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Giornale di Brescia 7 agosto 2018 pag. 7
Tutte
 le volte che una mia riflessione viene condivisa, che un mio scritto 
viene apprezzato, sorrido sinceramente appagata perché significa che una
 traccia del mio passaggio resterà in qualche spazio del pensiero di un 
altro. Se un lettore ricorderà qualche mio aforisma, un mio "amarcord", 
una riflessione, un'analisi, qualche mia espressione d'affetto io 
continuerò a sorridere anche quando - alla fine del mio percorso terreno
 - sarò andata "altrove", perché saprò che il mio passato avrà una lieve
 sopravvivenza nel futuro. 
Ops,  sul mio "andare altrove" mi prendo 
tempo e se è vero che ogni giorno “lentamente” si muore dichiaro 
ufficialmente che io.....non ho fretta .Ricevo
 gratificanti espressioni di stima e compiacimento, a mezzo telefono o 
tramite mail in posta elettronica e confesso che, ogni volta, tutto 
dentro di me sorride con sincera gratitudine. Ho spesso l'impressione 
che - se non potessi scrivere - mi scoppierebbe l'anima così piena di 
sensazioni che vogliono affermarsi e di emozioni che cercano altri 
cuori. 
Scrivere è come parlare senza essere interrotti e – se viene 
facile – è davvero un’appagante, bellissima sensazione.  E – alla pari con il piacere di scrivere -  trova
 spazio il piacere di leggere che ha uguale intensità, La lettura ci 
eleva e ci trasporta oltre i confini materiali e ci concede l’emozione 
di estraniarci da tutto ciò che ci circonda, 
Leggere, poter leggere, 
saper leggere è un privilegio che coinvolge totalmente lo spirito. . Una
 boccata d’ossigeno per la mente e per l’anima, Il colloquio che si 
istaura tra chi scrive e chi legge è un dialogo che scorre e affascina 
profondamente e con reciproca intensità. renata mucci - Brescia
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