venerdì 25 febbraio 2011

Figli eternamente a carico ?

Il Giornale - 28 febbraio 2011
Bresciaoggi - 10 marzo 2011
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Che i figli vadano comunque mantenuti - anche se studenti fuoricorso oltre i trent’anni - non è un buon principio formativo, ma è questo che la legge impone. Ma l’imposizione dovrebbe riferirsi alla circostanza che i genitori siano abbienti.

Diversamente è chiaro che un lavoro, contemporaneo allo studio richiede spirito di adattamento, ma offre autonomia economica. e non preclude la possibilità di arrivare ad un traguardo gratificante.

Con sacrificio, d’accordo, ma altri l’hanno fatto con conclusioni soddisfacenti. Studiare imponendo, invece, sacrifici e rinunce ai genitori, mi sembra coercitivo e profondamente ingiusto. Io ho pianto tutte le mie lacrime quando ho dovuto prematuramente interrompere gli studi e affrontare il mondo del lavoro, ma se al tempo ci fosse stata la legge che oggi tutela in modo così ampio l’interesse dei figli, (considerato il contesto familiare) avrei scelto certamente di non fruirne. E, anche oggi, questa possibilità attiene a scelte che gravitano nell’ambito della “coscienza” soggettiva.

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2 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Credo che, a fronte di figlio/figli disoccupato/i, la scelta sia moralmente obbligata.

Renata ha detto...

Caro Adriano, credo che non sia giusto accettare dai genitori, ulteriori sacrifici per soddisfare (come nel caso in esame) ambizioni - se pur legittime- di studio se fuori corso.
Con umiltà,ci si dovrebbe adattare ad un lavoro qualsiasi e nel conmtempo portare a termine gli studi. Qualsiasi soluzione è migliore di una imposizione che - a favore di un adulto - mi pare ingiusta.
Non riesco a pensare diversamente.