sabato 26 luglio 2008

Della "decorrenza dei termini"

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Ho l’abitudine di leggere alcuni quotidiani.... attentamente, ma quasi mai completamente. Li metto da parte e li sfoglio di nuovo prima di eliminarli. Ho appena rivisitato IL GIORNALE dell’11 luglio c.a. e mi ha lasciato, ancora una volta, basita un titolo :
Faida del Gargano – Accusato di 13 delitti: scarcerato.”
sottotitolo “Presunto sicario torna libero per decorrenza di termini”.
Un commento E’ chiaro che la giustizia, un questo caso non adempie al suo ruolo e offende il cittadino in quanto tale. La legge evidentemente prevede un periodo di tempo entro il quale si devono svolgere tutti gli adempimenti atti a confermare le accuse o sollevare l’inquisito da ogni sospetto e coinvolgimento.

Ma capita ahimè troppo frequentemente che i termini trascorrono senza esito alcuno con il risultato che assassini come Guido (quello del Circeo), Scattone e Ferraro sono liberi, mentre i parenti delle loro vittime si consumano nel dolore.

Dove sei “Giustizia”? Sei sempre stata in precario equilibrio, ma attualmente stai immergendoti nel limo profondo e la tua navicella è in pericolo. C ‘è – a difenderti - qualche ottimo Magistrato che ancora si ritiene “al servizio della Giustizia”, ma chi assume disinvolti atteggiamenti adatti a “vivre le jour” dovrebbe riflettere su questo colpevole comportamento.

Ingiusto, offensivo come l’esito della vana decorrenza dei termini. La mia, è la voce di una cittadina qualunque che si unisce e interpreta il disagio di molti.
r.m.
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4 commenti:

calendula ha detto...

Buonasera, sono perfettamente daccordo con te, è aggiungo, che non solo molto spesso la decorrenza dei termini per i processi produce effetti devastanti, ma anche la facilità con cui si premiano i detenuti utilizzando libetà vigilata e permessi premio, non riesco a dimenticare che uno dei massacratori del circeo tale Angelo Izzo,sia uscito in permesso premio e abbia massacrato una donna e sua figlia, per fare un favore ad un compagno di cella, quando ho letto la notizia, ho provato uno sgomento incredibile, non riesco a farmi una ragione del fatto che ci siano persone che hanno così poco rispetto per la vita, da toglierla per divertimento, per fare un favore.... capisco che i giudici siano oberati di lavoro, ma penso che una persona che si prende la responsabilità di giudicare qualcun altro debba sapere e accettare che il suo più che un mestiere sia una missione.

stellastale ha detto...

sapessi quante volte ho scritto di gente uscita così... magari accusati di reati meno gravi.. ed è sempre una rabbia!!
più che al lodo alfano pensare a una riforma della giustizia che stringa i tempi processuali, ma soprattutto investiment per dotare procure e tribunali delle risorse, non solo economiche, necessarie potrebbe aiutare

ps: ti va se ci linkiamo?

Renata ha detto...

CALENDULA - Che dire ? Siamo davvero, anche in tema di Giustizia in una barca che fa acqua da tutte le parti.Ma io sono un'inguaribile ottimista e...continuo a sperare. E plaudo agli ottimi magistrati che ppure ci sono. Per fortuna ! Grazie per l'ottimo intervento.
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STELLASTALE - Ecco in cosa spero, in una riforma che stringa i tempi processuali e in tutto ciò che enunci anche tu nel commento. Ma Uomini, ci vogliono uomini consapevoli e onesti, saranno sempre questi i cardini. Grazie e buona conclusione di domenica.

stellastale ha detto...

sei tra i miei link! non credo di dover aggiungere altro