venerdì 6 giugno 2014

Povera gente, lontana dai suoi in un Paese qui, che gli vuol male!



su Bresciaoggi dell'8 giugno 2014

Da qualche tempo, dal mio terrazzino, inizio il giorno con un “Ciao giovanotto!” rivolto ad un ragazzo di colore che siede sul muretto di fronte a casa mia. Solitario, pulito, sembra sereno e non chiede, ma sosta a lungo con una scatolina ai piedi, aperta in attesa di un obolo. Se gli faccio un cenno si alza di scatto ed esclama “grazie mama!” accettando felice il modesto contributo. 

Ma oggi l’amarezza mi riempie l’anima ! Due bulletti prendono a calci la scatolina e si divertono a vedere il loro sfortunato coetaneo, raccogliere le monetine sparse. Indignata urlo “Chiamo i Carabinieri, brutti stronzi!” ma loro si allontanano ridendo.

E, ancora una volta, apprezzo l’ottica che ha ispirato  Giuseppe Giusti quando – nell’ode “SANT’AMBROGIO”- riferendosi ai tedeschi che, all’epoca, avevano invaso la nostra Patria - li collocava tra “povera gente, lontana dai suoi, in un Paese qui che gli vuol male”  costringendosi a raddrizzare il tiro della sua viscerale avversione.

Sarebbe troppo semplice poter distinguere il bene e il male con il tramite del colore della pelle o dell’appartenenza geografica, ma non é così ed é doveroso ricordare che anche noi (in quanto emigranti) abbiamo esportato genialità,  tenacia e abnegazione assieme a tanta innegabile  criminalità. Proponiamoci di non dimenticare, por favor. E ricordiamo che l’amore, fa ricco chi lo elargisce. Mamma che rabbia ho in corpo oggi!

Partalete in casa, parlatene con i figli, con i vecchi astiosi, parlatere, vi prego ! 
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