mercoledì 29 luglio 2009

L'insalata non nasce al supermercato !

La Stampa 17 luglio 2009
LIBERO il 23 luglio 2009
Giornale di Brescia il 23 agosto 2009
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Dopo le legittime rimostranze di un imprenditore agricolo, che non si sente equamente remunerato, ho sentito l’esigenza di elogiare l’importante ruolo di chi sa trarre nutrimento per sé e per tutti, dalla Terra !
E’ vero, si dovrebbe parlare di più di un argomento basilare come quello dell'agricoltura. Lo faccio volentieri perché per me è relativamente facile. Infatti, ho vissuto per anni in cascina dove l'educazione sessuale era lasciata all’evidenza e gestita con naturalezza.
Nei campi o nelle stalle con la mucca in calore, il galletto con le sue frenesie, il puledrino che scalciava già prima di venire alla luce. Il parto della mucca assistita dal contadino che si svelava gentile nella collaborazione. Tutto sotto gli occhi interessati dei bimbi e dei ragazzi, pronti a “dare una mano”.
Ricordo il dipanarsi lento delle stagioni con l'attesa di “quei piselli teneri” di “quelle zucchine dolcissime”, delle prime ciliege. E a favorire e spiare tutto ciò il contadino che scrutava sempre il cielo. Quel cielo che poteva mandare alla malora sacrifici di mesi, con levatacce prima dell'alba e tanta fatica.



Rivivo la festa del raccolto, e poi la vendemmia e tutto un tradizionale suggestivo rituale che onorava il lavoro del contadino, dell'agricoltore. Scuro, rugoso, ma con una luce particolare negli occhi e la soddisfazione nell’anima. Lui che sapeva offrire una carezza gentile alla rotondità del pomodoro, il sorriso al grappolo d'uva e il dilatarsi delle narici per cogliere il profumo di quelle pesche disuguali, nostrane.



Tutto ciò grazie ad una coltivazione amorevole e purtroppo scarsamente compensata. Ne parlo con partecipe commozione, ma devo frenare l'impeto perché molto ci sarebbe ancora da evocare. Invece concludo ringraziando per l'ascolto offerto all'argomento e alla mia nostalgia.
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2 commenti:

riri ha detto...

Ciao Muccina, quello che dici è vero..io amo la campagna e so cosa significa lavorarci..i miei vicini di casa avevano una cascina bellissima ero sempre emozionata quando entravo nelle stalle o provavo a mungere una mucca, non c'erano segreti ed era bello stare lì a guardare la nascita di un puledro..se ci fosse stato il telefonino :-) non avevo nemmeno una macchina fotografica, ma ricordo i cesti di frutta raccolti con le nostre mani arrivare a casa mia..bè, mi davo da fare come potevo ed il pagamento era in natura....
Ciao dolcissima e nostalgica Muccina, ci si immerge da te, nel passato, però ora ci sono questi bellissimi agriturismi..prima o poi andrò di nuovo --sono grandi emozioni:-) Bacio

Renata ha detto...

Cara RIRI, come hai intuito non c'è malinconia nel mio rivivere. Ma GIOIA !

Mi ritengo, come te, FORTUNATA per aver vissuto una pagina irripetibile e sono lieta di ricordare questa deliziosa, appagante sosta in cascina. T.V.B.