sabato 28 giugno 2014

Gay pride

Bresciaoggi - 2 luglio 2014
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Tutti sappiamo che la strada dell'emancipazione omosessuale è cosparsa di derisione e di disprezzo palese, corrosivo e lacerante. E anche di vittime ! E' logica conseguenza la ribellione che è spesso enfatizzata e scorretta, ma merita comprensione. E' quindi auspicabile il raggiungimento di un sereno equilibrio che dovrà essere contemporaneo ad un'apertura mentale che, ancora oggi, trova barriere difficili da abbattere.

Nessuno va in piazza a sbandierare l'orgoglio etero/sessuale perché questo stato non ha fatto vittime, non è mai stato contestato, non è stato oggetto di disprezzo e non è mai stato discriminante.
Al contrario, l'omosessualità invade le Piazze per chiedere ciò che le è dovuto : accettazione, rispetto e visibilità. Ma è vero che spesso esagera e offende il comune buon senso perché OSTENTA. Cosa sbagliatissima in più la necessità di sbandierare le sue preferenze sessuali che devono essere rispettate e vi ogni campo. Ma questo stato di cose è superabile e mi auguro che nessuno sentassute con la discrezione dovuta all'intimità personale e ai sentimenti che ne derivano.
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