sabato 31 dicembre 2011

Arriva il 2012 e vorrei.....

 su la Stampa del 29 dicembre 2011 lettere
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1) Vorrei che qualcuno fosse contento di avermi incontrato

2) Vorrei che i sindacalisti e i politici avessero compensi dignitosi senza trattamenti accessori di favore

3 ) Vorrei che gli uomini (tutti) imparassero a lottare senz’armi.

renata mucci

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giovedì 29 dicembre 2011

Un poster nella mia casa e nel mio cuore.

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da Elena Alberti Nulli, poeta, a renata mucci

Dolce Renata che reciti la vita

con il tic tac leggero del computer,
nelle tue mani l’anima dell’uomo
è una tempesta che s’abbatte e tuona
è primavera di alberi fioriti.
Disegni la letizia sopra i tasti
con lettere d’amore e di saggezza,
rinchiudi lo splendore dell’Immenso
nel fiume in piena di parole accese.
Dolce Renata che passi le tue notti
a risciacquare l’abito dei giorni,
tu porti nelle case il cantico dei vespri,
il volo dei colori in ogni stanza.
Li benedica Iddio tutti quei fogli
cuciti di sapiente tenerezza,
aquiloni di carta di giornale
sempre sospesi tra la terra e il cielo
 contemplare il mondo dalle stelle.


elena alberti nulli.
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martedì 27 dicembre 2011

Dillo a me, solo a me, in segreto.

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Non celare il segreto del tuo cuore.
Dillo a me, solo a me, in segreto.

tu che sorridi tanto gentilmente,
sussurralo sommessamente,


il mio cuore l'udrà, non le mie orecchie.
La notte è fonda, la casa è silenziosa,

i nidi degli uccelli son coperti di sonno.
dimmi tra lacrime esitanti,tra sorrisi titubanti,

sussurralo sommessamente,tra dolore
e dolce vergogna, il segreto del tuo cuore.

Tagore

domenica 25 dicembre 2011

25 dicembre 2011.

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Ciao ragazzi, alle dodici vado "dai miei". Oggi  mi godrò la famiglia e i pro/nipoti, i magnifici quattro. Marta 9 anni,  Giulia 7,  Pietro 5  e Luca 3 mesi.  Un bell'assortimento.
 Mio figlio avrà preparato le sue teglie di lumache al forno e l'allegria sarà sovrana. Porterò con me il Natale dei miei ricordi diversi e belli perché rivissuti con il sorriso nel cuore e senza rimpianti.
I bimbi d’oggi avranno i loro ricordi ai quali sorrideranno domani perché tutto passa e tutto si rinnova. Ognuno potrà dire “ai miei tempi” perché sono i tempi dei verdi anni, riservati ad ognuno.
Infine tornerò volentieri a casa, sulla mia seggiolina a guardare quel mondo virtuale che si è conquistato la mia gratitudine.
Vi auguro la salute che è la premessa indispensabile ad un percorso sereno e vi dedico un abbraccio, gioiosamente natalizio.
 La vostra vecchia amica muccina !

venerdì 23 dicembre 2011

Se fossi un cane !

Ho letto tempo fa, in un  prestigioso quotidiano, questo accorato richiamo e l'ho già sottoposto all' attenzionme. Lo riscrivo perchè mi sembra  ancora attuale e sempre meritevole d'attenzione.


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Se fossi un cane verrei accarezzato; se qualcuno mi dovesse abbandonare commetterebbe un illecito e chiamerebbero bastardo quel tale che si comporta come un animale.


Se fossi un cane mi chiamerebbero amore, avrei un pasto e un posto; la sera nel parco perfino i miei escrementi sarebbero raccolti.

Se fossi un cane sarei protagonista di almeno un programma settimanale; se qualcuno mi dovesse smarrire, la mia foto sarebbe affissa sui pali e sui muri di tutto il paese.

Se fossi un cane, piccolo, grasso, storpio e con una storia triste alle spalle, l’Italia si disferebbe pur di potermi adottare e chiamerebbero criminali quei tali che si comportano come disumani.

Invece sono solo un clandestino. Solo.
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mercoledì 21 dicembre 2011

Il contributo delle donne nella società-

pubblicato su OGGI.it del 22 dicembre 2011
     "            su Bresciaoggi  30 dicembre 2011
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Sono da sempre convinta della necessità che le donne siedano più numerose e determinanti, là dove si esercita il potere. Ottenere il 50% delle candidature  politiche per le donne  è traguardo  degno del massimo impegno e introdurre al più presto - in ambito legislativo - tale criterio,  è doveroso oltre che auspicabile.  Fortunatamente si è ormai consolidato  l’apprezzamento che le donne si sono meritate nell’interagire in ogni campo  ed è innegabile l’apporto calmieratore che spesso gestiscono sia in famiglia che nel lavoro.

Oltre a ciò collocarci a fianco dei nostri uomini per condividere ogni sfumatura del vivere, compresa quindi la gestione di tutto ciò che è sociale, non può che  aumentare il patrimonio di idee che supporta ogni azione.  E’ quindi indispensabile introdurre modifiche ed integrazioni alle norme elettorali per assicurare alle donne  il 50% delle presenze  in tutte le consultazioni elettorali, dalle amministrative alle politiche, nel proporzionale e nel maggioritario.

Un progetto di legge popolare  è stato presentato in tal senso alla Corte di Cassazione nel febbraio 2002 dalla Senatrice Elena Marinucci e dall’esperto di diritto costituzionale Vincenzo Cerulli. Ma il progetto si sé dissolto nel nulla, ma continuo a credere che la partecipazione attiva e massiccia delle donne consentirebbe di  progettare, anche per i nostri figli, un futuro migliore.
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lunedì 19 dicembre 2011

Un pensiero illuminante.

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Trascrivo per voi un pensiero espresso dalla D.ssa Gianna Schelottonella sua rubruca "Questioni d'amore" sul Corriere della Sera.

Gli "slanci" per definizione sono un moto spontaneo dell'anima e dunque è impossibile insegnarli. Anche le persone poco inclini a certe manifestazioni affettive sono però in grado di trovare proprie modalità per esprimere sentimenti ed emozioni. Ciò che conta è mettersi in condizioni di leggerle e non cadere nell'errore di pensare che gli unici linguaggi possibili siano i propri!"

Veramente illuminante e fantastico-muccina
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domenica 18 dicembre 2011

Io ci provo !

pubblicata su OGGI.it  lettere del 20 dicembre 2011
pubblicata su Bresciaoggi  "   del 22      "             "
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Io ci provo !
 Voglio provare a rasserenare i cuori, ma pur sapendo che mi assumo un compito gravoso, tenterò di distrarre la vostra attenzione dall’attualità per portarvi con me, indietro nel tempo. Molto indietro , addirittura quando io avevo quindici anni e imperversava  la guerra già da due anni.
 A quel tempo, sentivo mia madre che guardando me i mia sorella sussurrava “povere figlie, chi sa cosa ne sarà di loro ? Finirà questa guerra infame? E poi?” Mia sorella aveva tre anni più di me e sorrideva con me delle materne preoccupazioni perché noi….noi… ci ritenevamo invulnerabili!
 E intanto scorrevano gli anni e da quel 1942 passammo altri anni di privazioni e rinunce fino al 1945.Intorno a noi  macerie, case distrutte, ferite ancora aperte,ma tanta voglia di ricominciare. Arrivò così un relativo benessere , il boom economico e la rinascita.
 Per questo oggi, con la crisi  e il malessere generale, la sfiducia, la delinquenza e il fenomeno dell’immigrazione, il traffico,  l’inquinamento, sento qualche nonna che guarda i nipoti e ripete le stesse parole che allora uscivano dalle labbra di mia madre.
 Ma ce la faremo anche stavolta. Guardo i giovani, quelli con le magliette sporche di fango, quelli sulle Ambulanze, guardo la parte migliore della società e continuo a sperare. Ce la faremo ! Con questo augurio vorrei che ci avvicinassimo al Natale con uno stato d’animo rivolto a giorni migliori! Questo è il mio augurio per tutti ! Col cuore . muccina
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sabato 17 dicembre 2011

A volte, per caso !

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Ci sono eventi che si rivelano  gratificanti, 
pur essendo l'opposto di ciò che avevamo programmato.
muccina              -----------------------

mercoledì 14 dicembre 2011

L'amicizia é quasi amore.

    
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lunedì 12 dicembre 2011

Filastrocca per gli amici.

pubblicata su OGGI.it lettere 14 dicembre 2011
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Un pensiero per gli amici che vorrei saper felici
 e ,pur senza esagerare, li vorrei rasserenare.
Ma, se e qui mi è consentito, sulla piaga metto il dito
e rivolgo le mie brame a chi invece, ha freddo e fame.
A chi è solo, a chi è malato e non va dimenticato.
 A chi da poco ha perso tutto, a chi soffre per un lutto.
 Ecco a chi va il mio pensiero con l’affetto più sincero
 perché tutti, brutto o belli, son tra noi come fratelli.
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sabato 10 dicembre 2011

Su La Stampa del 10/12/2011

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Conosco alcuni Professori che sono andati in pensione avviliti da un contesto che non riescono a gestire. E ne conosco alcuni che reggono, lottano e di dedicano nella speranza di recuperare attenzione, ma sono supportati almeno dal Preside. Un Preside deve saper valutare anche le lamentele dei genitori che difendono a oltranza i figli e sostenere gli Insegnanti.
renata mucci - brescia
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giovedì 8 dicembre 2011

Lasciamoli sognare !

Pubblicata su Libero-lettere del 7 dicembre 2011
    "            su Bresciaoggi del 12    "
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Ho gli occhi lucidi e il cuore che sorride perché mi è capitata una cosa straordinaria. Un foglietto stropicciato e umido vicino alla ruota della mia vettura in sosta, ha attirato la mia attenzione e l’ho raccolto, ma mi si rompeva tra le mani e a stento ho decifrato la scrittura infantile che ho copiato per voi. Si commenta da sé ed è  qualcosa di veramente speciale.
“Io lo so che tu mi ascolti, caro Babbo Natale ! me l’ha detto la mia maestra Chiara che non dice le bugie.  E allora ascoltami, i doni che volevi portare a me portali a quei bambini neri col pancione, magri magri che ho visto in televisione. Porta i biscotti e i dolci e anche il miele che fa bene, e i pistacchi, il torrone. Io ho i giocattoli dell’anno scorso che mi piacciono ancora e una di queste notti mettero fuori della mia porta quelli che voglio dare a quei bambini. Tu, ti ricorderai di passare a prenderli ? Tanto io ho nove anni e sono grande. Non dimenticarti. Ciao. “
Vorrei dire al bimbo che l'ha scritta che la sua lettera non è andata perduta, l'ho messa in una busta e l'ho imbucata. Certamente Babbo Natale la riceverà. -
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martedì 6 dicembre 2011

Natale é alla porta.

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Si avvicina a grandi passi il Natale. Carte colorate,vetrine sfavillanti e alberi adorni di allegre luci. L’atmosfera è festosa, ma il mio pensiero torna a ritroso negli anni  della mia giovinezza e  risento nelle narici insoddisfatte, il profumo del brodo che veniva offerto a metà mattina, caldo e fumante in una scodellina, al nonno in  attesa, a guisa di aperitivo family.
 Era un brodo importante che  non poteva prescindere dall’aggiunta di un bel pezzo di manzo e dal grosso tacchino, la costa di sedano, una cipollina e mi pare di ricordare la mamma che aggiungeva, due chiodi di garofano.
  Sulla tavola della vasta cucina, un panno candido onorava il lavoro delle donne di casa presentando in fila come soldatini, gli amati agnolini. Di lato la grattugia pronta accanto al pezzo di grana da grattugiare all’ultimo momento per favorirne la fragranza. Un paio di bottiglie di “vino buono”, il cestino del pane fresco e il piattone ovale in attesa del tacchino ripieno. Lo avrebbe tagliato il babbo con quel suo trinciapollo di cui era quasi geloso.
 Il cesto con i mandarini attirava i bambini eccitati e gioiosi che guardavano la porta chiusa che si sarebbe aperta sulla sala, al momento giusto. In quella sala, intorno al tavolo allungato per l’occasione,  tutte le sedie della casa pronte ad accogliere la famiglia.
C’erano tutti perché le trasferte in montagna erano inimmaginabili, in quei tempi. Niente regali perché la tredicesima del babbo era già ipotecata da tempo, ma  ricordo l’anno in cui incluse anche le scarpine nuove per me e mia sorella. E fu quasi felicità.
I profumi, riempivano l’aria benché soltanto adesso mi accorgo….che riempivano i cuori.
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domenica 4 dicembre 2011

Amare costa .

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Costa, dire “Hai ragione”
.........., dire “Perdonami”
............dire  “E’ colpa mia”
........... dire “Non importa”
.............essere paziente
........... dimenticare un’offesa
........... mantenere un tono pacato
........... essere sempre disponibili
........... cercare di capire
........... ascoltare in silenzio
........... glissare, sorvolare
........... sorridere ai difetti
............ accettare  interessi differenti
........... sopportare la lontananza
........... rinunciare, rinviare
........... talvolta, perfino essere fedeli
Amare....costa
 ma che investimento, ragazzi !
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venerdì 2 dicembre 2011

Natale antico.

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Correvan gli anni della mia gioventù quando dalla strada saliva il suono delle cornamuse e intono la neve. Un piatto di caldarroste, una filastrocca, la bottiglia di vino buono per papà, il presepio con il laghetto in carta stagnola, qualche mandarino, il torrone, il residuo panettone e i nonni sorridenti e presenti rendevano speciali e indimenticabili i pomeriggi del giorno di un  Natale veramente Santo.
 muccina
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