venerdì 18 marzo 2011

No all'autodistruzione.

---------------------------------

E ora di passare alle energie alternative.

LIBERO 16 marzo 2011

Ecco un’ invocazione che dovrebbe risuonare alta nell’etere per raggiungere i potenti della terra ed ogni singolo individuo per dire no all’autodistruzione che procede nell’indifferenza di una umanità prostrata davanti alle esigenze del dio denaro. No al nucleare. SI alle fonti alternative. SI alla riduzione anche individuale dei consumi e – se vogliamo ridurre stabilmente le polveri sottili senza arrivare alla danza della pioggia - veniamo al traffico cittadino.

Basterebbero bus navetta e normali, veloci nei passaggi e gratuiti o a prezzi irrisori, e sarebbero in molti a lasciare a casa o nei parcheggi periferici la loro vettura. I costi ? Sarebbero recuperati dalla sanità che assorbe ingenti risorse per il dilagare delle malattie respiratorie et similia. Comunque, tali costi, dovrebbero essere classificati alla voce “ Spese sociali imprescindibili.”

Piste ciclabili estese su tutto il territorio, incentivazione del trasporto su rotaia, ferrovie efficienti, anche questo aiuta, ma mentre io parlo da mamma, nonna e cittadina dovrà essere la competenza specifica a trovare mezzi idonei ad evitare sprechi in ogni settore della quotidianità.

Qualcuno troverà criticabile e magari fantasiosa l'espressione di un semplice desueto buon senso, ma non potrà negare che un impegno serio, mirato e costante è necessario per ristabilire l’equilibrio con la terra, l’atmosfera, la vita.

muccina

-------------------------------------

2 commenti:

umberto ha detto...

Approfitto (aspettandomi,giustamente,una 'seconda'tirata d'orecchi,come mi sembra di aver detto altra volta) di questa pagina per fare una semplice osservazione,sul tema,anche se di ALTRO tipo. Ancora due giorni fa,per es.,l'on. Formigoni, che sembra un genio quando parla ( e che io,cattolico,criticai su blog Famiglia cristiana anche quando difese Berlusconi, e quando scrisse quella lettera ,sempre con tale finalità) ad anno zero, per limitare la critica degli anti-nucleare ,ripeteva: ma in Giappone c'è stato un terremoto ECCEZIONALE, uno tsunami tra i più terribili ... come dire: non meravigliamoci di quello che è successo ( non era prevedibile,ecc.). Pierino,risponderebbe: e la "natura",la "realtà" non può essere eccezionale? O siamo noi ad esserlo se pretendiamo che il buon Dio faccia rimanere sempre tutto secondo le nostre stime? Lo stesso discorso (in analogia) vale per i paesi che si sono buttati sul nucleare: non predomina l' "eccezione" del Dio denaro, del progresso che deve avanzare sempre senza limiti ( sempre di più,sempre di più)? Certi "bisogni" li creiamo noi: giustamente se il progresso ( come si diceva anni fa,quando io ero più giovane, al tempo dei figli dei fiori, di non pochi preti contestari,ecc.) fosse a misura d'uomo ... anche le fonti eneregetiche potrebbero essere meno "esigenti", con maggior attenzione,promozione, ricerche, sviluppi della tecnologia per fonti alternative,rinnovabili. Se non fosse successo quello che sta ancora succedendo in Giappone, i leader europei, e del mondo intero, oggi si preoccuperebbero,come in Germania, di fare controlli accurati , revisioni,sospensioni di nuove costruzioni, centrali,ecc?. TERMINO: che differenza trovi tra COSTORO e i bambini che non ascoltano i consigli (degli adulti e dei genitori) e c'è bisogno che picchino il naso per terra per capire che avrebbero dovuto ascoltare? Certo che gli ambientalisti,antinucleari, ecc. venivano,vengono,sfottuti ... perfino un referendum ( del 1986) ... ,e se fosse vinto quello dell'estate prossima diranno che ci si è espressi sotto condizionamento (emozione) della paura. Io ho già scritto altrove su questo tema dell'emozione. Ben venga, verrebbe da dire.

Renata ha detto...

Indubbiamente interessante l'esposizione, ma la tirata d'orecchi è d'uopo!

Sintesi...por favor. Ma per farmi perdonare la ruvida chiarezza, ti abbraccio forte. muccina.

Sul risparmio, la sobrietà e il razionamento della risorse sto scrivendo qualcoso. Hai proprio ragione. E' lì che bisogna puntare per salvare la vita.