venerdì 27 giugno 2008

Pensiero del giorno - La gioia dello scrittore.

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Per lo scrittore la vera felicità consiste
nel riuscire a trasferire i sentimenti
al pensiero e il pensiero alle parole.

Thomas Mann scrittore 1875-1955 da La morte a Venezia
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4 commenti:

salvo ha detto...

I sentimenti più intimi restano gelosamente prigionieri della nostra mente, a meno che non siamo poeti, allora riusciamo ad esprimerli e decantarli. Per i non poeti i sentimenti restano prigionieri nel profondo dell'animo, a meno che non scatta la molla che è l'amore e allora tutti ci sentiamo poeti e facciamo uscire dal nostro profondo i nostri sentimenti.
Ciao Renata e buona giornata
Salvo

Gianna ha detto...

Ciao renata,salvo ha espresso molto bene il mio punto di vista.Buona giornata ad entrambi!

Aliza ha detto...

Quante volte sentiamo parole senza sentimento e senza pensiero che le nuova. Solo calcolo, convenienza, profitto per pochi. Mi piace, perchè, nell'ordine sentimento, pensiero e parola il risultato è la felicità vera. Io mi allargherei, perchè solo per gli scrittori?, non siamo tutti "scrittori" della nostra vita. Se riuscissimo a non aver paura di esprimere i nostri sentimenti, il nostro malcontento, saremo oltre che felici liberi??
Naturalmente questo vale per tutti, anche per mio marito. Saluti A.

Renata ha detto...

SALVO - tutto vero! Un caro saluto e grazie per l'attenzione costante.

Credo però che l'aforisma si riferisca agli scrittori di professione che spesso, nemmeno parlano di sè!

La loro felicità sta tutta nel coinvolgimento.

Gli altri si regolano assecondando pulsioni soggettive e diversificate.

Buona serata.
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Stella - Ti ho già risposto, parlando a Salvo.

Spero nella tua condivisione.

Anche a te grazie e buona serata.
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ALIZA -Parlando a Salvo spero di aver risposto anche a te.

Poi si tratta di capirsi e di voler estendere o meno il discorso.

Se restiamo nell'ambito dello scrittore di professione dobbiamo tener conto del soggetto, dell'inventiva, della creatività, degli eventuali spunti autobiografici.

In concreto, della professionalità che ri rivela efficacie se emoziona.

I comuni mortali, come me, hanno bisogno di minori requisiti. Bastano i sentimenti. Io credo.