lunedì 10 luglio 2017

Ti ho cercato.


Da "La gazza Ladra" di renata mucci

Ti ho cercato

- ti ho cercato là dove una mano sacrilega uccideva un padre.
- ti ho cercato dove un bimbo indifeso subiva attenzioni, sporche, spregevoli;
- ti ho cercato accanto ad un uomo senza braccia che pur nella pienezza della maturità esibiva la sua menomazione mendicando
- ti ho cercato sgomenta nel reparto oncologico infantile dove bimbi incolpevolmente sofferenti eludono, con l'ingenuità dello sguardo fiducioso la loro tragedia personale.
E mi sono chiesta : Ma dove si posa il tuo sguardo? Dove? Vedi quello che vedo io? Vedi che a quel paradiso che ci è stato dato in sorte, vengono indirizzate ignobili e meschine finalità? Dove sta andando questa umanità composta da eroi, criminali, santi, intrallazzatori, geni, imbecilli, individui mediocri e persone eccezionali?
Quando la ribellione stava per cedere il posto alla sfiducia mi è parso udirti sussurrare: " Ti ho dato il libero arbitrio".
Ho creduto di capire e ho continuato a cercare.

Poi, inaspettatamente ...
- ti ho intravisto sull'ambulanza che mi trasportava nell'emergenza ed eri negli occhi amorevoli di una sconosciuta che mi regalava conforto;
- ti ho percepito nella mano che stringendo la mia, mi richiamava alla realtà.
- ti ho trovato nel sorriso di un ragazzo che, in una casa di riposo, regalava gioiosamente il suo tempo a un’ anziana signora.
- ti ho visto a fianco dei City Angels che aggirandosi nella notte soccorrono i miseri e disadattati.
- ti ho incontrato nella generosità di chi si prodiga senza compenso nell'emergenza e nella quotidianità.
- ti ho rivisto negli occhi di madri coraggiose.
- ti ho riconosciuto nella disponibilità di un amico, nella dedizione di unsegnante, in chi lavora con onestà, in chi si sforza di praticare quotidianamente la tolleranza.
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Dio! Tu sai che la natura umana è debole. E' facile dimenticare che il sole sorge ogni giorno anche per noi; è comodo investire altri di responsabilità che ci competono; è confortevole costruire un guscio in cui ripararci.

Ma finalmente ho imparato. Cercherò quindi di spaziare con lo sguardo senza mai dimenticare che dare spazio alla speranza e risollevarsi dopo essere finiti in ginocchio è possibile. Attiverò le inesauribili risorse di cui disponiamo e .......continuerò a cercarti là dove so di trovarti.
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