sabato 5 febbraio 2011

L'utilità di vivere onestamente.

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Vivere onestamente è ancora naturale e gratificante per molti.

Lo conferma il fatto che la mia riflessione sul tema – inserita in questo blog in data 29 gennaio e pubblicata anche su alcuni quotidiani - ha provocato una gioiosa condivisione esternata con il tramite di numerose telefonate che mi sono giunte, ovviamente molto gradite.

In questa sede, commenti non ce ne sono stati (né pro né contro) ma spero proprio che ciò sia dovuto alla pigrizia e non alla mancata condivisione. Questo è ciò che mi piace credere.

Buon fine settimana, affettuosamente, a tutti. muccina

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8 commenti:

riri ha detto...

..penso che sia anche meno faticoso vivere onestamente, almeno per me:-) Un bacio muccina e buon fine settimana.

Renata ha detto...

COME SEMPRE, HAI RAGIONE, MA SE ANCHE RICHIEDESSE FATICA, SAI CHE BELLA NANNA SERENA, CI REGALA OGNI SERA, L'ONESTà DEL VIVERE ?
UN ABBRACCIO FORTISSIMO. muccina

Adriano Maini ha detto...

D'accordissimo con te!

Renata ha detto...

Grazie Adriano. Buona serata e serena domenica.

Aries 51 ha detto...

Ti dico la mia. Forse la pigrizia non è la causa di mancanza di commenti. Secondo me i tuoi pensieri, sempre scritti con una leggerezza oggi inconsueta, non hanno tutti bisogno di commenti. Sono parole sincere e vere, chiare e piene di buonsenso. Parole che sentiamo nostre e che, come nel mio caso, commentiamo in silenzio con un sorriso e la consapevolezza di un appuntamento con una cara amica.

Renata ha detto...

Davvero belle parole,gentile ARIES 51.
Mi sono arrivate dentro con la leggerezza di una lieve carezza che io ricambio con un caldo abbraccio. Posso ?

Anonimo ha detto...

Buon compleanno, Italia
In tutto il mondo si festeggia in qualche modo il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Dovunque ci sia qualche italiano oggi una bandiera tricolore sventola. In patria invece non si festeggia adeguatamente. Anzi.
Abbiamo l’impressione che dalle Alpi al Mediterraneo, isole comprese ci sia troppa gente che mira a divedere piuttosto che a unire. Tuttavia anche in città nelle quali ci si aspetterebbe tutt’altra musica, la gente comune si distingue dai politici che li amministrano e imbandiera le case e le strade perché comprende
il valore dell’unità di una nazione e di un popolo.
Questa consapevolezza del valore dell’unita dell’Italia che viene dal basso ci deve fare meditare sulla storia della nostra Patria e sulla convenienza politica, sociale, amministrativa ed economica di rispettare la Costituzione del 1948, che vuole l’Italia unita e indivisibile. Il federalismo? Esso darebbe il meglio di sé solamente se fosse realizzato con equilibrio e in una Italia unita.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, sulla scìa del suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, si è speso molto per celebrare degnamente la giornata il 150° dell’Unità di questa Italia che stenta a cercare il bandolo della matassa per darsi una democrazia veramente matura. Gli anziani e i vecchi oggi si fanno tornare alla memoria fatti e persone che hanno segnato le tappe fondamentali della nostra storia recente meno vicina, ma molti giovani oggi hanno l’impressione di festeggiare il compleanno di una vecchia zia che vive in un posto molto lontano, che assicura loro una vita normale o agiata, ma di cui essi ignorano il vero volto e la storia. Già, la storia. Come si fa a festeggiare adeguatamente la Patria senza conoscerne la storia e senza avere sciolto tanti nodi che riguardano il passato, a partire dal Risorgimento per arrivare ai nostri giorni? I giovani diventano da adulti ciò che la famiglia, la scuola, la società e la politica vogliono. La classe dirigente di oggi, le famiglie e la società italiana che Stato, che economia, che scuole, che cultura offrono alla classe dirigente del domani per fare in modo che l’Italia abbia a lungo il posto che le spetterebbe nel mondo?
Su questi temi bisognerebbe riflettere oggi. Su questi temi bisognerebbe riflettere già fra uno, due, tre anni. Ogni anno. Dove mai si è visto che una Nazione festeggi il compleanno ogni 50 anni? L’Italia ha festeggiato i suoi primi cento anni e oggi festeggia i suoi 150 anni. Se riuscissimo almeno a capire che uniti si vive meglio che da separati in casa, quella di oggi sarebbe già una festa meravigliosa e positiva . Buon compleanno, Italia. (17 Marzo 2011)

Carmine Granato

Renata ha detto...

Ciao Carmine, all'anima del commento ! Questo è un comizio.Per fortuna, caro Prof.Granato ciò che dici è ampiamente condivisibile. Cpisco il tuo sfogo e sinceramente auspico che il 17 marzo diventi ogni anno la festa dell'unità d'Italia
Buon compleanno ITALIA !