La terra, intesa come
territorio nel quale abbiamo il privilegio di vivere, forse non è il
Paradiso, ma avrebbe potuto esserlo ! C'erano fiumi limpidi e
gogoglianti, mari dai colori smaglianti le cui acque sepevano risanare,
boschi e foreste immense. E noi - che riceviamo tutto questo dai nostri
genitori -dovremmo ricordare SEMPRE che lo riceviamo in prestito per poi
consegnarlo ai nostri figli. Invece, neanche tanto lentamente, abbiamo
usato i fiumi come discariche, abbiamo inquinato i mari e disboscato le
zone verdeggianti distruggendo risorse immense. E lo sappiamo bene che
sradicando alberi (le cui radici danno stabilità al terreno) la terra
frana e trascina con sè persone e cose. Abbagliato dal luccichio
effeimero del denaro l'Homo Sapiens è diventato incoscente e pericoloso
per se stesso e per la natura.
E mi chiedo dove attingo la mia
insopprimibile fiducia nel futuro dell'umanità. Forse in me stessa e
nelle migliaia di persone come me e negli individui generosi come Gino
Strada (che non é il solo) e nei i tanti eroi del quotidiano. Mi danno
speranza gli alpini che si sono radunati in questi giorni all'Aquila, la
gente operosa che tira avanti sulla strada ancora percorribile
dell'onestà; gli insegnanti appassionati e responsabili, i bravi medici,
i volontari e infine, lo sguardo limpido dei miei pronipopti e di tutti
i bimbi del mondo, per i quali vale ancora la pena di lottare e vincere
!
2 commenti:
Le nostre generazioni sono state l'anello debole del progresso.
Abbiamo trovato molto, costruito poco, conservato quasi nulla dei gioielli di questo nostro mondo.
Non abbiamo costruito un mondo migliore.
Caro Costantino ! il 1968 ha reso ufficiale l'anarchia e i "Figlib dei fiori" hanno cato vita ad una generazione inconcludente e sbandata. I pochi "ribelli puri" si sono lasciatoi sfuggire di mano una buona occasione per riequilibrare la società Grazie per l'intervento y buena vida !
Posta un commento