giovedì 5 marzo 2009

Ricordare, lottare, vincere.

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Eccoci qui, in attesa dell ’ 8 marzo 2009 per tirare le somme di un percorso impervio che si apre ancora a nuove prospettive.
Abbiamo ottenuto molto noi donne occidentali e quindi, abbiamo il dovere di incanalare tutte le nostre risorse, esperienze e possibilità affinché le donne di tutto il mondo, possano offrire il meglio di sé con la gioia della spontaneità.
La violenza serpeggia ancora attraverso la costrizione imposta da consuetudini non più compatibili con una evoluzione degna di questo nome. Nessun individuo deve essere proprietà di qualcuno e noi donne dobbiamo impegnarci affinché la libertà individuale si realizzi in ogni angolo di questa nostra splendida terra. Ecco l’augurio che anche in questo 8 marzo si espanderà con il tramite di tutte le voci libere.
La libertà di pensiero e di comportamento per tutto l’universo femminile è l’ambìto traguardo che merita gli sforzi congiunti di tutti gli spiriti liberi. Lo raggiungeremo perché le donne non demordono e lottano in ogni campo e settore affinché ci siano ovunque più mimose e meno lacrime.
Le donne lo promettono alle donne con fermezza e determinazione. Un grazie caloroso a tutti i movimenti, associazioni e gruppi che si adoperano a sostegno dei sacrosanti diritti di ognuna e di tutte. Auguri quindi, all’insegna di una proficua solidarietà ancora, prevalentemente al femminile. r.m.

15 commenti:

Paola C. ha detto...

Cara Renata , se penso che 6 milioni di donne , dai 16 ai 70 ,sono vittime di violenza fisica , e altri 7 milioni sono vittime di violenza psicologica nell'arco della vita(solo nel territorio nazionale ), allora penso che il cammino sia ancora lungo e impervio . Ogni mimosa recisa mi ricorda sempre la vita spezzata di una donna , sia che avvenga nell'anima che nel corpo . Per questo odio la festa dell'8 marzo e la ritengo uno zuccherino che ci danno per stare buone ...proprio come si fa con i cavalli. Scusa se sono così cruda .
Un abbraccio
Paola

Renata ha detto...

Ciao PAOLA, non sei cruda, sei amareggiata. Ma non dobbiamo esserlo ! Abbiamo fatto passi da gigante, se ci confrontiamo con le nostre nonne. Allora? Non mollare, dev'essere il nostro motto. C'è una festa ? Usiamola per ricordare, per ribadire, per incitare, per dare coraggio. Mi sembra comunque un'occasione per stringerci le une alle altre con solidarietà. A presto, cara Paola.

pia ha detto...

L'8 marzo celebra le donne vittime di uno sciopero, le mimose gialleggiavano al di fuori della fabbrica in cui loro morirono.
Io le coltivo, è un lavoro faticoso, ma vale la pena per la causa. Dove l'albero viene reciso poi germoglia, dove c'era un ramo ne usciranno due.
Unite con quel simbolo di dolcezza, bellezza, colore solare dobbiamo essere vicine a coloro le quali hanno subito o subiscono la violenza.

Romano Scaramuzzino ha detto...

Speriamo che un giorno nn ci sia più bisogno di questa festa..;)

Un saluto

Paola C. ha detto...

Carissima Renata , per correttezza ti voglio avvisare che il mio blog è chiuso a tutti , spero ,provvisoriamente . Ho cercato di conciliare l'utile al dilettevole , dividendomi in quattro per non perdermi niente . Purtroppo ho capito che ci sono delle priorità che non vale la pena trascurare e ho preso questa decisione . Verrò a trovarti e il 4 giugno e ci sarò per i tuoi fantastici 82 anni .Un abbraccio forte , anzi stritolante e affettuosissimo.
Paola

Renata ha detto...

PIA. Con uguale intento io ricordo che ci ha dato la possibilità di alzare la testa per andare sempre più dignitosamente avanti.Non vanifichiamo i loro sacrifici. Avanti tutta ! Sempre.
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ROMANO. Un intervento maschile finalmente ! Sintetico ed efficacie. La dignità della donna deve esprimersi nel dipanarsi della normale quotidianità e, allora, diverrà superfluo qualsiasi festeggiamento.Un abbraccio grato.
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Cara Paola. Sono certa che le tue scelte hanno valide motivazioni e le rispetto con affettuosa partecipazione. Sto imparando e volerti bene e mi mancherai, e il tuo ritorno sarà motivo di festa.
Auguri per il tuo vivere, per i tuoi affetti, per te. BACISSIMI . Renata

jengiskan ha detto...

Renata contaci il 4/6 sarò da te,ti abbraccio e a presto

Alessandra ha detto...

un abbraccio cara Renata, unito ai miei auguri.
Alessandra

Mestolo e Paiolo ha detto...

Ciao Renata, piacere di conoscerti, grazie per la tua visita.
"...Nessun individuo deve essere proprietà di qualcuno..." questa frase dovrebbe rimbalzare in ogni angolo della terra.
Un abbraccio, a presto.
Stefano

Renata ha detto...

JENGISKAN - MA IL 4 GIUGNO è lontano. Nel frattempo passerò qualche volta da te. Mi piace leggerti. Buona domenica.
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Ciao Alessandra, ti auguro una bella domenica friccicarella. Hai sentito....il sole ? Ci siamo, dai !
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Benvenuto STEFANO.Mestolo e paiolo sono tuoi, io porto il tagliere e se vuoi, una bottiglia di rosso tappo sughero e un po' di residua allegria. O.K. ?
Ho fatto oggi i complimenti al mio intuito. Se hai colto "quella frase " tra le altre, sei come ti intuisco. Ti abbraccio. renata

Gianna ha detto...

Ciao Renata,nessuno ha il diritto di appropriarsi della vita altrui...

Renata ha detto...

Ciao Stella ! non ci sono perplessità in merito. A presto.

Claudio Maffei ha detto...

Io confesso, sono schiavo della donna. Non posso vivere senza. E' una dipenenza grave?

silvia dell'isola ha detto...

8 marzo 2009 Per me, il vero significato della mimosa è accendere milioni di candele sull’altare del milite ignoto femminile, è studiare a memoria i “Mille splendidi Soli”di Khaled Hosseini e usare subito le mimose come carburante – energia solare - per quel viaggio iniziato l’8 marzo del 1908 e che ancora continua e che è ancora lungo e faticoso, ma ancora continua.:Anche la mimosa combatte l’inverno prima di fiorire..Ne ho una grande pianta nel mio giardino appoggiata al muro che guarda a mezzogiorno e la proteggo dal gelo con un velo di nailon così candido e lieve che di giorno mi pare una sposa e di notte un fantasma.. Ma quando arriva marzo è una cascata di “ mille splendidi soli”..
Ieri sera le scarne braccia di un ragazzo nero, disperato e solo e triste e annoiato sventolavano in piazza i mazzi dell’invenduta mimosa come fossero una sconfitta bandiera. Li ho comperati tutti e stringendoli nelle mani pensavo. che ci vorrebbe un “ 8 marzo” anche per gli uomini e sceglierei la pianta dell’ulivo, così contorta e così preziosa...
Se volete conservare più a lungo il ramo di mimosa che vi hanno regalato immergetelo subito per pochi minuti nell’acqua bollente. Lei durerà più a lungo come se più a lungo volesse ricordare l’incendio a porte chiuse di New York.
Ciao Renata un abbraccio Silvia

Renata ha detto...

Salve Claudio. Non è una dipendenza grave. Il suo miglior medico è il tempo che affievolisce un solo aspetto del problema perchè, come afferma Leo Buscaglia, "Nessuno è troppo grande, per un abbraccio"
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SILVIA . Riporto parole tue:

"il vero significato della mimosa è accendere milioni di candele sull’altare del milite ignoto femminile, è studiare a memoria i “Mille splendidi Soli”di Khaled Hosseini "

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