domenica 23 agosto 2009

Se fossi un cane.

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dal quotidiano Libero del 22 agosto 2009.
Tra le lettere leggo queste poche righe che trascrivo per voi.
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Se fossi un cane verrei accarezzato; se qualcuno mi dovesse abbandonare commetterebbe un illecito e chiamerebbero bastardo quel tale che si comporta come un animale. Se fossi un cane mi chiamerebbero amore, avrei un pasto, un posto; la sera nel parco perfino i miei escrementi sarebbero raccolti e chiamerebbero maiali quei tali che si comportano come animali. Se io fossi un cane sarei protagonista di almeno un programma settimanale; se qualcuno mi dovesse smarrire, la mia foto sarebbe affissa sui pali e sui muri di tutto il paese e se fossi un cane, piccolo, grasso, storpio e con una storia triste alle spalle, l’Italia si disferebbe pur di potermi adottare e chiamerebbero criminali quei tali che si comportano come disumani. Invece sono solo un clandestino. Solo.
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P.S. Oggi, non mi lamenterò per la troppa calura.
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4 commenti:

il monticiano ha detto...

Rena', chissà se uno dei miei nonni emigrato al di là dell'oceano, sarebbe stato capace di scrivere una tale cruda realtà?
In Sicilia gli era stato bruciato il raccolto perchè non voleva pagare il pizzo.

Renata ha detto...

Caro Monticiano, quante meschinità travagliano il nostro disastrato mondo! Che poi....si regge perché a bilanciare il tutto ci sono persone come tuo nonno, come te, come me e come tutta la brava gente che non fa notizia.
Ti manda un abbraccione la tua giovane amica Renà.

riri ha detto...

..basterebbe essere un pò "umani" ed avere memoria.... triste e vero..
baci Muccina

Renata ha detto...

Cara RIRI, triste lettera quella che ho riportato !
Ma...ben venga, se fa riflettere.
Ciao Riri. Un bacio