giovedì 16 luglio 2009

Donne e donnine.

---------------------------------------------------
Ho copiato per tutti noi : da La Stampa del 16 luglio 2009 , l'editoriale dei lettori nei suoi punti più significativi.

Se una donna diventa una finzione.

Una donna con capelli allungati dalle extension, occhi resi azzurri dalle lenti a contatto usa e getta, nasino «rifilato», labbra gonfiate dal silicone, così come gli zigomi e i prorompenti seni che escono dalla scollatura. Casomai addome e glutei scolpiti da liposuzione oltreché dal pilates. Ah, unghie posticce... e statura resa posticcia dal tacco 12.
Forse questa persona travestita da top model ha giocato, da bambina, a fare l’indossatrice, o l’attrice o qualche altro personaggio del jet set, così come un tempo si giocava alla casa, a mamma e bimbo, alla scuola, ci si travestiva con i vestiti della mamma e ci si ritrovava a fare poi, nella vita reale, le stesse cose che si erano recitate nei giochi, da bambini.
Oggi la recita si estende nel tempo, scavalca il reale, si sovrappone alla vita e non si sa più come siamo, come saremmo, sotto tutta questa finzione. Ci fingiamo belli, ricchi e felici, ostentiamo allegria, e per farlo meglio beviamo magari un po’ troppo, per dimenticare i nostri difetti cancellati con finanziamenti girati senza fattura a chirurghi, a parrucchieri che segnano «solo la piega» sulla ricevuta fiscale e noi, con rabbia contenuta, lasciamo fare... almeno ci siamo tolti uno sfizio.
Vestiamo e trucchiamo le nostre bambine come queste mamme, con lo smalto alle unghiette, le mêches ai capelli, le minigonne a vita bassissima da cui escono panciotte che hanno da poco abbandonato il pannolino. Incominciamo il travestimento, incominciamo l'inganno. Chissà però se si inganna di più la gente che ci osserva o si stordisce la nostra mente insoddisfatta e vuota?

GIANFRANCA FRA 59 anni, biologa in pensione, Torino
-------------------------------------------------------------

10 commenti:

riri ha detto...

sai già come la penso, mia cara Muccina, questo rincorrere pure utopie di immagine e bellezza esteriore rende tutto un pò squallido..a volte queste bambine vorrebbero essere solo "piccole" ..soddisfare i desideri di genitori frustrati, è terribile, colpa di una tv becera? Ma dove sono i genitori di una volta?
Ti abbraccio.
Sono un pò preoccupata..quando vedo queste bimbette ai giardini vestite come "bambole"...qualcuna poi riuscirà a ragionare con la propria testa un giorno?

Elsa ha detto...

... ciao Dolce, io la penso come Riri, alle volte rimango basita...
Certi il sociale non aiuta, dovrebbe la famiglia in primis... loro forse non si rendono conto... sembrano omologate.
Un abbraccio
Elsa

Kaishe ha detto...

Bel post.
Con un contenuto quantomeno preoccupante.
La società impone modelli discutibili... ma i genitori non discutono più e, se già non sono loro gli ideatori, consentono tutto, in ogni modo decisamento troppo.
Come ci diceva il prof. di pedagogia "Dire NO implica di dover spiegare perchè e di dover sopportare musi lunghi e lamentazioni varie... ma aiuta a dare il giusto valore alle cose".
Gli altri educatori non sempre hanno voglia di spendersi più di quanto si debba fare.
Come catechista io cerco almeno di spiegare che ci sono luoghi, tempi e occasioni diverse.
A scuola non si va bardate come per l'addescamento.
Alla Messa non si viene con le stesse "svelature" che ci si consente in piazza.
Sovento mi sento dire che sono "soprpassata"...
In effetti - a quasi 53 anni - proprio ieri sera mi sono depilata le sopracciglia per la prima volta nella mia vita...

Aliza ha detto...

quanto è triste e vero, cara muccina, soprattutto triste.
Quando ero giovane Fromm proponeva alla riflessione: "Avere o Essere?".
Oggi riflettiamo su "Avere o apparire?" e tutto questo ci toglie il piacere e la libertà di Essere. Cosa ci riempirà?? per non essere svuotati di senso e di realizzazione??
parlo della nostra società...abbagliata dalla ricchezza e dalla moda...con l'anello al naso in definitiva. Come se qualcuno avesse deciso per questa generazione un destino di schiavitù: cioè non riflettere, fa di tutto ma non ragionare con la tua testa.
Commento a tinte fosche?...mi dispiace a volte sono un pò pessimista, ma mi riprendo subito.
Voglio avere fiducia nell'uomo e spero che si ribelli e che usi testa e cuore in opposizione al possedere e apparire.
Buon fine settimana cara muccina e
un abbraccio A

Renata ha detto...

RIRI - Sapevo che avresti apprezzato l'approfondimento. Siamo arrivate alle Barbi che sono "letterine o veline" in miniature ed hanno subito il Big Jans a corteggiarle. Sono bambole quelle ? Mah !
................................

Cara Elsa, hai ragione i bimbi non sono certo responsabili. Ma una situazione che non privilegia il buon senso offre un panorama un po' sconfortante. Buona serata.
---------------------------------

KAISHE - Sei nella fase centrale del vivere e lascia me nel recinto degli eventuali sorpassati. Ma lasciami dire che tutto ciò che affermi nel tuo commento è giusto e apprezzabile e poco importa se non è condiviso da tutti. Mi auguro che il tuo dire inviti almeno alla riflessione. Grazie per essere passata di qui. Buona serata.
---------------------------------

Cara ALIZA, anch'io ho intatta la fiducia in un futuro migliore, anche perchè ci sono state sempre punte estreme nei comportamenti umani. Troppe preclusioni o troppo lassismo. Dai troppi No ai troppi SI, ma ci sarà il ripensamento, anche se in questo momento i fatti sono molto deludenti. Una bella serata e una buona nanna.

Lucignolo ha detto...

Ognuno di noi,
ognuno,
singolarmente ma insomma tutti,
siamo legati a qualche debolezza,
comunichiamo in qualche modo personalità e umori tramite la nostra esteriorità.

Chi può stabilire la forma giusta ?

Se è vero, come è vero, tutto quanto postato e commentato, dovremo comunque porci qualche dubbio sul nostro modo di giudicare, solo da un'esteriorità.

Sono forse pieni di valori altri uomini e altre donne, solo perchè vestiti consoni e così apparenti, solo perchè non appariscenti, solo perchè anonimi a prima vista ?

Erano dunque cattivo esempio i capelloni e i figli dei fiori degli anni 60, davvero a posteriori si può pensare questo; o oggi siamo più sereni nel giudicarli e chi effettivamente può dire come fossero e cosa volessero esprimere singolarmente, fuori dai luoghi comuni.

Insomma voglio portare alla vostra attenzione l'idea è che: si stigmatizza la massa in base all'esteriorità, ma ogni essere umano andrebbe indagato singolarmente; e da questo, lasciare aperta l'interpretazione.

Credo, forse ingenuamente, che l'esercitare un esorcismo per sfuggire a se stessi, ha il medesimo valore in ogni uomo o donna, a prescindere dalle forme con cui lo si attua.

Fosse anche solo perchè altrimenti mi sentirei reazionario e "ben pensante".

Non c'è forse "corresponsabilità al sistema sbagliato" anche da parte nostra se nell'approccio alle persone ne valutiamo solo l'esteriorità ?

I costumi che non piacciono, hanno tutti il loro risvolto psicologico, anche nelle motivazioni di coloro a cui non piacciono... (svisceriamo ?).

Però, usi e costumi cambiano nonostante noi, e non crediate,
faccio fatica anche io a interpretare,
le mega-tette, le facce deformi ma anche i piercing e i tatuaggi...
e aggiungo, fino alle bottigliette di birra vuote poste in file lungo il marciapiede.

Senza pretese, solo un'altra possibile prospettiva da cui rielaborare.

Buongi Buongi

Renata ha detto...

LUCIGNOLO - Eccola qui la sintesi !
-------
Non c'è forse "corresponsabilità al sistema sbagliato" anche da parte nostra se nell'approccio alle persone ne valutiamo solo l'esteriorità ?
-------

Le riconosci le tue parole, vero Luca?. Gettano un fascio di luce su una inconfutabile verità.

Dopo di ché difendo un mio radicato convincimento.

Se nudi, siamo tutti pressoché uguali, affidiamo all'abbigliamento l'incarico di distinguerci. e ci riusciamo, ECCOME !

Ma appena torniamo nudi,ci ritroviamo l'essenziale uguaglianza.

L'alterazione fisica intervenuta chirurgicamente è cosa diversa.

Siamo al solito SEMBRARE anziché ESSERE.Lo facciamo anche con l'abbigliamento, ma restiamo nell'ambito del "costume" della tradizione, dell'epoca.

Mi sono intorcinata un po' perchè il tema è interessante ed ha molte sfaccettature.

A presto.

Kaishe ha detto...

Buongiorno Renata.
Ci siamo già incontrate e salutate, ma volevo lasciarti il mio "buongiorno" anche qui...

Kaishe ha detto...

Renata... ri-ciao!
Ho fatto una piccola ricerca per la curiosità che mi hai risvegliato sul termine "Mandi"...

Renata ha detto...

Kaishe- quindi sei colta e puntigliosa Bene, splendido binomio ! Documentarsi per arricchire il sapere è cosa rara e stupenda. Mi dirai l'esito ?. Sono curiosa anch'io. Grazie.