venerdì 19 novembre 2010

Il narcisismo.

Riporto integralmente un chiarimento fornito oggi dalla psicologa d.ssa Gianna Schelotto, su Corriere Forum. Sono certa che lo troverete interessante e mi auguro fornisca anche a voi una diversa, più approfondita visione di un atteggiamente sottovalutato.
-------------------
La parola "narcisismo" ispirata alla funesta sorte del pastorello Narciso è diventata con gli anni di uso comune, ma non tutti sanno quanta angoscia e quanta sofferenza affliggono le persone che hanno un bisogno compulsivo di far notare continuamente quanto siano belle, brave e intelligenti. Le loro millanterie non sono, come in genere si crede, un atteggiamento egocentrico e vanesio ma nascondono un drammatico bisogno di usare gli altri come uno specchio in cui riflettesi e ritrovarsi. Secondo Sennet il narcisismo "ha più punti in comune con il disprezzo di sé che con l'ammirazione di sé" E' solo chi non si ama che ha l'urgenza di continue conferme esterne. E' vero che chi vive in una società ha un gran bisogno di essere "riconosciuto" dalle persone che lo circondano, ma è altrettanto vero che si tratterà sempre di falsi riconoscimenti se non vi corrisponde un sano e concreto apprezzamento di ciò che si è.
-----------------------------

5 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Ho assistito di persona ad alcune conferenze della Dottoressa Schelotto. Mi sembra molto in gamba.

Renata ha detto...

Benvenuto Adriano!
Hai ragione, la Schelotto è pacata, obiettiva, preparata e sensibile.

Un' ottima professionista e una persona stimabile.

riri ha detto...

Non conosco personalmente la dott.ssa ma sicuramente è così, lo si riscontra tutti i giorni, con tante persone e con parecchi blogger...è tristemente vero.
Baci cara muccina e buon fine settimana.

umberto ha detto...

Non conosco il problema, non conoscendo direttamente persone narcisiste, e penso di non esserlo mai stato (forse,peggio,all'opposto). Ma voglio chiedere un altro parere,per approfondire. Partiamo dall'affermazione: "E' solo chi non si ama che ha l'urgenza di continue conferme esterne..." (tesi di fondo). Partendo da Freud ( il perdurare di 'complessi infantili nella vita,vita anche da adulti): se fosse vero il contrario?
Ossia :l narcisismo che nasce da carenza di affetto nei primi anni di vita , quindi la necessità di un'arma di difesa per sopravvivere... Chiaramente un processo inconscio, mentre la riflessione riportata parla di scelta voluta. Ma, per quanto sia sempre stato poco freudiano, so che certe realtà sono innegabili (quella dimensione oscura,la base sommersa dell'iceberg che ci portiamo dentro). Mi fermo qui(già troppo lungo) , pensando come il conflitto spesso riguarda il rapporto madre-bambina. Discorso da approfondire.

Renata ha detto...

UMBERTO. Non amo gli approfondimenti che trattano genericamente problemi che si dipanano invece nell'individuo in quanto singolo.
GENERICAMENTE si può parlare con intenti orientativi, ma non si può dimenticare che "ognuno" è un mondo a sé stante con problematiche soggettive e conflitti più o meno latenti.
Da qui la mia cautela.Parlarne "a prescindere" è talvolta dispersivo.