mercoledì 16 dicembre 2009

La magia del disincanto.

Giornale di Brescia del 18 dic. 2009
su facebook e Piemonte Over 40 il 26 luglio 2013
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Ho avuto modo di affermare, recentemente (su Corriere Forum) che “Un laborioso, tenace percorso di autodisciplina, mi ha permesso di assaporare,....il disincanto. Ed ho aggiunto che Io e le mie emozioni abbiamo imparato a guardarci da da pari a pari e non ci inganniamo più... da molto tempo. “ Una gentile corrispondente mi chiede “Ma come hai fatto ?”. E io, ho tentato di essere esauriente, ma so quanto è difficile dar voce alle sfumature dell’anima. :
L'incanto emozionale, fortemente coinvolgente che - specie in amore - impedisce la visione reale, l'abbiamo sperimentato tutti almeno una volta nella vita ! Può però lasciare il posto al disincanto, quando cerchiamo di gestire le emozioni per amare senza esaltazione, profondamente, nella consapevolezza dei limiti nostri e del partner.
Ed è una sensazione stupendamente serena.
Mi chiedi perentoriamente "Come hai fatto!" ma, la risposta non può essere altrettanto chiara e immediata. E' successo, forse ho lavorato su me stessa, probabilmente ho messo un mattoncino ogni giorno, per costruire le mie difese senza privarmi delle emozioni.
Perché le emozioni sono irrinunciabile nutrimento, ma con tenacia mi sono semplicemente impegnata per arginarle.
- Si tratta di una conquista lenta che matura nella sofferenza. Quando il dolore prevarica si adottano tattiche di difesa tra le quali, ottimale, è la cautela. Moderati gli impulsi, tenere sotto controllo le emozioni diventa possibile. Faticoso, ma possibile.

So che è successo, mi sento serena nel mio sognante disincanto e mi mantengo fiduciosa !

"salvo prova contraria".
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2 commenti:

riri ha detto...

Cara muccina sarebbe bello poterci riuscire, ma forse mi occorre altro tempo...conosco una persona magica che come te ha il disincanto..il distacco dalle cose, ma è ancora ricca d'incanto..da lei ho imparato tanto, ma questa cosa proprio mi riesce difficile, quando vedo cose che sono brutte io ci sto male, troppo, eccesso di sensibilità a volte è danno, ma se fa parte del mio dna credo sia complicato da superare..anche a me viene spontanea la domanda: ma come fai?
Ti abbraccio forte e grazie.....
ps. nn potrei fare mai la psicologa, anche se mi sarebbe piaciuto:-))

Renata ha detto...

RIRI, sei ancora giovane ! la grande verità è che ci si arriva per stanchezza.

Questa è la sintesi di tutto il problema. Ad un certo momento capisci che non puoi farti carico di tutto il male del mondo.

Tu, come me, formichina nel bosco.

Buona, serena giornata.