domenica 15 maggio 2016

Le cose più preziose, non sono in vendita

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Giornale di Brescia domenica 15 maggio 2016
block noiter di renata mucci

C'è furto e furto ! Recentemente, si è riaffacciato il ricordo di un furto che ho subito nel mio appartamento, nel 2006 in questi stessi giorni. E soltanto chi ha vissuto quest’esperienza può condividere lo sconforto e capire quanto può ferire la profanazione della propria intimità. Rientravo in tarda serata, dopo un conviviale incontro in casa di amici e mi sono trovata, sgomenta, davanti alla porta del mio appartamento spalancata ed evidentemente scassinata. Non mi dilungo sulle sensazioni del momento, nel constatare che mani estranee, sfrontate e incivili avevano offeso e oltraggiato tutto ciò che mi apparteneva, scaraventando a terra in malo modo, abiti e oggetti che non erano adatti a furto, ma mi piace ricordare che - constatato l’esito di quell’intrusione - ho telefonato alle mie due nipoti annunciando “ Ragazze. Vi hanno rubato tutto !” In effetti era tutta roba destinata a loro. Anelli scelti con cura, colliers preziosi e collane di perle. Mi sono salvata le capsule in oro, perché le avevo in bocca !. (;-) Non gioielli di famiglia, ma acquisti personali effettuati in tempi diversi con il sacrificio delle sospirate tredicesime. A distanza di tempo, attenuata l‘amarezza e lo sconforto, provo a dare spazio all’obiettività, Ed ecco la riflessione di oggi :
« Tutto quello che si può comprare con il denaro, quando è oggetto di furto è sostituibile, ma quando ti scippano la speranza, ti privano dei tuoi sogni, o calpestano l’innocenza dei bimbi, ecco che il furto sradica brutalmente ciò che conta veramente. Frantumando valori che - una volta strappati brutalmente – causano lacerazioni che sanguinano per sempre.»
Morale ? Tutto ciò che è veramente prezioso, non è commerciabile e non troverà mai spazio in una vetrina. remucci@alice.it

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