sabato 12 marzo 2011

L'urlo !

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Terremoto e paura in Giappone La gente in strada. Allarme tsunami: onda da 10 metri. Migliaia i morti. Interrotti i collegamenti aerei e ferroviari, Paese in tilt.”

La notizia è di oggi e consuete per me, sono ogni volta le reazioni dell’anima. Siamo abbarbicati su questo globo terracqueo costantemente inquieto e noi (chi più, chi meno) ci reputiamo intelligenti. Nel regno animale, indubbiamente superiori. Allora, cosa aspettiamo a dimostrarlo ? I fenomeni naturali e le malattie non bastano ?

No, evidentemente considerando l’odio che costantemente serpeggia e inquina. Quindi fabbrichiamo armi letali, mine antiuomo e armi distruttive di ogni genere. Senza vergogna,caparbiamente. Come la usiamo la nostra presunta superiorità, la nostra intelligenza, il nostro libero arbitrio ?

Io non trovo risposte, ma guardo con gratitudine alla folta schiera dei Giusti che operano tra di noi con generoso altruismo e spero nella loro forza silenziosa e costante che ha consentito, fin qui, l’equilibrio di questa disastrata umanità.

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4 commenti:

umberto ha detto...

Chi mai proporrebbe una simile riflessione ( in sintonia con la saggezza antica,quando la mente umana, che "percepiva" la caducità della natura umana di fronte alla minaccia delle forze della natura, scavava a fondo nel problema del senso della vita) ad es. su un giornale o su una rivista che orienta e condiziona i propri lettori? Stonerebbe come "moralismo" sorpassato, non più adatto all'uomo supertecnologico così superficiale quando esce dai propri schematismi mentali. Ma c'è un altro aspetto che tralasciamo: l'assuefazione. Vittime,distruzioni... è toccato agli altri. Allora: in tempo reale vediamo,siamo informati,siamo aggiornati ... ma quei nostri fratelli, le vittime, per entrare nei nostri cuori hanno bisogno che trascorrano anni luce. E se lo stesso dovesse valere per la schiera dei giusti?

Renata ha detto...

Caro Umberto, la "saggezza antica" non aveva a disposizione i mezzi di oggi e quindi non poteva essere contrastata.
Ai nostri giorni, invece, è necessario che l'urlo del saggio diventi un boato e ciò può avvenire soltanto se si farà sentire più alta e insistente la voce del buon senso.
Se io e te siamo in sintonia e molti altri lo sono, ecco che allora, non tutto è perduto.
Queste sono le cose per cui vale la pena di scendere nelle piazze.
Il giardino dei Giusti ha un terreno ancora fertile. Ne sono certa. Non rinunciamo a sperare.

riri ha detto...

Cara muccina, sono daccordo, esiste ancora gente pronta a cambiare le cose, spero esploda una "saggezza moderna".
Un bacio

Renata ha detto...

Ciao RIRI, bentornato al tua cappello rosso.
Tornando al tema, lo sai, io ho sempre fiducia nell'umanità, ossia in una parte di essa. Ma sono i governanti che possono e devono. Noi però, possiamo spronarli e dobbiamo farlo sempre e a gran voce.
Buona settimana a te e al caro Nicola DOC.