mercoledì 2 gennaio 2019

Un urlo dal cuore.

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Nel porgere il mio saluto al neonato 2019 colgo l’occasione per togliermi un peso dal cuore. Con una doverosa premessa gli confido che io sto con Gino Strada ! Sto da sempre, con il cuore e con la mente con quest’ uomo che dedica la sua vita e la sua attività di medico e chirurgo, per salvare uomini dilaniati dalle guerre. Sappiamo tutti e da sempre che Gino Strada ha ragione di considerare pura follia qualsiasi guerra e pure continuiamo a combatterne di sempre più crudeli. 

E io chiedo perché – se è possibile adottare l’obiezione di coscienza per difendere alcuni diritti inalienabili, non lo è ,altrettanto, per evitare stragi che colpiscono, quasi esclusivamente, gente sconosciuta, inerme e incolpevole. Io che ho vissuto dai tredici ai diciotto anni la realtà dell’ultima infame guerra, auspico da allora l’ammutinamento dell’uomo qualunque. 

L’Homo dovrebbe avere il diritto di dire “NO” quando gli viene ordinato di massacrare gente indifesa con una  crudeltà lontana da qualsia logica. E gli dovrebbe essere riconosciuto il diritto di difendere la sua stessa vita. Quella vita che genitori amorevoli hanno spesso contribuito a formare. Quando c’è una dichiarazione di guerra, quello che – generalmente -è stato un percorso d’amore, si conclude con il richiamo perentorio del Governo a interrompere sogni e progetti per imbracciare strumenti di morte. E tutto ciò, senza che le vittime predestinate possano esprimere un parere. 

Tutto questo urla a difesa degli innocenti e l’ammutinamento dell’uomo qualunque dovrebbe trovare consenso e attuazione in ogni angolo di questo mondo travagliato nel quale ci siamo affacciati pieni di speranza.

renata mucci - Brescia

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