domenica 26 febbraio 2017

Quando il "per sempre " è una dolce realtà.

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block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 26 febbraio 2017
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«Un uomo di 80 anni insiste ogni mattina, con il buono e il cattivo tempo, a portare la colazione a sua moglie - disturbata dalla malattia di Alzheimer - in un ricovero per anziani. Qualcuno gli ha chiesto, “Sua moglie si preoccuperebbe se un giorno non venisse a portarle la colazione?” e lui ha risposto: “Lei non ricorda… Non sa neanche chi sono io, sono cinque anni che non mi riconosce più.”

Ed ecco l’esclamazione:“Che cosa meravigliosa! Sta ancora portando la colazione a sua moglie ogni mattina, anche se lei nemmeno la riconosce?” L’uomo ha sorriso, e ha concluso: “Lei non sa chi sono io, ma io so chi è lei.”»

Il brano non andrebbe commentato e io mi guardo bene dal farlo, ma mi permetto di confessare che ho riletto questo racconto - apparso in faceboock - ed, ogni volta, i brividi nell’anima sono tornati a commuovermi profondamente anche perché mi consentono di rendere omaggio al carissimo amico Giani Premoli (recentemente scomparso) che, costretto a vivere una situazione penosamente analoga, alla domanda :”Perché ti affanni se lei, nemmeno ti riconosce ?” mi ha dato la stessa risposta, riferendosi alla moglie Giulia ammalata di alzheimer.

Quindi l’amore - fino in fondo al percorso, anche se accidentato - esiste e resiste a testimoniare la sublimazione di un sentimento vero, forte e radicato. Ci auguriamo che  Giani e Giulia – dopo una vita che si è dipanata fianco a fianco anche nell’attività commerciale - si siano ricongiunti in un amplesso eterno.

E io non mi lascio sfuggire l’occasione per rilanciare, con convinto entusiasmo, questo sentimento che ha una forza capace di superare qualsiasi ostacolo pur di trionfare in tutta la sua tenace caparbietà !  r.m.
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