sabato 28 aprile 2018

iO CI PROVO !

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Giornale di Brescia 27 aprile 2018
Lettere al Direttore
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 Voglio provare a rasserenare i cuori, ma pur sapendo che mi assumo un compito gravoso, tenterò di distrarre la vostra attenzione dall’attualità per portarvi con me, indietro nel tempo. Molto indietro , addirittura quando io avevo quindici anni e imperversava  la guerra. A quel tempo, sentivo mia madre che guardando me i mia sorella sussurrava “povere figlie, chi sa cosa ne sarà di loro ? Finirà questa guerra infame? ”  E intanto scorrevano gli anni tra privazioni e rinunce fino al 1945. Intorno a noi  macerie, case distrutte, ferite ancora aperte,ma tanta voglia di ricominciare. Arrivò così un relativo benessere , il boom economico e la rinascita. Per questo oggi, con la crisi  e il malessere generale, la sfiducia, la delinquenza e il fenomeno dell’immigrazione, il traffico,  l’inquinamento, sento qualche nonna che guarda i nipoti e ripete le stesse parole che allora uscivano dalle labbra di mia madre. Ma ce la faremo anche stavolta. Guardo i giovani, quelli con le magliette sporche di fango, quelli sulle Ambulanze, guardo la parte migliore della società e continuo a sperare. Ce la faremo ! Con questo augurio vorrei vedervi affrontare il domani con uno stato d’animo rivolto a giorni migliori! Renata mucci - Brescia

martedì 24 aprile 2018

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Da ieri, mi ronza nelle orecchie una banale parodia dell'Iliade che recitava :
" Un giorno Orazio Coclite burlette giù dal ponte e si fece una brignoccola su la romana fronte ! "
Ah, la memosia ! Roba di 75 anni fa. E non mi ricordo cos' ho mangiato ieri !
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sabato 21 aprile 2018

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Se già di mattina indugia nell'aria il languor della sera...non ti stupire : è già primavera !

mercoledì 18 aprile 2018

Il cuore pulsante della casa.

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Giornale di Brescia 17 aprile 2018 -Lettere al Direttore
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Quando io ero bambina, la cucina era il centro per dell’intera famiglia. Era il luogfo del ritrovo e lì si sostava, sempre piacevolemte. Il tavolo era grande e consentiva a me e a mia sorella di svolgere i compiti di scuola, mentre la mamma compiva  il quasi  quotidiano miracolo che sue le mani esperte realizzavano. 

Mentre noi sbirciavamo curiose, lei faceva scivolare,  una  alla volta le uova fresche   nella farina bianca e impastava alacremente fino ad ottenere una palla liscia e bionda per dare inizio alla fase più attraente e concreta. Stendere l’impasto col mattarello, fino ad ottenere una sfoglia larga e sottile, uniforme leggera e miracolosamente resistente che veniva poi arrotolata. 

A quel punto, le sue  mani disadorne, che sapevano di pulito, brandivano un grosso coltello affilato e con una velocità  infallibile tagliava le fettuccine, tutte millimetricamente uguali e disfaceva  poi quelle strane matassine per posare sul panno bianco le invitanti tagliatelle. All’altro lato del tavolo, papà leggeva il giornale e comunicava a mamma le notizie salienti. 

Insieme, in  cucina, serenamente e - in quell'accogliente, rassicurante atmosfera gli sguardi erano più eloquenti delle parole. 

Renata Mucci - Brescia
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martedì 17 aprile 2018

O zappatore

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Traduco il senso di questa canzone, così come posso, ma poi leggettela nel testo tale quale e ne coglierete la bellezza grande espressa napoletanamente

LO ZAPPATORE
Felicissima sera a tutti questi signori incravattati, a questa comitiva così allegra d' uomini scik e donne ben truccate. Questa è una festa da ballo, tutta per divertire sti signori - io che son sceso su un somaro , senza chieder permesso pure io ballo ! Chi sono ? che vi importa, ho aperto mla porta e sono entrato. Musica musicanti fatevi onore !
Stasera, in mezzo a questi uomini eleganti balla un contatino zappatore. No, signor avvocato, non prendetevela, io per fare di voi un signore...ho zappato e sto zappando ancora - notte e giorno. e sono due anni, due, che non scrivete un rigo a casa mia, vossignoria si vergona di noi mentre io mi vergogno di voi. Su, ditelo a sta gente che sono un parente e non mi può cacciare.
Mucica muscanti è bella l'allegria e adesso chiedo scusa a tutti quanti se ballo e piango dentro casa mia. Tua mamma se ne muore, lo sai che tua madre muore e ti chiama . Meglio se ti insegnavo a fare lo zappatore che lo zappatore non si scorda la mamma ! Ti chiama ancora "gioia" e avvolta nel suo scialle nero dice "mo torna o core mio, viene a cogliere l'ultimo sospiro"
Chi sono ? a voi che guardate io sono il padre. Io sono il padre e non mi può cacciare. Sono un faticatore e mangio pane e pane zappo la terra e questo Ti fa onore. INGINOCCHIATI E BACIA QUESTE MANI !


Testo Zappatore
Felicissima sera a tutti questi signori incravattati, a questa comitiva così allegra d' uomini scik e donne ben truccate. Questa è una festa da ballo, tutta per divertire sti signori - io che son sceso su un somaro , senza chieder permesso pure io ballo ! Chi sono ? che vi importa, ho aperto mla porta e sono entrato. Musica musicanti fatevi onore !
Stasera, in mezzo a questi uomini eleganti balla un contatino zappatore. No, signor avvocato, non prendetevela, io per fare di voi un signore...ho zappato e sto zappando ancora - notte e giorno. e sono due anni, due, che non scrivete un rigo a casa mia, vossignoria si vergona di noi mentre io mi vergogno di voi. Su, ditelo a sta gente che sono un parente e non mi può cacciare.
Mucica muscanti è bella l'allegria e adesso chiedo scusa a tutti quanti se ballo e piango dentro casa mia. Tua mamma se ne muore, lo sai che tua madre muore e ti chiama . Meglio se ti insegnavo a fare lo zappatore che lo zappatore non si scorda la mamma ! Ti chiama ancora "gioia" e avvolta nel suo scialle nero dice "mo torna o core mio, viene a cogliere l'ultimo sospiro"
Chi sono ? a voi che guardate io sono il padre. Io sono il padre e non mi può cacciare. Sono un faticatore e mangio pane e pane zappo la terra e questo vi fa onore. INGINOCCHIATI E BACIA QUESTE MANI !

Felicissima sera
a tutte 'sti signure 'ncravattate
e a chesta cummitiva accussi allera
d'uommene scicche e femmene pittate
chesta e' 'na festa 'e ballo
tutte cu 'e fracchisciasse 'sti signure
e' i' ca so' sciso 'a coppa sciaraballo
senza cerca' o permesso abballo i' pure
chi so che ve ne 'mporta
aggio araputa 'a porta
e so' trasuto cca'
musica musicante
fatevi mordo onore
stasera miezo a st'uommene aligante
abballa un contadino zappatore
no signore avvocato
sentite a me nu ve mettite scuorno
io pe' ve fa' signore aggio zappato
e sto' zappanno ancora notte e ghiuorno
e so' duje anne duje
ca nun scrive nu rigo a casa mia
vossignuria se mette scuorno 'e nuje
pur'i mme metto scuorno 'e 'ossignuria
chi so' dillo a 'sta gente
ca i' songo nu parente
ca nun 'o puo' caccia'
musica musicante
ca e' bella ll'alleria
i' mo ve cerco scusa a tuttuquante
si abballo e chiagno dint' 'a casa mia
mamma toja se ne more
o ssaje ca mamma toja more e te chiamma
meglio si te 'mparave zappatore
ca o zappatore nun s''a scorda 'a mamma
te chiamma ancora "gioia"
e arravugliata dint' 'o scialle niro
dice "mo torno core 'e mamma soia
se venne a piglia ll'urdemo suspiro"
chi so vuje mme guardate
so' 'o pate i' songo 'o pate
e nun mme po' caccia'
so' nu faticatore
e magno pane e pane
si zappo 'a terra chesto te fa onore
addenocchiate e vaseme 'sti mmane.

lunedì 16 aprile 2018

Pensiero del giorno

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Voglio "i poteri" !
Voglio un mondo buono, un mondo di pace.
Voglio godere del Paradiso che, potenzialmente, è in terra 

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mercoledì 11 aprile 2018

In morte di Teresa Zanini.

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Ho saputo con ritardo del luttuoso evento e ti dico soltanto :"R iposa in pace dolce Signora !"
E mentre scrivo il pianto bagna il mio volto perchè ti voglio bene cara Teresa, anche per la tua allegra e sorridente discrezione. Volerti bene è stato facile sai Teresa, perchè eri disponibile all'ncontro e il tuo sguardo ridente era un dolce invito alla gioia. Forse, quando sapevo di poterti incontrare, non me ne rendevo conto, ma adesso che non ti rivedrò, a fianco della tua Augusta sempre attenta e affettuosa sento, prepotente, tutta la forza di questo sentimento che si permette,adesso di essere evidente e grato. A te, giovane signora dal cuore antico un saluto e un abbraccio, ma non ti lascio teso' !
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sabato 7 aprile 2018

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7 aprile. E’ il compleanno di Mauro il mio unico figlio. Premuroso, ma riservato nei sentimenti , mi dimostra in mille modi – concretamente – il suo affetto e, naturalmente il mio sorriso stamattina è tutto per lui insieme al mio riandare.
Lo rivedo con il grembiulino bianco all’asilo e, più grandicello, nell’approccio con il mondo della scuola fino al raggiungimento del diploma. Il mio ragioniere innamorato, che disegnava cuori con, all’interno il nome Ambra che è diventata la mia amatissima nuora.
Me lo coccolo con lo sguardo le decine di mattinate in cui sostiamo in Poliambulanza per gli interventi ai miei occhi malati . Osservo i suoi capelli imbiancati e il suo sguardo affettuoso che mi incoraggia nei momenti difficili. Nato il 7 aprile del 1950, il venerdì Santo dell’Anno Santo ha dato origine alla mia tribù con due figlie, mamme adesso dei miei sei pro/nipoti.
Nonno assiduo e partecipe non usa faceboock e non mi leggerà quindi, il suo carattere schivo non si adombrerà leggendo queste parole affettuosamente grate.
Con la complicità dei miei amici virtuali, lasciamelo dire : “Ti voglio bene caro Mauro, ma tanto tanto,

mercoledì 4 aprile 2018

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....e sento in bocca, dolce amaro, il sapore del caffé .....

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lunedì 2 aprile 2018

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La pasqua al mio paese è una bellezza.
Apre i balconi al cielo spalancato
disegna con pastelli di allegrezza
la primavera che seduce il prato.
La pasqua sveglia i fossi e le fontane
a risciacquare e stendere emozioni,
tira la corda a tutte le campane,
insegna agli usignoli le canzoni.
La pasqua al mio paese è un sogno bello
vieni a vederlo, ti apro il mio cancello.
e.a.n
--PASQUA ! In18 seduti per il pranzo in cascina più i quattro carissimi De Fazio (mamma, papà e due picinì) verso le 16 per caffè. colombe e cioccolato delle uova di Pasqua.Dai sei mesi ai 91 anni La festosa tribù al completo più quattro nipoti virtuali senza portafoglio. Sole, gioia e tanto buon umore.-----------------------

domenica 1 aprile 2018

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Non è un "pesce d'aprile", ma è una bella, vera Pasqua di resurrezione che, speriamo, porti serenità e pace ovunque !
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