domenica 26 luglio 2009

Scuola - Il ritorno alla meritocrazia.

pubblicato da LA STAMPA il 27 luglio 2009
col titolo "Il valore del pezzo di carta"
Il Giornale - 29 agosto 2009
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Un docente di latino e greco racconta un episodio che sarebbe sconcertante se non fosse dimostrativo dell’annunciato degrado che - con attività ininterrotta e corrosiva - è arrivato al punto di rottura.
Afferma il Professore “Nei bagni del mio Liceo ho letto coi miei occhi, la confessione di un anonimo studente che , con l’arroganza dell’impunità, ha consegnato, a futura memoria, a un muro dei gabinetti: «Ho preso la maturità senza conoscere nemmeno un verbo greco».
Se uno studente arriva a vantarsi, con evidente orgoglio, di un simile risultato, è chiaro che si è toccato il fondo. Era prevedibile che il voto politico e la promozione ad ogni costo avrebbero finito con il premiare l’inettitudine, favorendo i furbastri.
Si è così portato avanti un’altalenante comportamento che tutto era fuorché formativo dell’individuo. Fortunatamente pare ci sia un ritorno a valori quali l’impegno, la buona volontà e l’abolizione di vergognose scorciatoie, che favorivano l’accesso nel mondo del lavoro a professionisti impreparati e del tutto deludenti.
Se il ritorno alla meritocrazia sarà costante ed effettivo potremo sperare che il famoso “pezzo di carta” ritorni ad essere l’attestato di meriti comprovati ed effettivi. E io credo che ci siano validi motivi per ritrovare la speranza.
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6 commenti:

pia ha detto...

Prima di scremare gli studenti, occorre scremare i professori...

riri ha detto...

Ciao Muccina, è un argomento spinoso, da una parte ci sono alcuni professori poco motivati, dall'altra studenti con pochissima voglia di apprendere e formarsi..la scuola così com'è non mi piace..assolutamente..sarebbe da cambiare, metodo di insegnamento, partecipazione più attiva e coinvolgimento degli alunni, chi ama il proprio lavoro di formazione lo fa con enfasi, è difficile non lasciarsi rapire..
Ti abbraccio, buona domenica e grazie.

Renata ha detto...

Giustissimo, cara PIA. Speravo fosse chiaro che dicendo "scuola" intendevo in primis coloro che dovrebberoi agire da "educatori"
Buona domenica.
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RIRI Il medico e l'insegnante dovrebbero considerarsi missionari.Entrambi gestiscono il futuro dell'umanità.
Speriamo, dai !
P.S. Hai ricevuto la ricetta delle "melanzane Otello"? Un bacione.
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riri ha detto...

Si, cara Muccina, ho ricevuto interessante ricetta che metterò sul mio blog a disposizione di tutti. Grazie.
ps. l'ho già messa in atto.
Baci e grazie.

Lucignolo ha detto...

Se studiare passa ormai per un "funzionale a", iniziato molti anni fa con teorizzazioni sulle specializzazioni e quell'idea che il mondo del lavoro voglia un certo profilo, poi divenuto qualcosa di più vago, "devi esser duttile, pronto ad adattarti", cosa può fregargliene di sapere i verbi di greco, ha raggiunto lo scopo... step successivo, risparmiandosi qualcosa che nessuno ha saputo fargli apprezzare.

Forse se smettessimo di prepararli al mondo del lavoro, magari prepararli solo al mondo, uno migliore però, tornando indietro a cercare un bagaglio culturale lasciato chissà in quale stazione.

Non possiamo barattare la lenta agonia di un sistema scolastico con un 5 in condotta, veramente mi sembra il ritorno dell'uomo nero.
(Sai che paura)

Scherziamo, fuori i soldi e le risorse !

Poveri figli, poveri professori, costretti a sopperir con le loro misere energie ad un sistema che ci vuole tutti ignoranti e consumatori.

E poi perché la scuola dovrebbe esser differente, se ci deve preparare al mondo del lavoro di oggi, mi sembra che sia in linea in fatto di meritocrazia.

I ragazzi ci guardano, occorre rammentarselo, sempre !


...un po' di sfogo, scusa.

Ciao Renatuzza ;)

Renata ha detto...

Ciao LUCIGNOLO ! Insomma, ti leggo sempre con piacere ! Cerco le perle e...le trovo.

Buona serata e buona settimana, affettuosamente. renatuzza.