venerdì 11 febbraio 2011

Le cattive ragazze.

La Stampa - 14 febbraio 2011 (Se pure le escort fanno le opinioniste)
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Le cattive ragazze non devono essere giudicate né assolte, ma commiserate. Invece cambiano nome, diventano escort e vengono invitate a dibattiti televisivi.

Ed è in quest' ottica che l’ attività di queste ragazze diventa incautamente propositiva come soluzione dei problemi del vivere, agli occhi della parte labile dei giovani telespettatori.

Possibile che gli organi d’informazione (specialmente quelli televisivi) non colgano la pericolosità del loro operare ?

Non sarebbe opportuno dare invece spazio ad esempi migliori ? I comportamenti lodevoli dovrebbero ritrovare spazio per fornire esempi e dirottare alcuni comportamenti tutt’altra direzione.

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6 commenti:

Luigina ha detto...

La colgono, la colgono Renata,ma gli esempi migliori non fanno audience come quelli cattivi.Un abbraccio muccina e un augurio di buona domenica

Renata ha detto...

Cara Luigina, hai ragione !Chi ha potere si adegua, su flette, si prostra al dio denaro.
Audience è pubblicità e pubblicità è denaro.
E quel denaro è il nostro.
Buona domenica anche a te.

Aries 51 ha detto...

Luigina ha colto nel segno. Lo spettacolo che i media danno oggi in pasto ai nostri giovani è di uno squallore senza pari e per menti non
educate, o poco educate, al riconoscimento di Valori che invece dovrebbero essere insegnati in primis dalle famiglie e poi dalla scuola, tutto ciò è devastante. Ricordo una frase, ma non la sua paternità, che dice 'Il sonno della ragione genera mostri'.
Buona domenica.

Renata ha detto...

Benvenuto Aries 51 !Ho voluto parlarne, proprio perchè ritengo che il silenzio, in questi casi, sia colpevole come l'atteggiamento degli organi d'informazione.
Buona domenica.

Lucignolo ha detto...

La cattiveria è altro, io credo che domani staranno male con loro stesse... ma non è detto, qualcuno riesce a scermarsi e/o anestetizzarsi oltre ogni immaginabile aspettativa... come uno scollamento dalla realtà di se stessi.

Credo che neppure le stesse coinvolte siano contente del loro status, salvo qualcuna troppo giovane per una coscente autoriflessione, e non dimentichiamo che fra le cronache si legge di genitori al corrente dei fatti e conniventi con atteggiamenti "non proprio integri" .

Per me giudizio sospeso.

Per altro, il vero tema, televisione come propositore di modelli sociali e culturali, credo, che vista l'immensa offerta, se uno volesse potrebbe trovare anche quello a cui alludete, "modelli più consoni e positivi".

Comunque non sottovaluterei i/le giovani, non li escluderei dalle loro responsabilità, sono più assertivi di quel che pensiate, sono loro a scegliere, e non per influenza della televisione.

Molta più importanza va riposta nel mal di vita della generazione dei presunti adulti, troppo spesso irrisolti a livello personale per curarsi dei messaggi che mandano a chi li osserva.

Apettarsi dal libero mercato un gesto di "moralizzazione" lo difinirei ingenuo, se anche esistesse una emittente "dei buoni contenuti" chi può affermare che ruberebbe audience agli altri programmi "dal costume decadente" ?!

Ciao Renatuzza !

Renata ha detto...

Caro Lucignolo, i tuoi approfondimenti sono sempre (ripeto) profondi, ma rimango convita che la televisione sbagli a dare visibilità e,in un certo senso,prestigio alle così dette escort inserendole nei dibattiti. a vasto ascolto.

Non era giusto, indietro nel tempo, indicarle come rappresentazione del male assoluto, e non è giusto oggi avvolgerle in un alone di eccessiva considerazione.

I giovani labili, ingenui, suggestionabili ci sono e vanno tutelati per la loro stessa fragilità.

Ma c'è da tener conto di ogni tua parola, e ci rifletterò a lungo.
Un abbraccio e un grazie. renatuzza