domenica 27 dicembre 2009

Armi improprie.

Pubblicato da Il Giornale - lettere del 29 dicembre 2009
MISTER no - cesare@lamescolanza.com il 28/12/2009
Giornale di Brescia lettere - del 4 gennaio 2010------------------------------------------------
facebook 16 giugno 2013
Droga, alcool e incoscienza
Quando penso alle vittime della strada, mi chiedo se c’è in me l’incapacità di accettare la realtà o se c’è, nella realtà, qualche anomalia di troppo.
Non ha senso, tanto per chiarire, che venga definito “omicidio involontario” quello perpetrato da un ubriaco o da un drogato alla guida di un’automobile. Un individuo che, armato di pistola uccide, rischia l’ergastolo e un altro che sale sulla sua autovettura, parte velocemente e investe in pieno una donna e fugge...se viene arrestato, gode di assurde attenuanti.
Perché? Si tratta di incoscienza colpevole e assolutamente volontaria. Sappiamo tutti che un’autovettura deve essere guidata con perizia e che ci si deve mettere alla guida perfettamente sobri.
Lo sappiamo tutti, che perfino la sonnolenza è colpevole, quindi nel momento in cui uno accosta alle labbra un bicchiere o un secondo bicchiere di una qualsiasi bibita alcolica o peggio ancora sniffa qualche sostanza che lo limita nelle sue facoltà, lo sa di essere un potenziale pericolo pubblico.
E’ inutile girarci intorno. Lo sa e se ne infischia! E sarebbe proprio il caso di cominciare a rendere esemplari le pene conseguenti ad un omicidio quale che sia l’arma usata. Sia essa un pistola o l’alcool, o la droga o l’indifferenza colpevole, dannosa e deprecabile.
Credo fermamente che soltanto pene esemplari siano l’auspicabile deterrente. E voi ?
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2 commenti:

Luigina ha detto...

Sono d'accordo muccina che un omicidio fatto alla guida di un'auto in stato di ubriachezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o per colpevole incoscienza sia da considerare omicidio volontario, ma non sono convinta che un inasprimento delle pene sia efficace, perché credo che la maggior parte delle persone sia portata ad essere più tollerante perché non si sente sicura di se stessa e pensa che potrebbe capitargli di essere coinvolto come colpevole in uno di questi incidenti o che lo potrebbe essere un suo familiare. rrshend

Renata ha detto...

Luigina.Caèpisco, ma quattro ragazzi investiti e uccisi sul marciapiede.....mi fanno provare pietà, solo per le vittime. Un bacio. muccina