martedì 4 dicembre 2012

1936/2012

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Avevo otto/nove anni quando, a fine settembre, andavo con la nonna sulle colline dell’entroterra gardesano per approvvigionarci di quella legna leggera che serviva per accendere il camino. Nonna portava una borsina con una bottiglia d’acqua e il pane biscottato. Raccoglievamo anche legna di vigna e ne facevamo piccole fascine che lasciavamo in un posto segreto da dove il nonno le prelevava con la carriola.


E in giornate fredde come queste, la nonna usava un po’ di quella legna per scaldare il latte della colazione che io facevo, sempre avida e felice. Ma, talvolta dal pentolino posato sul trepiede di ferro, il latte “andava di sopra” e quell’odore che oggi mi sembra profumo, disturbava la nonna, e mi faceva ridere.


Oggi nella moderna cucina linda io, nonna a mia volta, ripenso al tempo andato di cui ricordo il sereno scorrere fino a quel maledetto 1940 che ci ha trascinati nell’orrore e nella paura. Ma questo è un altro discorso.


E benedico la possibilità attuale che mi consente di augurarvi : Buon giorno bella gente !
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2 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Grande, degno, ammonitore ricordo!

Renata ha detto...

Grazie Adriano ! Un abbraccio affettuosamenre augurale.