sabato 17 ottobre 2009

Giustizia, dove sei ?

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La notizia è recente : un’altra ragazzina stuprata e, senza girarci intorno vorrei dar voce all’ indignazione di molti, verso la giustizia ingiusta che ormai prevale in ogni àmbito.

Mi riferisco alla condanna dei due romeni Oltean Gavrila e Ionut Jean Alexandru (a carico dei quali erano state contestate accuse gravissime quali sequestro di persona, violenza carnale, lesioni personali gravi e rapina ai danni dei due fidanzatini di quattordici anni) rispettivamente a poco più di 11 anni e 6 anni.

E, da notare, che uno dei due è stato condannato a 11 anni solo perché autore di un altro stupro. Nel dare risalto alla notizia il giornalista chiama ripetutamente "bestie" i due bipedi che hanno sfogato con violenza i loro bassi istinti su una ragazzina e malmenato il suo ragazzo.

Se la reazione è legittima, è altrettanto intollerabile che un giudice - invece di interpretare la legge con la severità che il caso richiede - la applichi con deprecabile, colpevole indulgenza.

E qualcuno, pensa che non ci sia bisogno di scrollare dalle fondamenta un sistema che arranca nel pantano di un burocrazia di una lentezza veramente colpevoli ?

E la cosa grave è che non ci si stupisce più. Un’alzata di sopracciglia, una scrollatina di spalle e....si volta pagina. Anche questo atteggiamento è, in una certa misura, colpevole. Prendiamo atto – invece – che le riforme sono indispensabili e che il rispetto deve essere conquistato con il senso del dovere e l’espletamento costante delle proprie mansioni.

I Magistrati, i Funzionari veramente solerti ci sono, ma vengono ostacolati da un sistema che fa acqua da più parti. Ogni italiano dovrebbe compiacersi se qualcosa comincia a muoversi per consentirci, almeno, di sperare nella disattivazione di un immobilismo che offende profondamente la giustizia. Riserviamo stima, ammirazione e profonda gratitudine per quei Magistrati che hanno lavorato e lavorano con encomiabile senso del dovere. Ma, anche loro devono poter contare sull’efficienza dell’intero sistema.

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