra. 3/a puntata.

Dopo il Prof.Chiesa, interviene Elena Alberti Nulli, poeta :

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Mi è piaciuto subito il titolo la “Gazza ladra”, perché Renata veramente ruba alle cose, alle persone agli animali autentiche storie che poi racconta a tutti noi con eleganza di stile e vivacità di immagini. Lei guarda la cose le case i bar le strade, ferma gli sguardi nel gancio delle parole, li cuce, li lega, li incolla. Renata ferma il tempo e lo divide ordinatamente nei vari cassetti del pensiero. I fazzoletti di tutti i giorni da una parte e i gioielli delle emozioni speciali dall’altra- Infatti io al posto di “raccolta di riflessioni” io avrei scritto furto di emozioni. Robin Hood…..

Noi che conosciamo Renata la ringraziamo di essere leggera sognante positiva, l’amica del sorriso" , Lei così elegante, così bella, così signora-bene, lei, l’amica del bicchiere sempre mezzo pieno si siede per noi sulla sua seggiolina davanti al pc e si aggrappa al filo dei ricordi e li tira su dal pozzo delle memorie, e nascono pagine che ubbidiscono al gusto romantico di ciò che è passato, ma soprattutto Renata osserva ciò che è presente. Guarda legge ascolta la vita, consiglia con garbo i piccoli trucchi per tante piccole felicità

Ma ci deve pur essere qualcuno che diventa la sua memoria, lo scrigno dei suoi segreti qualcosa da “lasciare” e ecco allora “La gazza ladra” che come la famosa sinfonia di Rossini ci delizia con pagine di tenerezza, con lettere indirizzate a ciascuno di noi, lettere che sono racconti, fotografie canti preghiere rabbia e letizia

Pagine che si susseguono in uno stato di assoluto equilibrio emotivo, che va da un respiro di religiosità profonda a un tocco di lieve intelligente ironia.

Meditazione, tempo e riflessioni si fondono in un'unica voce che è dentro la vita, in ogni spazio, nei suoi rumori e nei suoi silenzi. Riflessioni che diventano anche atto di liberazione capace di confortare la malinconia del cuore. La sofferenza, pulsante nella condizione umana, dà a volte l'impressione di piegare l'anima di Renata, ma Renata, pur accettando che si può piangere , non cede mai alla rassegnazione.

Ogni immagine raccontata da Renata è un pretesto per rievocare un paesaggio interiore teso a dividere, con gli altri uomini, il prodigio di vivere nella certezza che non esiste inverno che non abbia già in cuore la primavera.

I rumori familiari, campane, orti e giardini e tutti gli aspetti consueti delle cose sono attorno a Renata e lei soffia l’anima dentro le cose nello spazio privilegiato di una sapiente consapevolezza.

Lei ripete sempre che le persone felici non sempre hanno il meglio in ogni cosa, ma da ogni cosa traggono il meglio.

E mi piace ricordare alcuni dei suoi pensieri più belli:

Infatti Saggia e divertente, Renata Mucci, dichiara di “avere raggiunto la primavera della vecchiaia” “di avere passato metà della vita a cercare l’amore e l’altra metà a cercare gli occhiali”. Da giovane partiva con la valigia piena di sogni adesso la riempie di medicine, da giovane mostrava foto orgogliose di smaglianti sorrisi adesso confronta rassegnata le squallide radiografie. Ma quello che conta è il buon senso, la meraviglia della conclusione: ritrovare gli occhiali e servirsi delle medicine.

Fantastica Renata

Termino con una paginetta che le ho dedicato :

Dolce Renata che reciti la vita

con il tic tac leggero del computer,

nelle tue mani l’anima del mondo

è una tempesta che s’abbatte e tuona,

ma è sempre primavera di alberi fioriti.

Disegni la letizia sopra i tasti

con lettere d’amore e di saggezza,

rinchiudi lo splendore dell’Immenso

nel fiume in piena di parole accese.

Dolce Renata che passi le tue notti

a risciacquare l’abito dei giorni,

tu porti nelle case il cantico dei vespri,

il volo dei colori in ogni stanza.

Li benedica Iddio tutti quei fogli

cuciti di sapiente tenerezza,

aquiloni di carta di giornale

sempre sospesi tra la terra e il cielo

a contemplare il mondo dalle stelle.

Elena Alberti Nulli

mercoledì 22 dicembre 2010

La gazza ladra, 2/a puntata.

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Prende la parola il Prof. Gabriele Chiesa, l'amico che stimo e ha il mio ben radicato affetto, assieme alla mia gratitudine per la disponibilita che mi offre, da sempre. trascrivo il testo che mi ha davvero e profondamente commosso :


Grazie a tutte le persone che sono qui a condividere questo momento di gioia per la presentazione del nuovo libro dell’amica Renata Mucci. Mi chiamo Gabriele Chiesa e a Renata mi lega l’amicizia e la stima che costituiscono l’elemento che accomuna chi si è riunito in questa sala.

Ringrazio Renata Mucci per avere scritto il libro, Giulio Mancabelli per averlo simpaticamente illustrato, e l'amica Elena Alberti Nulli per essere compagna presente e vicina

Questo è il terzo libro pubblicato da Renata. Quando un filone di successo prosegue con ulteriori opere è difficile restare all’altezza delle attese e mantenere il livello che si attende chi già ha apprezzato quello delle precedenti pubblicazioni. La sorpresa è che questo ultimo lavoro supera i precedenti. Ciò complica parecchio le cose perché comporta la sfida impossibile di migliorare ancora, la prossima volta. Questa terza raccolta di scritti di Renata Mucci si intitola “La Gazza Ladra” ma l’Autrice non si è lasciata attrarre da gioielli brillanti da rubare per sé, ma piuttosto da luci che ha saputo scoprire e donare agli altri.

I brani che costituiscono i diversi capitoli sono tratti da interventi pubblicati sui maggiori quotidiani italiani e rappresentano l’espressione del pensiero di una persona che non rinuncia a condividere le sue considerazioni con chi possiede ancora il gusto dell’ascolto attraverso la lettura.L’oggetto delle sue riflessioni sono gli eventi piccoli e grandi della quotidianità e i fenomeni della globalizzazione contemporanea, prendendo spunto da un articolo di cronaca o da un incontro fortuito per strada o al bar.

Renata Mucci interviene pubblicamente per insopprimibile impulso di partecipazione.Sono convinto che se tutti sentissimo così profondamente l’urgenza di esprimerci e partecipare, indignarci, rivendicare … forse l’Italia in cui viviamo sarebbe un Paese migliore. Purtroppo la norma è che i fatti accadono e cadono nella rassegnazione imperante e tutto resta sconsolatamente inalterato, anzi si deteriora e si inasprisce col tempo.

Dunque Renata Mucci non tace e prende la penna, anzi preme i tasti sulla tastiera del suo computer perché non è stanca di rivendicare il diritto di valorizzare qualcosa di bello e degno o di esprimere disapprovazione quando osserva ciò che non funziona come dovrebbe. Così finiamo per riconoscerci nelle sue parole e ritrovarci alleati nello sdegno o nella dolcezza di un moto di affetto.

A volte può anche accadere di non essere completamente d’accordo o di considerare le cose da una diversa prospettiva. Dalla lettura dei pensieri di Renata però non si ricava mai opposizione, ma integrazione, perché sempre il suo punto di vista offre l’opportunità di osservare il verso di una medaglia che credevamo di conoscere, un aspetto che ci era sfuggito, un nuovo elemento su cui riflettere.

Renata Mucci non si accontenta nemmeno di criticare superficialmente come accade a tanti opinionisti che vediamo in televisione: vuole capire per proporre. Non esibisce soluzioni ma apre ipotesi.

Quando davanti alla complessità delle circostanze non sono nemmeno pensabili risposte, lei se ne esce con la risposta del cuore, con la delicata conclusione di un’emozione che non ha bisogno di giustificazioni. Un esempio ? Vi leggo il brano che troverete a pag. 113

Ogni domenica mattina, ore 10 o giù di lì, una tromba suona nella mia via le note di

«Besame mucho» e qualcuno si affaccia, butta una moneta e riceve un sorriso a

basso costo. Recentemente, accompagna chi suona un bambino di circa 5/6

anni con una piccola fisarmonica. Il piccolo corre, raccoglie l’obolo e urla «grazie segnora».

Dicono che il bambino rappresenti una tattica per aumentare il uadagno.

Sarà! Ma lui, è così vero, così sporco, così fiducioso!

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Ecco! Renata Mucci è questa: non una pedante opinionista televisiva, ma una donna, una mamma, una nonna integrale da leggere e da ascoltare per poter avere ancora qualcosa da imparare. Gabriele Chiesa

lunedì 20 dicembre 2010

"La gazza ladra" 1/a puntata

Ho presentato il libro “La gazza ladra” nel pomeriggio di sabato e, nel raccontare, certamente riuscirò a riportare i fatti, ma trasferire su carta le emozioni sarà tutta un’altra faccenda.

Dunque, dopo l’ansia per le sfavorevoli condizioni meteorologiche, finalmente…il sole!. Però, anche il ghiaccio sulle strade pertanto, numerose telefonate dello stesso tenore : “mi spiace…. le strade non sono percorribili, ….vedremo all’ultimo momento…. faremo il possibile….”

“Va bene” pensavo, “ormai tutto è pronto, ne faremo una festa di famiglia” e poi, vedremo. Invece gli amici sono arrivati numerosi, eleganti, col naso e le mani ghiacciate, il sorriso sulle labbra e la gioia nello sguardo. Amici recenti, amici di vecchia data, amici di assidua frequentazione, nuove conoscenze, qualche curioso. Tanti !

E in breve la bella accogliente sala della Galleria Spazio Aref in Piazza Loggia in Brescia si presenta gremita. Vengono aggiunti frettolosamente posti a sedere, ma molti rimangono in piedi. Io, figlio e nuora e due giovani nipoti siamo presenti, disponibili, pronti a mettere a proprio agio gli amici. Il fotografo, l’attore, il professor Chiesa, la poetessa Elena Alberti Nulli e la sottoscritta siamo nelle nostre postazioni . segue

venerdì 17 dicembre 2010

La Gazza ladra.


Vedo anch'io che il tempo è poco invitante, ma continuo a sperare di vedervi numerosi in quest'occasione ! E' per questo che mi permentto di ricordarvi la data, l'ora, il luogo e la mia previsione di una giornata felice.

giovedì 16 dicembre 2010

C'è una bella differenza !

su FB 22 agosto 2014
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La satira è eccessiva, pungente, sboccata, fortemente aggressiva. Quando è elegante si chiama umorismo, che è tutt'altra cosa.
Per la satira occorre essere un po' carogna, per l'umorismo, ci vuole "classe".
anonimo
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lunedì 13 dicembre 2010

E' arrivata Santa Lucia !

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Santa Lucia bella, dei bimbi sei la stella
porti balocchi e doni...a tutti i bimbi buoni !

E tutto, nel mondo infantile, gravitava intorno a quel monito " a tutti i bimbi buoni". Invece poi, tutto si è sfaldato e si concentra nella domanda (certamente esaudita) "Cosa vuoi che ti porti Santa Lucia!" Che peccato !
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sabato 11 dicembre 2010

Sciopero in RAI.

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Ma va ! Pare proprio che la RAI, sia intenzionata a risanare il bilancio. Veramente io con l’occhio della buona madre di famiglia, davanti ad un bilancio negativo ridurrei immediatamente e drasticamente le spese. Ma in RAI quest’idea non passa “manco pa'a capa”.

Infatti continuano ad essere erogati eccessivi premi in denaro in qualsiasi spettacolo pre/serale e compensi esorbitanti a conduttori che fanno semplicemente il loro dovere. MA pare che in RAI pensino alle solite soluzioni : aumento del canone e maggior spazio alla pubblicità. O.K.

Aspettavamo da tempo idee così insolite e geniali (;-).ma cosa ne pensano i telespettatori ? Va davvero tutto bene anche per loro?.

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giovedì 9 dicembre 2010

Anno dopo anno.

pubblicato da IL GIORNALE il 13 dicembre 2010
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Corpulento e benevolo, gioviale e sorridente, di rosso vestito arriverà, anche quest’anno, Babbo Natale ! Si assesterà nei nostri cuori, rimasti bambini e a tutti strapperà un sorriso grato, felice, o malinconico, ma sarà sempre un sorriso e darà concretezza alla favola eterna della nostra vita.

Tutti almeno una volta ci siamo chiesti “Cosa vorrei da Babbo Natale?” Ed è così che innumerevoli, ipotetiche letterine formano la bianca schiuma del fiume in piena che traghetta le nostre speranze nell’oasi del possibile.

Guardo la gente e cerco di intuire i suoi sogni ! E sono certa che al Grande Vecchio che tutto può, arrivano mille desideri, disuguali o simili, ma uno unisce tutti noi adulti ed è il desiderio di una stabile serenità.

Quella che si è persa, la serenità di chi trova giusto combattere per una dignitosa collocazione per sé e per i suoi cari, di chi apprezza e non sciupa, di chi si sa accontentare,di chi offre la sua attenzione all’altro. La serenità che deriva dalla consapevolezza che niente ci è dovuto. E, anche, dal piacere del dovere compiuto.

E, anche, il ritorno alla parsimonia, figlia primogenita del buon senso, per fruire consapevolmente e utilizzare apprezzando, senza sciupare. E la conquista della serenità passa anche attraverso quell’ Italia ormai stanca dell’enfatizzazione di ogni fatto di cronaca, l’Italia che – anche nello spazio dedicato alla criminalità – chiede - dopo l’informazione doverosa - un po’ di silenzio.

Forse,questo desiderio di serenità rimarrà inespresso, ma tu Babbo Natale che intuisci i pensieri degli uomini forse guarderai benevolo verso questa travagliata umanità e sussurrerai nell’orecchio di ognuno “ Fai la tua parte ! E la costruirai così la tua vera serenità” r.m.

martedì 7 dicembre 2010

La serena saggezza.

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Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca…

E anche tu non dovrai stancartene. Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante!

Charlie Chaplin

domenica 5 dicembre 2010

Dicembre.

Pubblicato su STAMPA il 7 dicembre 2010
su IL GIORNALE dell'8 dic.2010
su LIBERO del'8 dicembre 2010
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Eccolo qui, dicembre ! Si annuncia con le sue lucine sparse qua e là, che ci fanno dimenticare il grigiore del cielo. Approda nella nostra quotidianità con le sue spruzzate di neve, le sue notti lunge, i berretti, le sciarpe colorate, i passi affrettati della gente. E arriva sorridendo attraverso gli occhioni fiduciosi dei bimbi, che aspettano “la bella cosa”. Non potrà fare i miracoli di cui avremmo bisogno, ma noi apprezziamo il suo timido tentativo di regalarci un sorriso e gli sussurriamo “benvenuto dicembre!”

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sabato 4 dicembre 2010

Una giornata speciale ?

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La giornata ti sembrerà speciale
se saprai considerarla un dono, che non ti era dovuto.

muccina
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