martedì 13 aprile 2010

Capire la Giustizia.

Ogni ùù

Bresciaoggi domenica 23 maggio 2010

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Ogni legge è il risultato del lavoro di molti che hanno il compito di esaminare tutti i pro e tutti i contro di ogni necessaria regolamentazione. Ma per il cittadino qualunque risulta a volte incomprensibile un risultato che lascia troppo spazio ad ulteriori interpretazione da parte di chi deve dare applicazione alla legge.

Pare infatti – alla gente comune – che ci sia una eccessiva propensione al recupero degli autori di crimini anche atroci. Giusto il tentativo di recupero, ma imprescindibile il rispetto delle vittime .Di difficile comprensione risultano le scarcerazioni anticipate di un criminale rilasciato “per buona condotta” che potrebbe ( la buona condotta) derivare da un preciso calcolo. Faccio del mio meglio ed esco prima.

E ci si chiede inoltre, come si può consentire per legge che un imputato, possa avvalersi della facoltà di non rispondere. Ma siamo seri per favore. Se le Autorità preposte fanno domande il cittadino dovrebbe rispondere SEMPRE e in ogni caso.

E quando i delitti sono efferati, crudeli e premeditati quale motivo può giustificare un abbreviamento della pena che la giustizia stessa ha ritenuto di infliggere. Tutelare i diritti degli assassini non deve far dimenticare i morti. Cioè coloro che, incolpevoli, sono stati costretti a rinunciare per sempre e per mano omicida, alla vita alla quale avevano diritto.

Per rispettare “la legge” bisognerebbe capirla e condividerne gli effetti. Ma è difficile. Davvero molto difficile.

2 commenti:

riri ha detto...

E' veramente troppo difficile, mia cara muccina, anche perchè così è diventata col tempo: la vera giustizia, che non è uguale per tutti, che permette leggi ad personam ecc..poi ci sono i cavilli ed anche lì con un buon difensore chiunque se la cava. Guarda senza andare tanto lontano, chi uccide al volante perchè ubriaco, dovrebbe non guidare più per me ( sono un pò troppo severa), ma almeno avere una pena consona, invece esce subito..ma il discorso sarebbe lungo,troppo, mi piacerebbe farlo davanti ad un thè con pasticcini...Vuoi sapere cosa penso? La giustizia non esiste più!
Ti abbraccio

Renata ha detto...

RIRI il tuo é un sintetico, efficace riassunto del degrado che ci sta soffocando.

Ma tacere, a mio avviso, è peggio che parlare al vento. E poi non si può non parlare.

Io, non ci riesco. Grazie RIRI