sabato 2 maggio 2015

Io sto col padron da le bele braghe bianche !

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Mi emoziona parlare del 1° maggio come festa del lavoro. Quel lavoro che traina l'economia nazionale e si impernia sulla simbiosi che drovrebbe instaurarsi tra datori di lavoro e lavoratori. Perchè come i muscoli e lo scheletro, non possono esistere senza entrare in simbiosi ! E mi dispiace e mi dolgo quando sento parlare di scioperi che i sindacati indicono pensando di difendere il lavoratore e spesso danneggiano eccessivamente la fonte stessa del lavoro : l'imprenditore . E spesso per dare di più a molti si arriva a trogliere a tutti. So che mi tirerò addosso le ire di molti, ma io da lavoratore subordinato, ho sempre auspicato il bene e la prosperità del mio datore di lavoro ed ho sempre contribuito e collaborato.I sindacati hanno avuto grandi, imprescindibili meriti nel secolo scorso quando il lavoro si connotava con la schiavitù, l'oppressione, lo sfruttamento ! Ma oggi è contro producente costringere l'imprenditore a chiudere la sua attività, spingerlo a guardare a lidi stranieri perché non riesce più a fronteggiare richieste che PUR ESSENDO LEGITTIME, possono rivelarsi insostenibili. Sento già sussurrare che gli imprenditori tendono al guadagno e rispondo ETTECREDO ! Perché dovrebbero impegnare genialità, risorse economiche e responsabilità spesso rischiose se non per guadagnare ?. Le imprese non sono Enti di beneficienza. Ma se nel fare il suo interesse, l'imprenditore dà anche a me la possiblità di sopravvivere dignitosamente, collaborerò sempre onestamente al mio e al suo benessere. Sono stata chiara ? Ho toccato qualche suscettibilità ? O K, ma ho detto ciò che la situazione attuale di crisi prpofonda porta a galla a scapito di tutti. e questa é la triste realtà O ci si salva insieme o soccombiamo tutti- renata mucci
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