domenica 25 maggio 2008

Quando la parola "bamboccione" non esisteva.

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Corriere della Sera 30 gennaio 2004 “La testimonianza”
Brescia Oggi 12 gennaio 2004 titolo “Le lezioni della vita”
Giornale di Brescia 12 gennaio 2004 titolo “Il privilegio di lavorare”

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Ho avuto il privilegio di lavorare sempre - nonostante tutto - con gioia forse perché, un diverso contesto generazionale, mi ha costretto ad affrontare subito, circostanze fortemente deludenti. Avevo 14 anni quando la mia mamma, mi ha messo davanti a precoci responsabilità: “Hai il diploma di terza media e puoi lavorare. Sai che è necessario anche il tuo contributo e mi spiace perché so cosa vorresti, ma la vita è anche questo.”

Non mi ha abbracciato, non ha indorato la pillola. Avevo già intuito questa realtà, ma io coltivavo diversi, appassionanti interessi, volevo conoscere, mi sentivo spronata a dare di più, leggevo moltissimo, volevo studiare. L’ho fatto in seguito, rubando tempo al riposo ma,le lacrime di quella notte bruciarono a lungo.

Ho cominciato il mio apprendistato (che si è rivelato utilissimo) presso un commercialista facendo un lavoro che non mi piaceva, ma al termine del primo mese di lavoro……. stringevo tra le mani la mia dignità, la mia indipendenza, il mio contributo al benessere della famiglia :

il mio primo stipendio!

Forse è così che si è mantenuto sereno il mio lungo percorso lavorativo, saldamente ancorato all’impegno, alla disponibilità e alla fiducia nella mia possibilità di essere autonoma, anche se non sono mancate delusioni e difficoltà. Molte persone mi hanno sfiorato… diverse, stimabili, mediocri, autorevoli, alcune ambigue, insignificanti, in qualche raro caso anche biasimevoli, però contribuirono tutte, alla mia formazione.

Sono stata fortunata perché non ho mai dovuto abdicare ai miei principi, ed ho raccolto alternativamente stima, ingratitudine, stupida cattiveria, affetto, insomma un po’ di tutto quello che passa il convento! Dopo essermi assestata nella conduzione di una associazione nella quale ho svolto pratiche fiscali, sindacali e di legislazione settoriale,non ho più sentito il bisogno di cambiare perché credo che in ogni prato ci sia la gramigna e che in ogni prato si può trovare un fiore.

Chi si sente di voltare pagina, troverà pascoli più fertili solo se i suoi occhi sapranno vederli, se le sue mani saranno pronte a coglierne i frutti e se le sue capacità li manterranno produttivi.
Certo sarebbe gratificante un mondo di lavoro e di vita che rendesse facile l’approccio con gli altri ma, quasi sempre, in concreto, si è costretti ad attenersi a ciò che afferma un saggio mònito :

"Se ti metti in gioco guarda le tue carte, perché con quelle devi giocare!" Al meglio….s’intende. r.m.

11 commenti:

salvo ha detto...

Cara Renata, leggo che anche la tua storia di vita non è stata facile, io sono convinto che la laurea più preziosa e quella conseguita dalle esperienze fatte durante la propria vita. Ora capisco perché sei tanto saggia, perché il tuo bagaglio di esperienze nel bene e nel male ti ha forgiata e ti fa essere quella che sei.
Un giorno o l’altro ti farò conoscere il resto della mia storia.
Un abbraccio affettuoso
Salvo

Renata ha detto...

Salvo- ho imparato che imparare è una conquista. Ho imparato a dare il meglio.Ho imparato a non aspettare riscontri e a non stancarmi di meritare rispetto. Ho imparato a capire che, a qualsiasi età, si può continuare a imparare. Ed è bellissimo.

salvo ha detto...

Renata, hai afferrmato una grande verità e te ne sono grato,
non si finisce mai d'imparare. Il nutrimento del nostro cervello è quello di incamerare continuamente informazioni e conoscenze e più ci nutriamo delle conoscenze, più ne cerchiamo, e per tanto che sappiamo, ci rendiamo sempre più conto di quanta ignoranza alberga in noi.
Allora avanti, altre comquiste di conoscenza ci aspettano.
Ciao Salvo

aeo ha detto...

Buon giorno avvenente renata, caffè? offro io! devo farmi perdonare il lungo silenzio!!!
vedo che hai riempito il foglio bianco :D

Sai che quello è stato un mio motto per tanti anni e, pur non ammettendolo più adesso, un po' lo è anche oggi. Quindi posso solo dirti che condivido in pieno.

Mai arrendersi, gettare la spugna, ma andare al massimo delle proprie possibilità....

Manolita ha detto...

Buon giorno carissima,
bè, vedo che anche questa volta il foglio bianco è stato colmato di oro e perle prese da quell'immenso tesoro che tu sei.
Un beso.

Renata ha detto...

Angelo dei boschi -Il caffè ci voleva ! Bentornato e, se vuoi, leggi ciò che scrivo a Zahxara. grazie !
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Zahxara - Mi spiace deluterti e deludere Angelo ma il foglio è ancora bianco. Riempirlo non vuol dire riproporre scritti datati. L'ho fatto per colmare il momentaneo vuoto usando le scorte. Non ho vinto.....ancora. Grazie Zahxara.

jasna ha detto...

saggia Renata...ciao un saluto

salvo ha detto...

Per Renata.
Il giorno e la notte
si rincorrono.
Il giorno per vivere
la notte per sognare.
Anche il sogno fa parte della vita e quindi viviamo in pieno la nostra
vita.
Ti auguro una notte piena di sogni
sereni e colorati.
Buona notte Renata-
Salvo

Renata ha detto...

Jasna ! Grazie per la gentile visita e per il saluto che ricambio.Buona notte serena
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Salvo. Anche a te grazie: Vado a nanna e cerco i sogni che mi hai augurato. Buona notte anche a te.
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aeo ha detto...

Renata cara, sarà pur vero che Riempire quel foglio non vuol dire riproporre scritti datati... ma io ottimisticamente vedo una persona che non si da per vinta e che comunque riesce a proporre qualcosa sì datato ma sempre attuale.
Forse non hai vinto ancora la guerra, ma il punto per la battaglia te lo sei aggiudicato...
mai arrendersi!

Buona notte mio castore... per te un bicchiere di latte e miele, un lindor e due pagine di un libro a tua scelta!

Renata ha detto...

Angelo! Che dire? Un ritorno trionfale il tuo, dopo il lungo silenzio. Un ritorno benefico e gentile che mi dà la carica,aggiungendosi agli amici mi che già mi sostengono. Hai ragione. Mentre l'estro latita, sfrutto le riserve. E' un modo per ingannare l'attesa. Grazie.