giovedì 24 luglio 2008

Con l'abbigliamento .....ci presentiamo.

pubblicato su LIBERO del 9 agosto 2008
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Nelle case chiuse di buona memoria e oggi per le strade della prostituzione, l'abbigliamento di un certo tipo è sempre stato una componente dell'adescamento e della provocazione. Assimilato all’intento di “far vetrina” per vendere, proponendo come merce....il corpo !

Soltanto se questo principio è condiviso, posso proseguire quindi non mi resta che sperare che lo sia.

E affermo che l’eccessiva esibizione, nella quotidianità dovrebbe essere evitata. Pantaloni a vita bassa che appena coprono il pube, scollature che poco lasciano all’immaginazione li vediamo per strada in filovia, negli uffici, a scuola e suscitano comunque perplessità e in qualche caso e fortunatamente anche disapprovazione.

Penso che qualche “avance” indelicata è quantomeno prevedibile. E in discoteca dove i giovani cercano incontri facili ? Quale può essere l’effetto della provocazione?

Mi è stato rimproverato di usare frasi che evocano il malevolo “se l’è cercata” ! E a ciò mi ribello con forza, specie quando il prezzo pagato è la violenza che non si giustifica MAI.

L’aggressività, il sopruso, il dispregio, la violazione, la brutalità, sono chiari attributi della delinquenza e non hanno attenuanti.

Insisto invece sul fatto che tutto ciò che rasenta l’eccesso, nel comportamento, nel trucco, nell’abbigliamento può costituire turbativa e dovrebbe essere gestito con opportuni accorgimenti.

In Chiesa e a scuola, in ufficio o nel tempo libero ci si adegua. Sarebbe bene ricordarlo, ogni tanto.


La civetteria garbata, l’eleganza, la femminilità, la discrezione sono pregi che non hanno niente a che vedere con la sfrontatezza e con l’ostentazione.

Troverò qualcuno che condivide ?! r.m.
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12 commenti:

Lucignolo ha detto...

Questo punto di vista, evidentemente rivolto al mondo femminile, lo trovo terribilmente "maschilista".

Siamo pieni di casi in cui anche senza alcuna ostentazione troviamo vittime di soprusi.

Quindi il problema è altrove...

Buongiorno !

Renata ha detto...

caro Lucignolo, non voglio parlare solo di provocazione, ma di lesione della privacy.

Una Donna non dovrebbe "regalarsi" a chiunque.

Parlo di riservatezza e magari anche di classe.

Non sono riuscita a spiegarmi, evidentemente.

Felice di leggerti, sempre.

mistral ha detto...

Cara Renata, mi trovi totalmente dalla tua parte, condivido la tua posizione e sono la prima a sostenere che la femminilità non la si dimostra esibendo in toto il nostro corpo, è sufficiente usare alcune semplici "astuzie" che per secoli sono state alla base del corteggiamento. Riallacciandomi al tuo precedente post,affermo con forza l'esigenza di una famiglia alle spalle dei nostri giovani, come potrebbe mia figlia apprendere l'importanza dell'abbigliamento se sono io la prima ad andare in giro vestita in maniera sconveniente. Non deve essere la scuola, se non successivamente come supporto, ma la famiglia ad educare il figlio, condurlo a capire la pericolosità delle droghe, devo essere io, in primis,con il mio esempio, come genitore ad Educarlo e portarlo attraverso il proprio convincimento a capire l'erroneità di certi comportamenti. Certo non è semplice, me ne rendo perfettamente conto, e nessuno nega che il mestiere di genitore, oggi più che mai, sia il lavoro più faticoso e totalizzante del pianeta. Mai come oggi, siamo chiamati a questo ruolo con la consapevolezza che esso riveste.
Un abbraccio affettuoso

Anna ha detto...

Concordo sul buon gusto, l'eleganza e la classe. Che, per altro, sono cose innate o che, al massimo, si acquisiscono per educazione familiare. Detto ciò riconosco a tutti il diritto di mostrarsi come desiderano.Se consideriamo poi che i modelli odierni sono quelli che sono, io non mi meraviglierei più di tanto. Purtroppo la TV ed i media e la nostra classe governante hanno contribuito in maniera rilevante all'imbarbarimento dei costumi.La riservatezza non fa parte della nostra era. Il nostro stesso presidente del consigio ci sbatte in faccia le sue conquiste di donne che, oltre a "regalarsi", si vendono per tornaconto personale.
Il "se l'era cercata" non mi trova affatto concorde. Ritengo che ogni donna abbia il diritto di ostentare ciò che vuole e non per questo sentirsi di leggittimare atti inconsulti da parte degli uomini. Portando il discorso all'iperbole, sarebbe come dire che i gioielleri non possono esporre la loro preziosissima merce in vetrina perché istigherebbero e leggittimerebbero il ladro che è in noi.Se li derubano,se l'erano cercata.....

GlitterVictim ha detto...

Ho frequentato un corso di difesa personale nel quale abbiamo esaminato le statistiche del "molestatore tipo" ma soprattutto della "molestata tipo", ti semprerà strano sapere che è molto più probabile che venga aggredita la classica "topina di biblioteca" che non la sciantosa "cubista del celebrità".

L'abito non fa il monaco e a quanto pare neanche la preda. L'abbigliamento è personale, dipende solo dal buon gusto.

E comunque è sempre valida la regola: GUARDARE E NON TOCCARE!

Renata ha detto...

che rabbia,impotente!E fa cos' caldo! sparite le risposte attente che vi avevo dedicato. Pazienza!--------------------------------------
MISTRAL. Sono contenta della condivisione, ma voglio vedere cosa c'è di buono in concetti diversi dai nostri. intanto a te un grande grazie e ricambio l'abbraccio affettuoso.-----------------------------------------------
ANNA - Sei una interlocutrice interessante anche perché mentre da un lato riconosci a tutti i diritto ad esibire, dall'altro parli di imbarbarimento dei costumi.
Sul "se l'era cercata"(frase odiosa) credevo di essere stata chiara. NIENTE giustifica la violenza!
Sull'esempio del gioielliere che esibisce "per vendere" ma prevede il peggio munendosi di vetri antiproiettile e di ogni idoneo accorgimento, ci sarebbe da approfondire. Sempre sorridendo e sempre con il desiderio di migliorarmi. Grazie per il tempo che hai dedicato all'argomento. un besito.
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Glittervictim. Interessante, l'esito della ricerca sulla "molestata tipo". Ho imparato qualcosa di cui tener conto e che potrebbe (lievemente) modificare il mio pensier0. Comunicare è sempre un arricchimento. Ti leggo con piacere.

Anonimo ha detto...

...io, invece CONCORDO PIENAMENTE su quanto hai scritto, non certo per piageria -non ne sono il tipo- ma per ferma convinzione...te capì..?
Arianna

Manolita ha detto...

Carissima,
grazie per aver trattato quest'argomento; grazie per avermi fatto sentire meno sola con il mio punto di vista, che con mio grande piacere è anche il tuo.
Avrei molto da dire ma, comunque, niente di mio potrebbe aggiungere molto a quanto detto e risposto (ai commenti) da te! Di sicuro le buone qualità di una donna, anche quelle fisiche, non si vedono di più se vengono esposte senza pudore e senza rispetto per se stessa.
Concordo con te, quindi, perfettamente.
Scusami il commento al volo.
Un fuerte abrazo para ti mi querida amiga. Hasta pronto!

stellastale ha detto...

mi sento ovviamente chiamata in causa... per quell'acussa sul "sel'è cercata". provo a spiegarmi meglio come te penso che la violenza non sia mai giustificata da una minigonna
e come te credo che l'abbigliamento debba essere sempre adeguato al luogo in cui ci si trova. io trovo intollerabili i bermuda in ufficio o le canotte mostra-muscoli-tatuaggi a scuola, ricordo un mio collega dell'università che si fece cacciare da un esame per come era vestito! il buon gusto tocca sia i maschietti che le femminucce

Renata ha detto...

Che meraviglia !

Posso rispondere cumulativamente ad ARIANNA, ZAHXARA e STELLASTALE perchè siamo certamente in sintonia.

E un grazie per il tempo che avete dedicato a quest'argomento che ha una sua importanza da qualunque parte venga esaminato.

E a tutti, col cuore, "buena vida".

calendula ha detto...

Buona sera, capisco il suo punto di vista, ma lo condivido solo in parte, la vita di una donna è fatta di tanti momenti diversi, quando avevo 16 17 anni, usavo anche io l'ombelico scoperto, e magari ora ripensadoci era inadeguato, ma ogni donna nella fase della crescita ha bisogno di conferme, anche lo sguardo di un ragazzino può contribuire a sentirsi bene con se stesse, poi si cresce, e si hanno conferme anche a livello mentale, maturando si acquista un equilibrio, che ci permette di non aver bisogno di essere notata a tutti i costi per sentirsi bene,e allora ci si veste in maniera più discreta, ( se ci fa caso ci si trucca anche in maniera meno pesante ), le donne che vestono in maniera molto appariscente, sono magari in cerca di un equilibrio che non hanno ancora trovato, anche in questo la famiglia è fondamentale, i miei genitori ( scusi se parlo sempre dei miei ma ci amiamo moltissimo) mi hanno sempre detto tu sei bellissima, dentro e fuori, mi hanno convinta con il tempo, e ora io mi vedo bella, senza bisogno di spogliarmi. Forse le donne che vede sono donne che cercano l'equilibrio che sono insicure, che hanno bisogno di amore... e a volte anche uno sguardo di un uomo aiuta!
Spero di essermi fatta capire, quando mi lascio prendere sono un po ingarbugliata !!!Buona serata
a presto
ps: Ho letto i suo commento su Ilona Staller... la ricordo come una pagina molto brutta della politica italiana.
Ancora buonasera

Renata ha detto...

CALENDULA !non darmi del lei, per favore!Sento che ti viene naturale perchè sei naturalemte gentile, ma io desidero tenerti vicina a me...confidenzialmente. Il tuo commento sull'abbigliamento "non fa una piega". Tutto realistico e pacato con venature dolcissime. Grazie di essere passata a trovarmi. Io non gironzolo molto sui blog(come vorrei) perchè già lavoro tanto qui da me e poi vedo delle belle farfalline negli occhi e devo staccare. una carezza mentre fai la nanna. A presto.P.S. Si Jlona Staller...stendiamo un velo pietoso.