martedì 13 ottobre 2009

Quattro cose da sapere sulla ru 486

Premessa:

Anzitutto, pollice verso, comunque, verso l'uomo che - con colpevole leggerezza - innesca la scintilla di una vita, senza valutarne le conseguenze.

renata mucci.-------------------------------------------------------------------------

Il quotidiano La Stampa nell’editoriale dei lettori del 12 ottobre 2009 ospita il Dott. Achille Della Ragione 62 anni, ginecologo di Napoli che indica :

“Quattro cose da sapere sulla ru 486”

A prescindere dalle obiezioni personali e dalle diatribe tra laici e cattolici, ci sono alcune questioni su cui, da medico, penso sia opportuno riflettere :

In ritardo di anni rispetto al mondo civile, anche nella farmacopea italiana è stato registrata la pillola RU486, il discusso prodotto che induce l’aborto per via farmacologica, ma il calvario non è ancora terminato perché si aspetta l’inutile discussione in parlamento. La Chiesa si è scatenata, facendo ricorso tra i tanti anatemi anche alla scomunica, dimenticando che l’Italia è un paese laico.

Ci sono però alcuni argomenti fondamentali sui quali è necessario riflettere.

1) Il farmaco va assunto entro la settima settimana di gestazione, per intenderci quando la donna ha pochi giorni di ritardo e si è appena accorta della gravidanza, mentre la legge prevede tutta una serie di ostacoli burocratici: dalla riflessione di sette giorni ai colloqui e alle analisi, che costringono la paziente spesso vicino al limite dei tre mesi, in ogni caso costantemente oltre il periodo nel quale il farmaco è efficace. Senza un cambiamento della normativa vigente sarà come discutere sul sesso degli angeli.

2) Il prodotto ha un costo di pochi euro e potrebbe far risparmiare allo Stato i circa 2000 euro che rappresentano il costo di un’interruzione di gravidanza in ospedale, essendo del tutto inutile il ricovero della donna per tre giorni fino al completamento dell’espulsione del materiale abortivo (in nessuno dei Paesi dove si usa la RU486 c’è questo protocollo).

3) Il vero effetto scatenante dell’aborto è dato dalla dose di prostaglandina che viene somministrata dopo due giorni. Basterebbe questo farmaco, eventualmente associato a un contratturante uterino, per ottenere lo stesso risultato, come il sottoscritto dimostra da quasi venti anni.

4) Il gravoso problema dell’obiezione di coscienza tra il personale medico e parasanitario, che assilla e paralizza tanti ospedali, sarebbe alleviato da tale metodica. È ipotizzabile che le donne possano introdursi da sole le candelette di prostaglandina e finalmente dell’aborto non dovrebbero più interessarsi legislatori e preti, medici e assistenti sociali, facendo sì che questa scelta, difficile e dolorosa, riguardi unicamente la donna e la sua coscienza.

Achille Della Ragione

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10 commenti:

Cindry ha detto...

L'ultimo punto mi sembra quello essenziale.
Inutile discutere sui dettagli, quando è ora che ci sia un totale cambiamento di rotta.
Chissà se ce la faremo, siamo indietro di un secolo.

Renata ha detto...

CINDRY -
a me è sembrato doveroso divulgare ! Ma - PURTROPPO - c'è di mezzo l'ottusità, il bigottismo e magari anche l'interesse economico. Ma io resto convinta che "la conoscenza" sia utile. quindi: divulgate, divulgate, divulgate.

Manolita ha detto...

Basta che la Libertà non sconfini nel Caos...........

Ho, ahimè, avuto modo di constatare personalmente che non tutte le donne vivono con piena consapevolezza il senso e la portata di una decisione simile che dovrebbe essere sempre l'ultima spiaggia e mai la prima soluzione da vivere come una normalità.


Besitos

manufatto ha detto...

Grazie, interessantissimo.
Io ero la prima a saperne poco.. divulgherò.
Ha ragione anche Manolita, peraltro: dovrebbe essere l'ultima spiaggia, tutto il resto (conoscenza, prevenzione, rispetto di sè e dell'altro.. quale miglior occasione che un rapporto sessuale, per esprimerle questo concetto?) dovrebbe precedere una decisione di questa portata.
L'aborto non è mai una vittoria, le donne che ho conosciuto e che sono passate attraverso quest'esperienza me lo hanno - in toto - confermato. Lo dico convinta del fatto, peraltro, che una legge che lo consenta sia assolutamente fondamentale.

grazie per lo spazio e ciao a tutti!

m

riri ha detto...

Accade spesso tra giovani la non cautela per un incontro sessuale, alcuni vedono l'aborto come soluzione anticoncezionale, sembrerebbe assurdo, ma è capitato, poi c'è la disinformazione sull'uso del profilattico (molto sgradevole a parecchi maschietti), la chiesa ci mette il suo zampino ed il gioco è fatto!! Interessante articolo, la prevenzione in questo caso è d'obbligo...anni fa in un consultorio ginecologico appena avviato ci furono casi disastrosi di gravidanze indesiderate....una tristezza infinita, c'era l'aborto clandestino, ora la ru 486 sembra quasi una vittoria, ma a pagare sono sempre le donne..credimi.
Ti abbraccio

Lucignolo ha detto...

Quello su cui si fa meno e di cui si parla troppo poco è un metodo contraccettivo ormonale per uomini o qualcosa che metta "in gioco" il maschio.
Attente a rivendicare che la gravidanza è un problema femminile,
è vero che la scelta ultimativa va lasciata alla donna, ma una forte rivendicazione fa da alibi, non solo al singolo uomo, ma a questa società maschilista.

Insomma, commento ma mi fate sentire un poco fuori posto, mentre vorrei compenetrare l'argomento, scevro da condizionamenti.

Quando leggo degli atteggiamenti troppo disinvolti di ragazzi, sento tutto il peso di schemi falsi e superflui, propinatici nostro malgrado ad uso di non sappiamo mai troppo bene chi o cosa.

Abbandonare le regole di qualcun altro, farebbe bene anche a noi che se torniamo ai ricordi ed al presente, sinceramente, ci ritroviamo pieni di inerzie, e/o barriere inutili, dannose alla comprensione di noi stessi.

L'autodeterminazione va garantita a prescindere, solo questo fa crescere le coscienze.

Mando un bacio, soffiato dal palmo della mano, per non essere inopportuno.

A Renatuzza ed amiche d'intorno, buona giornata ;)

Renata ha detto...

MANOLITA-Sarebbe auspicabile una presa di coscenza soprattutto maschile.
Se tutti fossero come l'impareggiabile Lucignolo non esisterebbe il problema.
La risposta che mi accingo a dare a lui è rivolta a tutti . Uomini e donne.
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MANUELA - cONCETTO INECCEPIBILE. gRAZIE PER lA COSTANTE PARTECIPAZIONE A QUELLI CHE NON SONO "PROBLEMI DELLE DONNE ! MA SEMPLICEMENTE PROBLEMI DA RISOLVERE.
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LUCIGNOLO Ho appuntamento con l'oculista e mi piace risponderti con la partecipazione che ti dedicherò, con gioia, al mio rientro. renatuzza.
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Renata ha detto...

LUCIGNOLO, ecchime ! Credo tu abbia avuto modo di constatare che pochi uomini hanno al tua sensibilità e in questo è vermanete il nocciolo del problema.

Troppi uomini irresponsabili, assecondano esclusivamente il loro piacere (e se va bene, anche quello della donna) ma un pensiero alle eventuali indesiderate conseguenze...."manco pa a capa". (solo per essere giovanilmente veloce).

La mia rabbia,però risale ancora ai genitori. Ne parlano, con i figli maschi, di questa responsabilità che li coinvolge direttamente?

Ascoltare i figli e parlare con loro. Questo, quasi sempre, o risolve o previene, anche se non è tutta in quest'area il problema.

La prima parte del tuo commento , anche da sola, basta a mettere in luce il sacrosanto diritto dell'uomo alla condivisione. (diritti e doveri, s'intende)

Un abbraccio forrrrtissimo. renatuzza

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

Quoto Cindry e vorreis ottolineare come per legge non esiste l'obiezione di coscienza per un farmacista il quale deve vendere ogni prodotto che una ricetta medica gli richiede di rilasciare. Quindi é ora di finirla con la questione di obiezione di coscienza. Questo può valere per i medici ma non per un farmacista.

E' come se un commesso contrario ai libri di Saviano decidesse che non te li vende. Va a fare un altro lavoro.

Renata ha detto...

Ciao Daniele Verzetti! Lo senti il mio applauso ? E' fragoroso e sincero. Un abbraccione. renata

P.S. Il paragone col libraio è geniale !