venerdì 18 aprile 2014

Da Laura Sberna nel 2010

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 Quello che ci siamo sentiti dire da bambini:
""stai fermo, muoviti, fai piano, sbrigati,
non toccare, stai attento, mangia tutto,
lavati i denti, non ti sporcare, ti sei sporcato,
stai zitto, parla t’ho detto, chiedi scusa, saluta,
vieni qui, non starmi sempre intorno,
vai a giocare, non disturbare, non correre, non sudare, attento che cadi,
te l’avevo detto che cadevi, peggio per te, non stai mai attento,
non sei capace, sei troppo piccolo, lo faccio io, ormai sei grande,
vai a letto, alzati, farai tardi, ho da fare, gioca per conto tuo,
copriti, non stare al sole, non si parla con la bocca piena. ""


Quello che avremmo voluto sentirci dire da bambini:
""ti amo, sei bello, sono felice di averti, parliamo un po’ di te,
troviamo un po’ di tempo per noi, come ti senti, sei triste, hai paura,
perché non hai voglia, sei dolce, sei morbido e soffice, sei tenero,
raccontami, che cosa hai provato, sei felice, mi piace quando ridi,
puoi piangere se vuoi, sei scontento, cosa ti fa soffrire,
che cosa ti ha fatto arrabbiare, puoi dire tutto quello che vuoi,
ho fiducia in te, mi piaci, io ti piaccio, quanto non ti piaccio,
ti ascolto, sei innamorato, cosa ne pensi, mi piace stare con te,
ho voglia di parlarti, ho voglia di ascoltarti, quando ti senti più infelice,
mi piaci come sei, è bello stare insieme, dimmi se ho sbagliato. ""


Ci sono accanto a te molte persone adulte che ancora aspettano
le parole che avrebbero voluto sentire da bambini…

 
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2 commenti:

riri ha detto...

....è vero, in compenso si cerca di non fare gli stessi errori con i nipotini.
Un abbraccio e buona Pasqua.

Renata ha detto...

Augurissimi a te e famiglioa. Col cuore. Un bacione !