martedì 13 ottobre 2015

Lei, é la mia Ketti.

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Ci provo,  con caute speranze perché  non sarà possibile descrivere fedelmente ciò che un cane può offrire affettivamente. Ma come ho detto, ci provo. La mia Ketti pesa un chilo e mezzo, capigliatura compresa. E’ biondo/chiara e ha due occhietti vispi e attentissimi a captare sensazioni e mosse, anche impreviste. E’ paziente in maniera commovente e sa aspettare quieta un attimo di attenzione. Quando poi le si dedica l’attesa carezza si offre fiduciosa, pancino all’aria a godere intensamente dell’agognato compenso affettivo. Ketti ha un morbida cuccia accanto al computer e un’altra accanto al mio letto e se nel corso della notte avverte un colpo di tosse o un movimento inconsueto, salta sul letto e si accoccola morbidamente in modo da sentire uno stretto contatto con me . Il suo corpicino caldo, il suo cuoricino che pulsa sono più efficaci del Lexotan. Di giorno mi segue in ogni mossa e sollecita la mia attenzione quando deve “liberarsi” ed essere accompagnata sul terrazzino dove ha i suoi servizi. Ci  facciamo compagni, nella normalità e nella trasgressione, specie quando ci concediamo il bocconcino proibito. Ketti è la mia affettuosa convivente e manifesta una sensibilità sorprendente perché indubbiamente non è solo materia. Nelle varie occasioni manifesta  paura,  si nasconde oppure si offre all’affetto. Ketti è questo e molto altro ancora. In sintesi, lei è
la mia Ketti !

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