martedì 23 giugno 2009

Lettera a un'amica.

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Bresciaoggi del 23 giugno 2009- il contributo.
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Abbiamo tutti una persona, più o meno vicina, alla quale vorremmo scrivere una lettera come quella che segue. Io l’ho fatto, quasi con amore.
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Mi rammarico davvero quando mi scopro intollerante verso la teoria del lamento. E mi riferisco a quella lamentosità colpevole che impedisce di apprezzare privilegi che non devono essere ignorati.
E così ho reagito male. Ma tu hai l’hai provocata la mia reazione con quel tuo enfatico sproloquio sulla tua perdita di memoria, sui dolori cronici che sono corredo dell’età. Perché non solo te ne lamenti, ma ne fai la drammatica componente delle tue giornate. Ecco perché vorrei esortarti ad esaminare la tua condizione con obiettività : situazione economica nella norma, stato di salute (che pur presentando disagi compatibili con l’età) può considerarsi accettabile e contesto affettivo appagante. Certamente i figli vivono la loro vita com’è nel loro diritto, però non hai motivo di preoccuparti per loro o per la loro salute (ed è già molto). Sei intelligente ed è perciò che la mia ribellione di fronte alla tua visione catastrofica del vivere si è manifestata.


Ma come ? Hai un’età rispettabile quindi le aspettative di efficienza dovrebbero ridimensionarsi e - accertato che i tuoi inconvenienti sono tutti riconducibili alla nomale usura - vanno accettati cercando di sdrammatizzare. Aiuta, sai!Ciò che di negativo ci disturba non deve ossessionare fino a tradursi in abituale lagnanza e dico abituale perché ho avuto occasione di incontrarti frequentemente e sempre la lamentela affiorava con connotazioni preoccupanti. E’ doveroso, a mio avviso, ricordare che la nostra situazione è privilegiata! Quante sono le persone che superati i settanta, settantacinque anni si ritrovano sempre con piacere in occasioni che attestano affetto e simpatia? Quante sanno di poter tornare nelle loro confortevoli case dove il confort materiale è tangibilmente presente? Quante persone possono affrontare serenamente costi di una gestione normale ? Ma insomma vogliamo renderci conto dei nostri privilegi e comportarci conseguentemente? Cosa aspettiamo a capire che accettare le negatività che l’età impone deve essere considerato un dovere?


Che diritto abbiamo di considerarci diversi da chi soffre, da chi vive quotidianamente il disagio di un reddito insufficiente, da chi non ha nessuno a cui rivolgersi, da chi non ha più amici? Gli acciacchi ci sono, la perdita di memoria c’è, i dolori ci danno poco respiro, ma abbiamo ancora la possibilità e la voglia di reagire. Ci ritroviamo sempre con piacere e ci vogliamo bene! E allora? Sorridiamo delle nostre piccole deficienze e guardiamo riconoscenti ai nostri trascorsi, a ciò che abbiamo fatto di buono ripromettendoci di fare ancora e sempre il possibile per non dimenticare che sta peggio di noi.Concludiamola il più tardi possibile, la nostra vita, affrontandola ogni giorno dignitosamente. Otterremo maggiore ascolto lasciando affiorare la piacevolezza del dialogare e se soffocare la voglia di lamentarci risulta difficile, consideriamo che rovesciare sugli altri il fardello delle nostre pene non ce le toglie di mezzo. E allora?


Cara amica, nella mia reazione c’è senz’altro un po’ di insofferenza, ma c’è soprattutto il desiderio di cercare sempre la parte rosa del panorama. Perché aiuta, aiuta davvero. E voglio un’attenuante anche per la mia insofferenza ai lamenti quando sono monotoni e ripetuti. Pensi davvero che il mio sorriso rispecchi una privilegiata situazione nella salute, o sotto il profilo economico e anche in quello affettivo? Siamo concrete: c’è un bel fardello che attende tutti e nessuno ne è esentato. Cosa facciamo? Ne parliamo continuamente? Parliamo solo di questo? Per favore, dimentichiamoci un po’ di noi.

Per favore! Parliamo d’altro!
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20 commenti:

Alessandra ha detto...

UAO!!!
WOW!!!
MITICA RENATA!

^_____^

Lucignolo ha detto...

Visto che il lamentarsi è "Sport Nazionale", qui oggi siamo tutti sotto schiaffo !

Eppure sento anch'io questo lento decadere, lo sciamar le forze, l'abbandonarmi degli entusiasmi per le piccole cose belle che tutti i giorni trovo mio malgrado, un papavero al bordo della strada, un sorriso del bimbo in carrozzina, un invito a prender un caffè, un come stai detto preoccupato, un saluto da lontano con la mano, la pasta che ho scolato al dente, il quarto d'ora di sonno in più rubato alla veglia, il canale 2 e 4 che finalmente non vedo più !

Ed un'amica che sbotta, ti afferra le spalle e ti scrolla forte, come albero di ciliege, con l'esortazione a far cadere quei quattro frutti che ancora ci sono, certi della loro dolcezza, fosse anche solo per l'illusione del provarci a vivere.

In fin dei conti è stato sempre così, cavar il meglio del poco che abbiamo, fintanto che andiamo in cerca d'altro, sperando nel meglio.

Dunque, parliamo d'altro, che dite, aspetto a comprar il decoder ?

No, perchè un sottile piacere ci stà a non veder più Fede !

;) Ciao Renata ! Bella sferzata.

Lucignolo ha detto...

Spezzo comunque una lancia per il sacrosanto "diritto al mugugno",
segno di civiltà sulle antiche galere.
Che se disposti a pagare possano lagnarsi !

Manolita ha detto...

Splendida Renata!
Di questo tuo post ne faremo migliaia di locandine che affigeremo ad ogni angolo delle nostre città perchè, non solo gli ultra settantenni, ma anche tanta gente con molto meno vissuto la smetta di guardare solo verso terra, quasi in una anticipazione della discesa dentro di essa, ma alzi lo sguardo al mondo intorno ed ai cieli infiniti perchè la vita merita di essere vissuta pienamente fino all'ultimo respiro.
Ancor di più se "inconvenienti sono tutti riconducibili alla nomale usura"!

Un applauso alla muccina!!!!!!!!!!
Besitos..........

Manolita ha detto...

Per Lucignolo:
Che ogni tanto ci sia un momento di "riposo" è sacrosanto e normale.
Importante è avere qualcuno che ci scrolli se non ci si scrolla da soli!

Trovo interessante non avere più tanta televisione intorno; deciderai con calma se ricominciare comprando il decoder.

Un forte abbraccio e le mie scuse alla padrona di casa per aver usato il suo spazio per commentare il commento..........
:-)

Renata ha detto...

ALESSANDRA, gRAZIE ! hO VOGLIA DI PASSARE A TROVARTI E MI CONCEDERò PRESTO QUESTO PIACERE. uN ABBRACCIO.
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LUCIGNOLO ! che piacere il tuo sereno, amichevole intervento. Avevo in me un po' di disagio perché il post è lungo e temevo nella noia del lettore, invece......
Mi piace il tuo pensiero per il delizioso, fragile papavero e per il sorriso di un bimo o per un caffé assieme: Ma il tocco della pasta scolata al dente é dolce, sa di casa, di cose pulite, semplici, essenziali.
Per il decoder non so nemmeno io cosa fare, ma per il momento tiro a campà.
Su Fede non commento. Mi sempre di infierir su un uomo morto.

Abbraccioni e un camioncino di besitos.
P,S, Avverso il mugugno se sono io la destinataria. Sono già impegnata a dimenticare le mie rogne. Quindi "poetà".
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MANOLITA querida. i nostri pensieri sono sempre in totale armonia, ma è bello sentirtelo dire e per quanto riguarda Lucignolo, prenditi tutto lo spazio che ti serve perché ne sono sempre felice.

Si merita davvero condivisione e apprezzamento. Non parla per passare il tempo ed ha sempre cose da dire.Belle da ascoltare
Fai, fai, !

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riri ha detto...

Cara Muccina, lo copio ed incollo, ai giardini, per le strade, nei negozi, al mercato, dove c'è un lamento continuo, dove si dimentica che c'è gente che sta molto ma molto peggio..Un giorno un'amica mi disse che non era giusto pensare a chi stesse peggio di lei, voleva pensare a chi sicuramente versava in migliori condizioni, ma questo non le è servito, anzi ha peggiorato il suo mugugno, allora bisogna godersi quello che si ha, fossero solo briciole, alzarsi e respirare insieme a chi ci vuole bene...sapere che è un dono la saggezza raggiunta, la maturità...ed anche star soli dona nuova forza, perchè soli non si è mai....Ti abbraccio forte e grazie:-)

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Veramente un bel post, saggio e incoraggiante: ognuno merita e dovrebbe vivere la propria vita dignitosamente fino all'ultimo secondo....

Renata ha detto...

RIRI, ho premesso di aver scritto quella lettera "quasi con amore" perché è la pura verita. Le persone esclusivamente concentrate sui loro guai....si fanno il vuoto intorno perché la capacità d'ascolto già è scarsa, se poi deve essere offerta per non portare sollievo diventa davvero irritante. Sono contenta di trovare anche in te condivisione perché davvero mi sentivo un po' cattivella e intollerante. Ti abbraccio forte.
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Blessing, sei molto gentile e mi fa tanto piacere quando passi da me e, per non ripetermi vorrei che tu leggessi la mia risposta a RIRI perchè le mie parole sono sincere e spero incontrino la tua approvazione.
Grazie Blessing e buona nanna.
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manufatto ha detto...

Ciao Renata,
bellissimo e molto utile, il tuo commento!
dopo averlo letto mi sono fatta qualche conto: stasera mi ha telefonato mia madre e ho passato diverso tempo lamentandomi e poi - par conditio, par conditio.. - ascoltando le sue lamentele. Nel pomeriggio avevo rintracciato un'amica per consolarla un po' del fatto che da qualche giorno si sta lamentando.. figlio bocciato a scuola .., ma non era un'azione gratuita, avevo un paio di chicche lamentose anch'io da confidarle..Intanto stamattina, nell'hotel in cui lavoro, una cliente che comunque può permettersi 15 giorni di vacanza si avviava alla spiaggia lamentandosi del tempo non perfetto e di essere meno pimpante di anni fa...
Però: il papavero sul ciglio della strada mi dà gioia (ciao, lucignolo!), il mio sorriso tutte le mattine a un collega burbero.. e facilissimo al lamento.., fa sì che ora mi sorrida lui per primo, ed è un piccolo risultato; la grazia leggera di quel gattino che corre, vita pura; il libro ritrovato stasera, con una dedica antica, mi ha fatto sorridere; i gabbiani che volano bassi sul mare, la sera, e la luce arancione intorno; la musica che sto sentendo adesso e messa su mio figlio, proprio per me..,la sensazione sempre più forte (devo dire che ''il tempo'' mi ha procurato antenne migliori) di voler vivere questo momento.. qui ed ora.

'notte a tutti, e grazie.

manuela

Renata ha detto...

MANUFATTO - Dolce Manuela ! In tuo non è un commento è una spruzzata di poesia sulle miserie del vivere. Sono contenta dei tuoi attenti apprezzamenti al nostro Lucignolo.

Ho anche per lui sentimenti forti e radicati perchè, come bene affermi, si diventa pian piano selettivi (e aggiungo un po' intolleranti) Ma questo è !

Ma giustifico anche l'intolleranza (la mia) Perchè i guai arrivano, il dolore è compagno di viaggio e si sente il bisogno di dimenticarse il proprio carico. Impossibile, talvolta, farsi carico anche dei pesi altrui. Bello, bello, bello, comunicare con te. Un abbraccio....stritolante.
P.S. Ti vedo poco presente su Corriere Forum, tornerai?

Anonimo ha detto...

apprezzare quello che già abbiamo godendolo appieno specialmente le piccole cose,che poi sono quelle che ci rendono veramente felici. Tutti attraversiamo dei momenti difficili nella vita, ma solo quando provi la sofferenza sulla tua pelle capisci quando sia importante vivere serenamente giorno per giorno apprezzando quello che già possiedi....anche solo una giornata di sole!!un'amica emma

Lucignolo ha detto...

Buongi Buongi Renatuzza e Co.!

Bene, son qui sol per lasciare un piccolo saluto, sperando sia il tredicesimo o diciassettesimo granello di buon auspicio, insignificante spunto per abbozzare l'ennesimo sorriso di un'altra normale giornata.

Renata ha detto...

Ciao EMMA,Dovrò scrivere qualcosa sulla consapevolezza.
Se butti giù un caffè, talmente di corsa da chiederti (poco dopo) "Ma l'ho bevuto...o no?" non meritavi di berlo.
-----------------------------------Caro LUCIGNOLO, Un sorriso ! Dicci niente ? Un sorriso ti illumina il giorno, ma non sono molti coloro che lo offrino gioiosamente.
E pensare che basta sollevare, insieme, i due angoli della bocca !. Grazie Luca. sorrisone ricambiato.

Renata ha detto...

Ciao EMMA,Dovrò scrivere qualcosa sulla consapevolezza.
Se butti giù un caffè, talmente di corsa da chiederti (poco dopo) "Ma l'ho bevuto...o no?" non meritavi di berlo.
-----------------------------------Caro LUCIGNOLO, Un sorriso ! Dicci niente ? Un sorriso ti illumina il giorno, ma non sono molti coloro che lo offrino gioiosamente.
E pensare che basta sollevare, insieme, i due angoli della bocca !. Grazie Luca. sorrisone ricambiato.

Luigina ha detto...

Arrivo un po' tardi, ma penso che non poteva mancare il mio applauso a questo capolavoro. Sei proprio un bell'esempio per tutti noi muccina. Nel leggerti mi è passato il mal di testa...pensa te ah ah ah!!!

Renata ha detto...

Luigina ! Mi spiace per il tuo mal di testa, ma tu mi illudi di avere qualche potere di sollievo e fingo di crederlo.

Stai bene....per favore ! Un bacino e un po' di coccole.

Anonimo ha detto...

salve a tutti mi chiamo Mauro vorrei sfogarmi con queste poche parole,ma che per me pesano come macigni..abito al nord da sei anni,sei anni duri anzi di più,ed è proprio il tempo che ho lavorato all'ospedale del Circolo di varese,gli ultimi due nelle sale operaotie.Il mio contratto più lungo è stato di 8 mesi in 8 mesi.Adesso,quasi 13 giorni fa mi han mandato una raccomandata con su scritto che al termine del contratto 31/01/2012 il nostro rapporto verrà a cessare.scadenza contratto.Mi hanno praticamente scaricato dopo sei anni come se fossi un'oggetto.Tutti i miei progetti e le mie speranze si sono spente con la perdita del lavoro...Adesso mi ritrovo con delle rate ed un affitto mensile da pagare,il che sarebbe normale,ma non senza uno stipendio.Una sola frase mi passa per la mente in questo momento: mi vergogno di essere italiano.

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato di specificare la mia età..ho 26 anni

Renata ha detto...

A 26 anni non ci ci deve arrendere. Un esercito di giovani é oggi nelle tue condisioni e un esercito c'era anche ai miei tempi, ma io credo che questo brutto periodo passerà e certamente risolverai i tuoi problemi, come di cuore ti auguro. Un aiuto concreto é impossibile perché ogni famiglia ha almeno un parente in difficoltà, di questi tempi.Grazie per essere passato di qui.