giovedì 10 aprile 2008

Dissertazioni sulla FEDE

L'incontro con la Fede - chiaro sinonimo di amore - é un privilegio. E, come l'amore, credo di averla vagheggiata fin dal primo vagito. Da adolescente chiedevo di essere confessata come gli uomini, esternamente al confessionale per avere una risposta alle mie domande. Ho pregato, mi sono dedicata ad approfondimenti storici che mi hanno frastornata ancora di più. Poi ho accettato la grande verità. incontrare l'amore o abbracciare la fede, non dipenderà mai da elucubrazioni di cervello. Sono prerogative dell’anima, SONO DONI, PRIVILEGI. Detto e constatato ciò mi sono attenuta a regole morali di onestà e rettitudine, anche di disponibilità e sacrificio che offro a Dio e a me stessa nel percorso della vita e che saranno con me al momento del congedo. Ma considerato che mi sento un viandante che vaga senza sapere qual'é la sua meta trascrivo questa breve, intensa poesia :

Quella vecchietta cieca che incontrai
la sera che me persi dentro ar bosco
me disse: “Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, che la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò na voce,
fino là in fondo dove c’é un cipresso,
fino là in cima dove c’é na croce.”
Risposi : “Sarà...ma trovo strano,
che me possa guidà chi nun ce vede!”
La cieca me pijò la mano e sospirò :
”Cammina...” Era la Fede !
Trilussa

11 commenti:

jasna ha detto...

Bella ... A volte la fede ti fa fare passi da gigante... Non so se ho mai pregati Dio seriamente... credo di essere cattolica, ma non ho molto le idee chiare... Però quando mia figlia ne è uscita bene dalla sua nascita così prematura ho ritenuto giusto ringraziare chi di dovere.... grazie Renata per la tua berla , oggi colorita di un dialetto.... Buona giornata

Renata ha detto...

Jasna, il tema della fede è - di per sè - appassionante. Quello che sconcerta è constratare nelle persone che si dichiarano credenti, la mancanza di aderenza ai dettami della Chiesa.Conviene guardare a chi, lotta e si adopera costantemente per il prossimo. Queste, credenti o no, rappresentano e praticano una forma encommiabile di religiosità. Buona serata

aeo ha detto...

La fede è cieca ma io lo sono ancor di più... a volte sono pure sordo!
La fede è un dono che non tutti sono in grado di vedere.
Però concordo con renata. E mi viene in mente il libro "Le cronache di Narnia" di C.S. Lewis, nell'ultimo capitolo Aslan dice (premetto rapidamente che lewis si è convertito da adulto ed è diventato un cattolico fervente e le cronache son intrise di riferimenti biblici, aslan è Dio o Gesù, la contro parte si chiam tashbaan). Aslan dice "tutto quello che avete fatto di buono, lo avete fanno in nome mio; tutto quello che c'è di cattivo lo avete fatto in nome di tashbaan".
Credo che queste parole siano piuttosto eloquenti!
Un abbraccio.

aeo ha detto...

Dimenticavo, se non ci si legge prima, renata cara ti auguro una serena nottata, il letto è pronto e le coperte pronte ad essere rimboccate, il latte è sul comodino.
Un abbraccio ^_^

Renata ha detto...

Angelo, un bell'intervento il tuo. Ma allora sei anche colto!(;-))) Ti abbraccio e ti ringrazio per le premure che rendono dolci le mie notti. Però il Lindor.....

Renata ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
silvia dell'isola ha detto...

Compimenti! I tuoi pensieri sulla ricchezza hanno trovato spazio sul più importante quotidiano della città e approvazione nei lettori. Brava.Inoltre:
"Chi crede nell'immortalità si goda la sua fatica in silenzio, non ha nessun motivo di darsi delle arie." Questo lo dice Goethe.
Io invece credo nel sogno di un Cielo e per me Dio è l'invisibile evidente.E, non dirlo a nessuno,ma io ogni sera lascio un po' di spazio sul cuscino per il mio angelo personale.E' bello pensarlo. ciao buona notte e.a.n.

Renata ha detto...

Silvia !Un fragoroso battimani, nel più entusiastico dei modi. Grazie! e che ne dici di un abbraccio stritolante ? E di un lancio di stelle filanti ? e del mio affetto ? Buona notte nella tua splendida oasi di verde, di vigne, si pratoline, di silenzio? Buona notte!

aeo ha detto...

più che colto direi corto!
;)

silvia dell'isola ha detto...

. La speranza appartiene soltanto a quelli che, non credendo in Dio, disperatamente tentano di salvare l’uomo come valore. C’è sempre grande gioia per un bambino che nasce, concepito nell’amore, però si dice soltanto “Felice come una Pasqua” per chi ha attraversato tutto il travaglio della sua esistenza e si incentra nella gioia festiva della resurrezione. E’ il punto di arrivo e lì si riparte per portare l’annuncio nella certezza che al di là di ogni morire, la vita trionfa nella bellezza, nella bontà e nella gioia.
Io spero che un coro di angeli mi porti là da dove sono venuta.Follia? Adoro essere folle.

Renata ha detto...

A Silvia, che lascia un posticino (prima che la colga il sonno) sul suo cuscino per l'eventualità vi si posi il suo Angelo Custode, dedico il mio affetto. Conosco la profondità del tuo credere. So della tua fede profonda. Ne abbiamo parlato, ricordi? E so che ogni tanto mi raccomandi a LUI. Con un ambasciatore della tua forza anch'io trovo pace.