martedì 30 novembre 2010

La gazza ladra.

---------------------------------------

Raccolgo - per la terza volta - pensieri e parole.

Passeggiando nella vita (2005) e Caleidoscopio (2008) e ancora “La gazza ladra”.. in questo 2010. Tutte le edizioni, radunano riflessioni che hanno trovato ospitalità sui quotidiani della mia città e in alcuni nazionali.

Il titolo ? Forse perché colgo i palpiti delle anime inquiete o, forse, perché traduco in parole ciò che attrae la mia attenzione partecipe . E’ vero, comunque, che cerco sensazioni, caldi pensieri, elementi impalpabili e preziosi. Forse, mi comporto proprio……. come la gazza ladra. Ma ho scritto con passione e spero di essere letta con piacere. Buona lettura ! renata mucci

--------------------------------------------

sabato 27 novembre 2010

Inconsuete fonti di forza.

-----------------------------

“…la pazienza e la tolleranza non vanno considerate un segno di debolezza e di rinuncia, ma anzi, un segno di forza: la forza che proviene dalla saldezza interiore. Reagire a circostanze difficili con pazienza e tolleranza, anzichè con rabbia e odio, significa avere un controllo attivo delle cose, che è frutto di una mente forte e autodisciplinata.”

Dalai Lama

--------------------------------

giovedì 25 novembre 2010

Peccati e peccatori.

-----------------------------------------------

Se tutti noi ci confessassimo a vicenda i nostri peccati,

rideremmo sicuramente per la nostra totale mancanza di originalità.

Kahlil Gibran

martedì 23 novembre 2010

Del tradimento.

------------------------------------------------

E’ consuetudine che all’inizio di una attività (commerciale, artigianale o altro) tra due soci venga sancito e a volte precisato per iscritto, l’obbligo della fedeltà verso il socio. In pratica se avrai offerte o prospettive migliori, prima avverti e poi agisci.

E’ norma imprescindibile anche nel matrimonio l’obbligo della fedeltà verso il coniuge, ma sono diverse le reazioni della così detta opinione pubblica.

E non mi sono mai data una ragione plausibile. Siamo tutti pronti a dare del farabutto a chi carpisce la buona fede di qualcuno, ma nel rapporto matrimoniale, abbondano i dubbi, i forse, i però. “In fondo….se l’è cercata….” “Forse…le troppe assenze….” “Però avrebbe dovuto accorgersene…”

Insomma una buona parte di torto viene assegnata alla parte lesa. Ma è indubbio che anche il matrimonio è un contratto con diritti e doveri, ben sanciti ed accettati e il mancato rispetto è sempre deprecabile.

Questo in teoria, ma – in pratica – si tende ad indulgere cercando ragioni provocatorie e giustificanti di un atto come il tradimento, che dovrebbe essere considerato estremo.

E, considerato che mi è difficile considerare disinvoltamente atteggiamenti che calpestano la dignità dell’individuo, vi chiamo in causa, amici. Sono davvero eccessiva ? Ma, non è meglio chiudere una storia prima di inziarne un’altra ?

---------------------------

domenica 21 novembre 2010

Ho imparato che……

pubblicato da IL GIORNALE il 27 novembre 2010

-------------------------------

Non so se dalla vita ho imparato davvero qualcosa, se è stata una buona maestra e se ho colto il vero messaggio, ma ho comunque fatto tesoro di qualche insegnamento.

Credo nell'efficacia dei binari. Non ci si riesce sempre, ma è bene contenere anche la generosità ricordando che essere generosi è facile, ma è meglio e più difficile, essere giusti.

Aspirare ad un buon equilibrio interiore ed impegnarsi per raggiungerlo è importante ed, altrettanto opportuno, che ognuno faccia la sua parte con impegno e onestà, senza sentirsi in dovere di fare anche quella degli altri.

E ancora ho imparato che l’angoscia sterile fa male a chi la prova e non aiuta gli altri. Mi spiego meglio dicendo che non è in nostro potere, reinventare la vita e farla diventare l’Eden che vorremmo.

Insomma, non possiamo togliere le spine dalle rose che fioriscono sul sentieri di coloro che amiamo , ma possiamo fare al meglio ciò che ci compete.

Personalmente, mi basta sapere che qualcuno è contento di avermi incontrato.

--------------------------------------------------

venerdì 19 novembre 2010

Il narcisismo.

Riporto integralmente un chiarimento fornito oggi dalla psicologa d.ssa Gianna Schelotto, su Corriere Forum. Sono certa che lo troverete interessante e mi auguro fornisca anche a voi una diversa, più approfondita visione di un atteggiamente sottovalutato.
-------------------
La parola "narcisismo" ispirata alla funesta sorte del pastorello Narciso è diventata con gli anni di uso comune, ma non tutti sanno quanta angoscia e quanta sofferenza affliggono le persone che hanno un bisogno compulsivo di far notare continuamente quanto siano belle, brave e intelligenti. Le loro millanterie non sono, come in genere si crede, un atteggiamento egocentrico e vanesio ma nascondono un drammatico bisogno di usare gli altri come uno specchio in cui riflettesi e ritrovarsi. Secondo Sennet il narcisismo "ha più punti in comune con il disprezzo di sé che con l'ammirazione di sé" E' solo chi non si ama che ha l'urgenza di continue conferme esterne. E' vero che chi vive in una società ha un gran bisogno di essere "riconosciuto" dalle persone che lo circondano, ma è altrettanto vero che si tratterà sempre di falsi riconoscimenti se non vi corrisponde un sano e concreto apprezzamento di ciò che si è.
-----------------------------

mercoledì 17 novembre 2010

Soffocare nel silenzio.

-------------------------------------------
Cio che teniamo avvolto nel silenzio potrebbe - senza il minimo fruscio - uscire dalla nostra vita. E' questo che vogliamo ?
-------------------------------------------

domenica 14 novembre 2010

Ognuno Qualcuno Ciascuno.

------------------------------------------

Questa è la storia di tre individui chiamati:

Ognuno

Qualcuno

Ciascuno

C’era un lavoro urgente da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno l’avrebbe fatto.

Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma nessuno lo fece. Finì che Ciascuno incolpò Qualcuno perché nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare!

--------------------------------------

venerdì 12 novembre 2010

L'amore ostacolato.

--------------------------------------------------

Lo sfogo di un ragazzo innamorato, mi ha riempito di amarezza . Lui è davvero innamorato, ma i suoi genitori non approvano la sua scelta e ritengono che sia stato irretito. Ed è così che si rivela un atteggiamento non raro.

I nostri ragazzi meritano stima, soltanto se si adeguano ai nostri desideri ? E solo in quel caso meritano considerazione? Se invece fanno scelte autonome, siamo pronti a ritenerli fragili e irretiti da artificiose manovre femminili ?

Ma, talvolta, sono ragazzi che trovano continui ostacoli alla loro personale maturazione. E qualche incauto genitore arriva a pronunciare la frase odiosa e ricattatoria “Con tutto quello che ho fatto per te!” dimenticando che diamo ai figli ciò che (in genere) abbiamo ricevuto dai nostri genitori e che i nostri ragazzi daranno ai loro figli.

Non ricordano, questi genitori, di aver fatto – a loro volta – alcune scelte autonome ? Siamo sicuri che amare significhi spianare il percorso dei figli o addirittura predisporlo ? Maturare significa anche scegliere, sbagliare, cadere e rialzarsi e io vedo il compito dei genitori svolgersi al meglio, nell’amore e nella comprensione.

Anche mio figlio ha lasciato presto il nido e questo non rientrava certo nei miei desideri, ma mi sono subito chiesta “perché?”. In seguito ho cercato mia nuora, negli occhi di mio figlio. Il suo sguardo sereno mi illustrava il loro rapporto, più di ogni parola.

Facciamo sapere ai nostri ragazzi che le nostre braccia e il nostro cuore sono pronti ad accoglierli sempre. E se capita che non approviamo le loro scelte, restiamo comunque al loro fianco con il nostro amore intatto. Perché e così che l‘amore rivela tutta la sua intensità.

---------------------------------------

mercoledì 10 novembre 2010

Punti di vista.

------------------------------
Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro manca di professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....

anonimo
-----------------------------

martedì 9 novembre 2010

Film e violenza.

--------------------------------------------

E’ davvero deprecabile che venga consentita la proiezione di film violenti che indulgono volutamente su scene di improponibile crudeltà.

Se Zorro era l’idolo dei tempi andati, forse possiamo rimproverare ai vecchi film l’eccessivo romanticismo troppo al di fuori della realtà, ma il male che certe pellicole producono nell’inconscio dei nostri giovani è incalcolabile. Non si deve mai dimenticare che film, telefilm e anche i reality si propongono ad una platea vastissima verso la quale è doveroso il rispetto.

Chi è preposto alla vigilanza dovrebbe darsi davvero una vigorosa regolata e dare ai nostri giovani, dei modelli meno distruttivi e violenti.

Ma questi pseudo censori, non hanno figli ? Hanno presente l’importanza del loro ruolo ? Per favore, ponete un argine a certi spettacoli che non hanno proprio nulla di buono da proporre. Forniamo esempi da imitare e indichiamo strade percorribili! I nostri giovani lo meritano !

--------------------------------------------

domenica 7 novembre 2010

Puntualità : Un doveroso segno di rispetto

-----------------------------------------------

Ma, essere puntuali significa spesso...

perdere un sacco di tempo aspettando chi è in ritardo !

-----------------------------------------

venerdì 5 novembre 2010

Centellinando la vita..

Giornale di Brescia 8 novembre 2010
Il Giornale ..............9 novembre 2010
-------------------------------------------
Consapevole e grata, centellino la vita. Sorrido al nuovo giorno con lieto stupore. Carezzo con lo sguardo, gli alberi, il cielo, il mondo. Quel nero silenzioso che, vicino al parcheggio, spera “in un aiutino” mentre due innamorati si baciano più in là. Quel ragazzo che corre, il vecchio che va piano, la mamma che sorride al bimbo e ai suoi perché. L’aria che vien da fuori, il tepor della casa e la mia solitudine che chiamo libertà. Guarderò nello specchio il mio volto segnato e poi, teneramente, mi sorriderò. muccina

------------------------------------------

mercoledì 3 novembre 2010

Il dovere di non demordere.

-----------------------------------------------

Università di Bologna 1969: sul muro dell'aula Carducci uno studente aveva scritto

"Non voglio un posto nella società.

Ma una società nella quale valga la pena di avere un posto”

Bellissima frase che presuppone fiducia e voglia di contribuire. Mi auguro che questo giovane di allora abbia dato il suo tangibile contributo anche costruendo un famiglia unita e attenta ai valori e – a quarant’anni da quel giorno – potrà dire di aver fatto la sua parte, egregiamente. Per costruire una società “sana” quelli come lui dovrebbero essere la quasi totalità degli individui. Ma constatare che non è così che vanno le cose, non dev'essere il mortificante alibi per non dare il meglio.

-------------------------------------------------------------------

lunedì 1 novembre 2010

Novembre.

su LIBERO del 3 novembre 2010
------------------------------------------------------
Novembre, si annuncia come da copione. L’aria arruffa le foglie che giacciono a terra, vulnerabili. Pedoni infreddoliti transitano frettolosi e il ritorno al nido è più allettante. I profumi (prosaici ?) dei cibi che cuociono lenti, identificano un sottile adescante richiamo.

Una manciata di lucenti castagne e un foglia d'alloro nell'acqua salata bollicchiano piano e dalla cucina effondono un profumo che sa di nostalgia. Quella latente, insabbiata, voglia di intimità si fa imperiosa, si effonde, pervade. E’ novembre.

-----------------------------------------------