martedì 17 gennaio 2012

Non deve essere dimenticato.

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Carlo Fruttero se ne è andato, ma ci ha lasciato un grande mònito perché Togliere ogni peso superfluo alle parole, alle relazioni umane e ai pensieri era il suo modo di essere leggero rimanendo profondo.(assimilando la lezione di Calvino).
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5 commenti:

Costantino ha detto...

Leggero ma profondo,grande scrittore Carlo Fruttero!

Renata ha detto...

Grazie Costantino, Vengo subito a respirare un po' d'aria pulita e benefica, da te, nel tuo spazio,

riri ha detto...

L'ho conosciuto ad Alassio e avevo scritto un post sulle mie ricette anni fa..un uomo umile e schivo, andava in bici con un fascio di giornali, un sorriso timido, gli baciai la mano e lui mi fece una lieve carezza:-) Una persona ed uno scrittore fuori da ogni clichè. Grazie per averlo ricordato:-)Ti abbraccio

Renata ha detto...

Ti ringrazio anch'io RIRI. Un uomo che non voleva dimostrare nulla é riuscito a dimostrare ciò che conta nella vita di ognuno di noi : l'autenticità e la semplicita.
Un abbraccione.

Adriano Maini ha detto...

Ho letto molto di lui e del suo lavoro in squadra con Lucentini.